Buongiorno a tutti, il mio ragazzo soffre di dipendenza dal gioco d'azzardo da ormai qualche anno, non gioca sempre, capita una volta in 3/4 mesi, ma quando lo fa perde cifre molto elevate e quando succede, lui si rende conto che effettivamente ha una dipendenza, ma non riesce a fare il passo di andare a parlarne con qualcuno che potrebbe dargli una mano. Io ho provato in tutti i modi ad aiutarlo, andando anche in un centro per le dipendenze a parlare con uno psicologo per lui, ma non so più cosa fare.
Gent.ma Amanda, lei non può risolvere la dipendenza del suo fidanzato.
È lui che deve prendere coscienza di avere un problema e decidere di farsi aiutare.
Molto spesso purtroppo il meccanismo che si innesca è quello che lei stessa descrive.
Solo quando avviene un evento importante, quale una grossa perdita, ci si rende conto di avere un problema, ma se poi non si agisce immediatamente verso la ricerca di un aiuto tutto rimane come prima.
In tutte le dipendenze si instaura un meccanismo di difesa, consistente nel negare a sé stessi e agli altri di avere un problema.
L'unico aiuto che potrebbe dargli è metterlo alle strette. Altrimenti, finché non avverrà un evento grave, come il dilapidare il patrimonio personale o familiare, o l'indebitamento eccessivo, o il licenziamento, ecc sarà alquanto improbabile che si faccia aiutare.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Dott.ssa Alessia Marchetti
Gentile Amanda,
purtroppo molto frequentemente si desidera cambiare qualcun altro, per il suo bene, ma purtroppo questo non è possibile. Ad ognuno di noi è dato cambiare se stesso, ma non gli altri. Potrebbe esserle utile tuttavia chiedersi come mai lei desidera così tanto che il suo ragazzo cambi, riflettere sulla vostra relazione, e chiedersi anche quando lui lo fa, cosa succede che lo porta a farlo (con questo non vorrei mai che lei potesse pensare che ne ha la responsabilità, ognuno ha la responsabilità delle proprie azioni, sia ben chiaro, anche questo è un pensiero frequente purtroppo).
Queste domande potrebbe anche porsele parlando con uno psicologo che poss aiutarla a trovare le risposte.
Un saluto,
Dott.ssa Chiara Crespi