DIPENDENZA O NO?

giorgia

Salve
scrivo perchè da un po di tempo mi trovo in una situazione un po particolare e non so come muovermi...sono fidanzata con il mio ragazzo da 10 anni e saremo prossimi al matrimonio nell'anno nuovo...da un anno a questa parte ho notato un comportamento alquanto insolito, che lui almeno un giorno al mese sparisce improvvisamente...sparisce nel vero senso della parola, nel senso che se sparisce alle 3 di pomeriggio di un giorno ricompare direttamente la mattina dopo....inizialmente ho fatto finta di credere a tutte le sue versioni per fare una ricerca attenta e ho scoperto da 2/3 mesi che il motivo di questa sparizione è l'uso di cocaina...cioè lui un giorno al mese ha questa esigenza, non appena percepisce la paga a lavoro...non credo capiti altre volte, perchè non ci sono episodi che destano particolare sospetto o che hanno alimentato in me sospetti come altre volte....lui da quando l'ho scoperto ha iniziato ad andare da uno psicologo, perchè dice di volere cambiare perchè non vuole cadere in una situazione di dipendenza e che in me vede la sua ancora, quindi vuole eliminare queste cose anche per la vita nuova che affronteremo con il matrimonio......io gli ho offerto tutto il mio appoggio, perchè lo conosco da bambino e non è stato mai un cattivo ragazzo, ma non so fino a che punto posso essere utile o posso solo rappresentare un impegno troppo grande in questa situazione, per lui, già complicata, comunque di questa cosa l'hanno saputO anche i familiari e a sua insaputa, comunque, controlliamo tutti i suoi movimenti, per capire cosa gli frulla nella testa anche se sia incomprensibile....io ho 27 anni e lui 28 e in questa situazione mi sento con le mani legate, perchè non so nè come comportarmi nè come prenderla, visto che c'è comunque il matrimonio di mezzo...mi date un parere o un consiglio su come affrontare questa situazione, perchè in questo momento mi sento comunque molto scossa.....il percorso dallo psicologo è utile, ma non so se occorre qualche altro aiuto....grazie.

17 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Giorgia, 

il punto non è il suo fidanzato, che comunque sta affrontando il suo problema, il punto è quanto lei lo ritiene affidabile, come lei si rappresenta la futura vita matrimoniale e le sue preoccupazioni al riguardo. Tutto questo la porta a controllare il suo fidanzato e quindi a vivere, forse costantemente, in una sorta di allarme continuo, a stare sempre attenta, a sospettare di ogni movimento. Credo sia il caso che anche lei chieda un appuntamento ad uno psicoterapeuta. 

Distinti saluti

Salve Giorgia, capisco la preoccupazione per il suo fidanzato, ma anche per il domani visto che state costruendo un futuro insieme...sicuramente il fatto che lui sia seguito da un professionista e che tutta la famiglia sia allertata ė già una grande cosa, come il fatto che lui sembri motivato a risolvere questa difficoltà. Mi viene da dirle di stargli accanto, sempre se ė sicura dei suoi sentimenti e della scelta che a breve concretizzerà. Mi arriva però anche il bisogno di essere rassicurata e sostenuta, di condividere le sue paure....spero che abbia qualcuno con cui parlare perché spesso "buttare fuori" le nostre paure ce le fa vedere come meno grandi. Valuti, se lo reputa utile, di ritagliarsi anche lei uno spazio privato e neutro con uno psicologo per un sostegno psicologico mirato a darle supporto nell'affrontare questa situazione. Resto a disposizione.

Dipendenza o meno, lei come si sente quando il suo compagno sparisce? È stato un buon passo rivolgersi a uno psicologo ma arrivare al matrimonio con questa situazione potrebbe rivelarsi un boomerang.

È abbastanza diffuso l'uso saltuario di sostanze e la dipendenza mensile potrebbe variare in momenti di maggiore difficoltà La cocaina permette di uscire dal proprio isolamento per vivere apparentemente in modo pieno. In realtà bisogna chiedersi da cosa si scappa o cosa riusciamo a essere usando sostanze.

Insisterei con il collega ma non sottovaluterei il ricorso a un centro specializzato.

Gentile utente, da quello che ha scritto sembra che l'abuso di cocaina da parte del suo fidanzato abbia messo un in discussione il suo ruolo all'interno della coppia o almeno è questo che traspare dalle sue parole. Il matrimonio è un passaggio importante e di cambiamento per entrambi. Dovrebbe interrogarsi di più sul significato che ha per lei questa scoperta e se cambia in qualche modo la percezione del suo rapporto con il fidanzato. Valuti l'opportunità di consultare a sua volta uno psicologo per parlarne più direttamente; restando a sua disposizione per ogni chiarimento invio cordiali saluti. 

Buongiorno, le dico subito che questo è un serio problema! la dipendenza da cocaina è potente perchè come affermo io da un po di tempo ha il potere di 'sequestrare' pian piano tutti gli altri piaceri, modificare il carattere e fare emergere le parti peggiori, favorire atteggiamenti manipolatori per continuare ad usare in quanto probabilmente anche in questo caso può avere un effetto di autocura ... La dinamica è complessa e non è facile sintetizzarla! sono 25 anni che mi occupo di questa problematica e non è facile fare una prognosi di come si può evolvere! di solito serve un trattamento ultra specialistico a lunga scadenza e le consiglio di rivolgersi a qualche collega Psicologo-psicoterapeuta che ha lunga esperienza nel settore! poichè al momento potrebbe andare dallo Psicologo solo per tranquillizzarvi e non perchè ha deciso veramente di smettere ... Non è facile capire cosa quel piacere comporta come svantaggi e diventa più semplice prendere la decisione di chiudere definitivamente quando si arriva ad 'odiare' la sostanza, ma di solito avviene topo avere toccato il fondo! In alcuni casi succede però che si attiva tutta l'intelligenza per prevenire che si debba subire il massimo dei guai e la buona Psicoterapia lo favorisce ...! Le consiglio di attendere cosa succede prima di decidere di sposarlo! mi dispiace farla preoccupare ma è meglio che lo fa oggi!! Spero di esserle stato utile!

Dott. Gaetano Tizza

Dott. Gaetano Tizza

Ragusa

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Cara Giorgia,

mi dispiace darle questa cattiva notizia, ma purtroppo credo che il suo fidanzato e futuro marito abbia già un problema di dipendenza. Non è questione di essere buoni o cattivi, è questione di avere una malattia cronica recidivante che dovrà essere sempre curata e tenuta sotto controllo. Proprio come una persona diabetica dovrà tutta la vita adottare alcuni accorgimenti per evitare i danni della malattia, anche il dipendente da sostanze dovrà tutta la vita mantenere un atteggiamento che non abbassi mai la soglia sulle sue debolezze. Per prima cosa comunque ci deve essere una presa di coscienza del problema, delle dinamiche e la volontà di volerlo superare. Dalle sue parole non vedo nel suo fidanzato ad oggi questa presa di coscienza. Prima di convolare a nozze mi assicurerei che in lui sia nata consapevolezza dei danni fisici e morali che la dipendenza da cocaina può arrecare a sè e agli altri e la volontà di intraprendere un percorso di crescita e guarigione. Le consiglio di rivolgersi al Ser.t della sua zona per la terapia in clinica o comunitaria più appropriata. Se vuole un consiglio rimanderei le nozze, penserei prima ad assicurarmi di non avere una vita infelice. Le faccio un grosso in bocca al lupo.

Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

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Cara Giorgia,

sono situazioni sempre difficili. Credo che il fatto che il suo fidanzato sia già in cura da uno psicologo sia importante. E' normale che lei si senta spiazzata ancor più in vista del suo matrimonio. Anche che la famiglia sappia è rilevante e piano piano con delicatezza sarebbe utile che lui sapesse che la famiglia sa, sia perchè in segreti non fanno bene, sia perchè lui possa sentirsi accolto anche dalla famiglia. Credo che lei stai già facendo il possibile, che in queste situazioni è purtroppo molto poco. Anche la sua posizione di non giudizio e dialogo con lui è importante, non abbassi però la guardia, continui a monitorare i soldi e gli sbalzi di umore o i comportamenti che può ritenere come irregolari. Se dovesse diventare pesante il suo carico emotivo si rivolga a qualcuno magari per sporadiche consulenza, anche lei potrà essere ascoltata e indirizzata a comportamenti adeguati al momento e alla situazione che sta vivendo. Un caro saluto

Buonasera Giorgia,

quello che posso consigliare è di rivolgersi al Sert (Servizio Tossicodipendenze) della sua città per un trattamento anche farmacologico se fosse necessario.

Per esperienza le dico che è anche importante seguire un percorso terapeutico con uno psicoterapeuta esperto nel campo delle dipendenze.

Rispetto al matrimonio...quello puó sempre attendere!

Buona serata

Salve. Sicuramente la psicoterapia è un trattamento utile per il suo fidanzato. La invito a riflettere sul fatto che lei in questo momento pur essendoci il matrimonio di mezzo non è con le mani legate, nel senso che può scegliere di sposare un ragazzo che fa uso di cocaina con le dovute conseguenze oppure no, e decidere altro. Dunque la consiglio di riflettere su diverse alternative che possano aiutarla nell'affrontare la situazione di disagio che sta vivendo. Cordiali saluti 

Buon giorno,

comprendo bene il suo allarme, ha perfettamente ragione ad essere turbata. A 28 anni non si è fuori dalla possibilità di sviluppare dipendenza da sostanze o da altre condotte come il gioco, l'acquisto compulsivo, ecc.

La cocaina è una sostanza particolarmente insidiosa, soprattutto se all'inizio è così sporadica. In verità già il fatto che c'è un appuntamento fisso ci suggerisce che si è già insinuata una dipendenza, almeno psicologica per ora.

Credo che il sostegno da parte sua sia importante, ma troppa comprensione non è utile, oltre al lavoro con la collega, è importante confrontarlo con questo problema in modo duro, perchè ci sono delle domande da porsi e da porgli:

Perchè ha bisogno di fare uso di cocaina, seppur una volta al mese?

Se avesse più disponibilità economica aumenterebbe la frequenza?

E' consapevole dei rischi sulla salute a cui va incontro? (infarto, esaurimento psico-fisico, trombi cerebrali, slatentizzazione di patologie psichiche, ecc.)

Cosa fa in quel giorno che sparisce? Cosa succede sotto l'assunzione di cocaina?

Qual'è l'emozione corrispondente che lo spinge a tirarsi su?

Perchè proprio ora che state progettando il matrimonio?

Penso che queste domande devono servire per riflettere e chiedersi se lei a 27 anni se la sente di accollarsi tutto questo pacchetto di questioni. Forse è anche il caso che riguardiate le vostre priorità che vi chiediate se sposarsi spaventa e se siete disposti in modo sano ad affrontarlo.

10 anni di fidanzamento non obbligano necessariamente a sposarsi, anche se ne comprendo la logica conseguenza.

Prenda in considerazione l'idea di interrompere i preparativi e di esplicatare al suo fidanzato che finchè non è chiara la sua posizione, potete fermarvi in questo progetto, che può riprendere in un secondo momento.

Sono consapevole che sono parole crude quelle che le sto porgendo, ma è anche necessario tutelarsi prima di dover poi far fronte ad un problema che può diventare pesante dal punto di vista psicologico, relazionale ed economico!

Un grande in bocca al lupo!

Gentile Utente,

una situazione di questo genere è molto complessa e l'adesione a una terapia psicologica, sicuramente basilare, spesso da sola non è sufficiente per superare un problema che ha molti aspetti differenti. Generalmente la migliore presa in carico è quella che preveda come minimo una psicoterapia almeno settimanale con un esperto di dipendenze e una terapia anche farmacologica, valutata con esami clinici e monitorata attentamente in un SERT.  C'è poi l'aspetto che riguarda il suo progetto di vita. Per questi altri comprensibili dubbi, le consiglio di effettuare una consultazione psicologica individuale, per capire meglio le sue motivazioni e valutare la situazione nei sui molteplici aspetti e conseguenze.  Saluto cordialmente e resto disponibile se volesse altri chiarimenti.

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

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Buongiorno, da quanto Lei espone mi sembra di intuire che per ora il Suo ragazzo faccia uso di cocaina come un occasionale 'consumatore'. Ciò però non vuol dire che possa in brevi tempi diventare dipendente. Ora lo è solo per un giorno al mese ma comunque non ne può fare a meno!! La problematica inerente la tossicodipendenza ha varie sfaccettature che coinvolgono diversi ambienti (il proprio assetto interiore psicologico/emotivo/affettivo, aspetti famigliari, sociali etc.) per cui l'approccio psicoterapeutico senz'altro è necessario però il professionista deve essere esperto in tossicodipendenza. Il ragazzo deve fare un percorso per esplorare se stesso, oltre che per comprendere ed elaborare in modo adeguato le motivazioni che lo hanno condotto a sentire l'esigenza di fare uso di cocaina.

Per quanto riguarda il comportamento che Lei deve tenere in questa situazione ritengo che quello di un valido sostegno emotivo ed affettivo sia più che sufficiente. Tenerlo troppo sotto controllo - se non richiesto direttamente dallo psicologo - potrebbe essere, oltre che inutile, anche controproducente. La saluto cordialmente e Le faccio i miei migliori auguri-

Salve Giorgia, sicuramente lo psicologo potrà essere un aiuto per il tuo fidanzato per comprendere meglio i motivi di questa sua dipendenza. Ci sono però dei Servizi specialistici, i SerT (servizi per le tossicodipendenze), in cui lavorano diversi operatori: oltre allo psicologo c'è l'assistente sociale, gli infermieri ed il medico; quindi vi è una presa in carico della persona a 360 gradi. Io lo indirizzerei ad un SerT, che tra l'altro è un servizio pubblico, non a pagamento, affinchè il fidanzato venga aiutato anche a livello medico (generalmente fanno esami delle urine circa due volte a settimana), oltre ai colloqui psicologici per comprendere da dove deriva il disagio ed affrontarlo. In bocca al lupo! pretendi che si curi sia per se stesso sia per te, se il tuo progetto è una vita al suo fianco.

 

Di fronte a una dipendenza lei sente un forte senso di impotenza e penso sia questo lo stato d'animo con cui dovrà fare i conti nella relazione con questo uomo. Occorre che lei elabori se se la sente di occuparsene di una relazione come la descrive in cui lei funge da controllore come descrive insieme alla sua famiglia.

Alla risposta se dipendenza o no, dovrebbe chiederlo a lui, ma si chieda se la sua vita può dipendere da questo.

       

 Paola Massone

Paola Massone

Chieti

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Cara Giorgia, il matrimonio è un passo molto importante che va attentamente ponderato. Non credo che tu possa risolvere il problema del tuo ragazzo. Solo lui stesso può decidere di uscire da questa dipendenza. L' unica cosa che puoi fare è valutare quanto per te sia sopportabile questa situazione e la sua dipendenza. Rifletti se vuoi davvero stare accanto per la vita ad una persona che soffre di questi problemi..

Un saluto affettuoso ed un in bocca al lupo per tutto.

 

Salve,

Concordo con l'idea per il suo compagno di rivolgersi ad uno specialista e consiglio di contattare il S.E.R.T di pertinenza per una presa in carico totale. L'uso di sostanze può essere occasionale, ma non escludo che in momenti peculiari il suo compagno potrebbe aumentarne la frequenza; valutate insieme se sia il caso di concentrarsi prima sulla dipendenza e poi sul matrimonio e analizzi il suo ruolo in questa relazione e l'impegno e la volontà reciproca di affrontarla insieme. Auguri per tutto.

Dott.ssa Veronica Cascone

Dott.ssa Veronica Cascone

Bologna

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Salve Giorgia

Sostenga il percorso psicologico del suo fidanzato, è sicuramente utile.

Con una frequenza di una volta al mese si parla di consumo di cocaina non sappiamo bene in quale modalità magari abbuffata.

Non possiamo parlare di dipendenza. Sarebbe interessante per lei anche fare qualche seduta di coppia in modo da capirsi meglio, definire il pattern di consumo e le aspettative reciproche. Sicuramente non metta in discussione il suo matrimonio ma riequilibrate la coppia.

Mi faccia sapere! Auguri