Relazionarsi ad un tossicodipendente

Sara

Buongiorno, Mi scuso in anticipo per la questione particolarmente sciocca, ma sono in un momento di profonda confusione e sofferenza e avrei bisogno di un consiglio. Ho recentemente scoperto che, negli ultimi due anni, il mio compagno ha assunto quotidianamente cocaina. Avevo intuito già da tempo che qualcosa non andasse e più volte ho messo la questione sul tavolo ricevendo sempre come risposta che sono pazza, paranoica e che devo farmi curare. Tutto questo mi ha portato a dubitare della realtà dei miei pensieri e delle mie sensazioni, acuendo un disturbo psichiatrico contro cui lotto quotidianamente (disturbo borderline di personalità). In sostanza: per coprire la sua dipendenza ha volutamente peggiorato la mia condizione mentale sminuendomi e mortificandomi per sua anni. Alla fine riesco a trovare una busta di sostanza nel suo zaino e, finalmente, si scopre il vaso di Pandora. Lo convinco ad andare al Sert e gli metto come unica condizione di dirmi sempre la verità circa il consumo di sostanze; metto in conto che possano esserci ricadute ma non voglio più essere presa in giro in merito. Per due mesi ai test che facciamo a casa risulta sempre pulito, l'altro giorno, invece, risulta positivo. E lui nega l'evidenza dicendomi che sicuramente c'è un problema con il test. Inutile dire che il vederlo mentire con così tanta superficialità dopo tutto quello che è successo (e che mi ha fatto) mi ha mandata completamente a terra. Lui dice che la mia è una reazione spropositata rispetto alla sciocchezza che ha fatto, ma io non riesco a riprendermi. Chiedo a voi: cosa devo/posso fare? Io voglio aiutarlo ma, dall'altra parte, non posso pensare di andare avanti a vivere con l'ansia in questo modo. Grazie mille per il vostro aiuto

7 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Sara

mi dispiace per la pesante scoperta per lei. Credo che anche lei sia in terapia o faccia dei colloqui psicologici quindi ne parli al suo psicologo e si faccia consigliare.

Se non fosse così avrebbe bisogno di essere sostenuta anche lei perchè la mistificazione e le menzogne fanno parte dell'uso di sostanze stupefacenti. A volte si nega prima a se stessi. Se vuole possiamo proseguire la conversazione. Saluti

Buongiorno Sara,

la questione non è assolutamente sciocca anzi, va affrontata nel modo migliore. Purtroppo il suo fidanzato ha una dipendenza e deve essere seguito da una persona competente in merito. Solo nel momento in cui avrà la volontà di risolvere i suoi problemi personali, si potrà parlare di risolvere i vostri problemi relazionali. Minimizzare la cosa e addirittura accusarla di avere una reazione esagerata è un atteggiamento lesivo per entrambi, per lui perchè evidentemente non ritiene di avere un problema, e per lei perchè la demotiva e le crea ansia non permettendole di vivere una quotidianità serena. Ripeto, il suo compagno deve farsi aiutare. Deve esserci da parte sua la volontà di far andar bene le cose, altrimenti lei non può fare molto.

 

 

Ciao,

Innanzitutto, voglio riconoscere il tuo coraggio nel condividere una situazione così complessa e dolorosa. È evidente che stai affrontando una grande difficoltà, sia per la situazione con il tuo compagno che per il tuo stesso benessere mentale.

Ecco alcuni punti che potresti considerare nel rispondere a questo messaggio:

  1. Validazione delle emozioni: Inizia riconoscendo le emozioni della persona. Puoi dire qualcosa come "È comprensibile sentirsi sopraffatti e confusi in una situazione come questa. La tua reazione è valida e legittima."

  2. Importanza della verità: Sottolinea quanto sia fondamentale la trasparenza in una relazione, specialmente in contesti di dipendenza. Puoi dire: "La fiducia è alla base di qualsiasi relazione sana, e la verità è cruciale, soprattutto quando ci sono problemi di dipendenza coinvolti."

  3. Limiti e autocura: Ricorda alla persona l’importanza di prendersi cura di sé stessa. Potresti suggerire di stabilire dei confini chiari nella relazione. "È importante che tu prenda in considerazione i tuoi bisogni e la tua salute mentale. Non è egoista pensare a te stessa mentre cerchi di aiutare qualcun altro."

  4. Supporto professionale: Incoraggia la persona a considerare la possibilità di un supporto professionale per affrontare sia la sua situazione con il compagno che il proprio disturbo. "Potrebbe essere utile parlare con un professionista per avere supporto durante questo periodo difficile."

  5. Discussione aperta: Invita la persona a riflettere su cosa voglia davvero dalla relazione. "Cosa desideri per te stessa e per la tua relazione? È fondamentale chiarire i tuoi obiettivi e i tuoi desideri."

  6. Opzioni future: Fai presente che ci sono diverse strade che può intraprendere, inclusa la possibilità di prendere una pausa dalla relazione se necessario. "A volte, prendere un passo indietro può aiutare a vedere la situazione con maggiore chiarezza."

"Ricorda che non sei sola e che ci sono persone pronte ad aiutarti. È importante che tu ti prenda cura di te stessa, indipendentemente da ciò che accade nella tua relazione.

Dott.ssa Iolanda Musella

Dott.ssa Iolanda Musella

Monza e della Brianza

La Dott.ssa Iolanda Musella offre supporto psicologico anche online

Mi dispiace molto per la situazione difficile che stai attraversando. Non è affatto una questione sciocca, anzi, è molto importante e complessa. È comprensibile che tu ti senta confusa e sofferente.
La tua salute mentale è fondamentale, e vivere in un ambiente di costante ansia e incertezza può peggiorare il tuo benessere. È importante che tu metta al primo posto la tua sicurezza e il tuo equilibrio emotivo. È importante che il tuo compagno comprenda l'importanza della trasparenza e della verità. Se continua a mentire, potrebbe essere necessario rivedere la tua relazione e valutare se è salutare per te. Rifletti su cosa è più importante per te e su cosa ti fa sentire sicura e serena. Non esitare a prendere decisioni difficili se sono necessarie per il tuo benessere. Parlare con uno psicologo o un terapeuta può aiutarti a gestire le tue emozioni e a prendere decisioni più consapevoli. Un professionista può offrirti strumenti e strategie per affrontare la situazione. 

Dott.ssa Antonella Bellanzon. mail; bellanzon@virgilio.it

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Cara Sara, la tua domanda non è sciocca, perchè non può essere sciocco ciò che senti. Per noi tutti esseri umani la relazione è un'esperienza vitale per la nostra esistenza affettiva ( e quindi per la nostra esistenza, dato che gli affetti sono un' aspetto quantitativo e qualitativo fondamentale della nostra vita). Questo è il motivo per il quale hai faticato a credere a ciò che vedevi: significava mettere in dubbio la relazione. Ma arriva il momento in cui la relazione porta un malessere troppo grande per essere metabolizzato. Sono queste le relazioni tossiche: la sostanza che consuma il tuo compagno e tu stessa siete diventati necessari per lui (ti mente perchè non sopporta l'idea di perderti e la vergogna di essere scoperto), ma appunto per questo, qualcosa che lui "consuma". Infatti il tuo è il racconto di una persona "consumata". Un tossicodipendente abituale di solito non smette; sta a te decidere se continuare a stargli vicino o vivere la tua vita senza di lui. Con questo non voglio dire che sarà semplice, perchè c'è probabilmente una parte di te che "sta" dalla sua parte, a causa dei ricordi dei momenti belli e del suo modo di fare, e che ti fanno stare bene. Potrebbe anche esserci la speranza che tu sola lo puoi aiutare, ma non puoi aiutarlo se lui stesso non riconosce che ha bisogno di essere aiutato, perchè purtroppo spesso i tossicodipendenti negano di avere un problema ( dicono "é un uso saltuario, smetto quando voglio"). Concludendo: lui ha un problema con la coca, non tu. Se desideri avere più chiarezza della situazione e forza in te, puoi farti aiutare da uno psicoterapeuta. Auguri. Donatella Cantù.  

Dott.ssa Donatella Cantu

Dott.ssa Donatella Cantu

Monza e della Brianza

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Buongiorno! La situazione che descrive è molto complessa e merita un approfondimento da parte di un terapeuta di coppia esperto in dinamiche relazionali Il rischio che si corre, spesso, è quello di sviluppare una co-dipendenza. Rimetta sé stessa al centro, i suoi bisogni, i suoi desideri, i suoi limiti e i suoi punti forza. Può pensare anche ad una psicoterapia individuale. La aiuterebbe senza dubbio

Un saluto

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online