Lo psicologo è innanzitutto un professionista del benessere anche se so che la mia figura professionale è spesso oggetto di false credenze (lo psicologo cura i matti, è per i deboli, costa troppo, potrebbe manipolare la mia mente ecc.).
Come psicologa psicoterapeuta mi occupo di lavorare con tutte quelle persone che desiderano migliorare la qualità della propria vita, imparare ad affrontarla con consapevolezza ed efficacia, persone che sentono il bisogno di affrontare in modo più funzionale una determinata situazione, una scelta, un cambiamento, un evento stressante, uno specifico passaggio di vita (matrimonio, cambio lavoro, trasloco, nascita figlio) o che sperimentano emozioni, vissuti o sintomi che interferiscono con il loro equilibrio ed una soddisfacente qualità della vita.
All’interno di questo programma psiconutrizionale lavorerò con tutti coloro che desiderano imparare a perdere peso e a mantenerlo stabile, acquisire un maggior autocontrollo sul proprio comportamento alimentare, migliorare il proprio rapporto con il cibo e l’adesione al nuovo stile di vita, che desiderano imparare come mantenere alta la propria motivazione fino all’obiettivo desiderato, diventando protagonisti attivi del proprio percorso del benessere.
Il mio ruolo sarà quello di motivatrice al cambiamento, promuovendo un rapporto sano con il corpo e con il cibo. Questo è un piacere ma spesso viene vissuto come una soddisfazione immediata quando si è tristi, nervosi, insoddisfatti; è una coccola pronta all’uso, sempre disponibile e gratificante, che però crea sensi di colpa quando la persona sale sulla bilancia o si guarda allo specchio.
Nel momento in cui si vuole iniziare un percorso psiconutrizionale è importante essere consapevoli del reale obiettivo che si vuole raggiungere. Il punto di arrivo infatti non sarà mai solo il raggiungimento di un peso/corpo forma ma di un benessere generale.
L’organismo umano è un’entità interattiva tra sistema mente corpo. Le emozioni hanno origine dalla mente ma hanno correlati fisiologici. Si pensi alla paura, nasce come uno dei più importanti meccanismi di difesa. Si pensi alle paure quotidiane più frequenti: non farcela in un compito, sentirsi inferiori, rimanerne soli, perdere il lavoro, non piacere, paura di ingrassare. Esponendosi continuamente alla paura, nasce una sorta di abitudine emotiva che porta una reazione ansiosa automatica. Una volta attivato il meccanismo, ogni sintomo ansioso può essere la causa del mantenimento di questo cortocircuito. Una condizione di paura\stress prolungato può portare ad un blocco metabolico, a gonfiarsi per la ritenzione idrica, a non dimagrire nonostante un regime ipocalorico.
Questo percorso non deve essere visto come un ennesimo compito da svolgere, un sacrificio, una privazione altrimenti recuperemo peso e cm, appena interrotto il percorso. Questo deve diventare uno stile di vita che permette a ciascuno di noi di raggiungere il benessere personale che desideriamo.
Vi lascio con una frase che può esservi utile tutte le volte che penserete di “sgarrare”: “Se te lo concedi puoi rinunciarvi, se non te lo concedi sarà irrinunciabile” (O.Wilde).
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