La maggior parte delle persone a dieta (parlo di persone che hanno iniziato e interrotto diete per anni) pensano in modo diverso rispetto ad una persona magra. Chi combatte quotidianamente con la perdita di peso, ha un atteggiamento mentale carico di emotività: rabbia, noia, senso di inferiorità, e altri stati d'animo influenzano molto il suo comportamento alimentare. Ad esempio, ha pensieri del tipo “tutto o nulla” sull'alimentazione (come “o rispetto la dieta in modo perfetto o sgarro”) che influenzano di conseguenza i suoi comportamenti. Infatti, la persona che crede ormai saltata la dieta solo per un biscotto mangiato nel pomeriggio, sarà poi giustificata a mangiare in modo spropositato per i prossimi giorni o settimane o mesi finchè non sentirà di nuovo il bisogno di rispettare un'alimentazione corretta. A chi non è mai capitato?
Le parole che diciamo a noi stessi sono importanti: esse fecondano e modificano in continuazione il nostro cervello. Quando ci accingiamo ad intraprendere un percorso che porta alla perdita di peso, dunque, non lo identifichiamo come “dieta” ma come “piano alimentare” o “alimentazione programmata” o meglio ancora scegliamo noi il nome da dargli, quello che ha un suono confortevole, rassicurante, insomma, una parola amica.
Ricordiamoci inoltre di non usare la parola “sgarro”, in quanto ha una connotazione troppo negativa, nasconde un giudizio e giustifica il senso di colpa per aver commesso un'azione che non andava fatta. Chiamiamolo invece “alimentazione non pianificata” o semplicemente “mangiare in eccesso”.
Di pensieri come questi ce ne saranno tanti nelle persone a dieta da anni, basta identificarli e trasformarli in pensieri produttivi, pensieri che ci inducono a fare, a migliorare e non a crogiolarci sull'errore del momento.
Vi chiederete: perchè è così importante l'atteggiamento mentale per perder peso? Quando affronto in terapia questo argomento con persone che vogliono dimagrire, rivolgo loro la stessa domanda a cui tutti rispondono di no. Poi presento loro una serie di affermazioni in cui si ritrovano tutti, che io chiamo “pensieri negativi”, del tipo:
So che questa cosa non dovrei mangiarla, ma non me ne importa niente!
Sono molto stressata, quindi mangio quello che voglio.
Non perderò mai peso.
Posso resistere a tutto, tranne che alla cioccolata!
Quando poi chiedo loro se è importante l'atteggiamento mentale per dimagrire, mi rispondono che sì, evidentemente è importante, così tanto da decidere i risultati di un percorso di dimagrimento!
Non solo, ma vi dirò di più: per dimagrire non basta avere un piano alimentare, ma e' fondamentale apprendere delle strategie cognitive che ci sostengano, in quanto sono i nostri pensieri a precedere immediatamente i nostri comportamenti. Quindi, controllando i nostri pensieri, saremo capaci di tenere sotto controllo anche i nostri comportamenti alimentari.
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