Gentile Marta,
selezionare il cibo se non crea problematiche fisiche o mediche può non essere un problema. Anzi può anche essere una modalità per creare piatti più particolari o personalizzati o per sapere già cosa "mettere nel carrello" se si conosce a memoria la ricetta.
Se lei dovesse descriversi come lo farebbe? Si ritiene una giovane donna timida, allegra, spensierata, ecc? Si sente giudicata dagli altri? Crede in se stessa?
Quando mangia in compagni di altre persone cosa succede prima di sedersi al tavolo? Mentre mangiate? Non ho capito se succede solo con estranei o anche con amici o parenti magari che vede meno.
Potrebbe valutare magari anche un colloquio di consulenza psicologica per parlare in modo approfondito con uno specialista di questo suo dubbio alimentare e da li valutare se possa o meno essere utile un percorso. Già il fatto che lei si stia domandando se sia un problema o meno può essere un aspetto interessante su cui basarsi. Fare degli incontri di psicoterapia non vuol dire sempre e per forza star male o avere un sintomo o un disturbo ma magari anche solo volersi conoscere meglio o voler dare delle risposte ad alcune domande o dubbi personali.
Le linko degli articoli scritti da me, sperando che le possano essere utili:
- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/disturbo-alimentare/
- https://www.psicoterapiacioccatorino.it/quando-richiedere-una-consulenza-psicologica/
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online