Paura di alimentarsi restrizione fai da te dopo shock anafilattico

Emiliana

Buongiorno ho 49 anni nel 2022 ho avuto shock anafilattico da lì ho ristretto gli alimenti che credevo fossero pericolosi per me ...ad oggi ho perso 22 kg soprattutto nell'ultimo periodo che ho avuto problemi di lavoro, famiglia ecc..queste cose mi prendono un senso di malessere allo stomaco e non mi va di mangiare ..non riesco ad uscirne...

5 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Emiliana,

le poche righe che ha scritto rappresentano molto bene la situazione di  disagio che sta vivendo, e che riferisce scaturito dall’esperienza di uno shock anafilattico da lei subito nel 2022.

La reazione credo che si possa riferire a quello che il manuale DSM individua come disturbo conseguente ad un trauma, nel suo caso  lo shock, appunto, che prevede una tipologia di reazioni psicologiche  che possono elaborare una sintomatologia assimilabile a quella da lei rappresentata:  ipervigilanza, ipersensibilità, ricordi ricorrenti dell’evento, comportamenti di evitamento, disturbi dell’appetito, sentirsi emotivamente distanti da tutti o, ancora, non riuscire più a sperimentare emozioni positive.

Ne può scaturire un cortocircuito in cui  gli effetti dei sintomi possono assumere connotazioni comportamentali negative anche nell’approccio relazionale, con ricadute negative in ambito lavorativo e sociale in generale.

Il consiglio è quello di affidarsi ad uno specialista che la aiuti a dare il giusto valore e la giusta connotazione temporale alla sua esperienza, oltre a collocare il suo disturbo in uno dei cassetti delle sue esperienze i cui effetti sono da lei controllabili.

Non è così difficile, mi creda, basta sapersi affidare….

Federica Agovino

psicoterapeuta

Dott.ssa Federica Agovino

Dott.ssa Federica Agovino

Roma

La Dott.ssa Federica Agovino offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Gentile Emiliana 

è stata brava a raccontare la sua storia ma pensi ad un supporto. È facile che i problemi di natura emotiva trovino sfogo nel nostro corpo. Si prenda cura di sè. Cominci un percorso, lei dice giustamente che non riesce ad uscirne. Ha bisogno di una figura specializzata 

Resto a disposizione anche online 

 

Dott.ssa Simona Ilardo

Dott.ssa Simona Ilardo

Napoli

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Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Ritengo che dovrebbe consultare un nutrizionista che l'aiuti a selezionare gli alimenti adatti a lei e le crei un piano alimentare equilibrato: le diete fai da te sono sempre pericolose! Eventualmente potrebbe tornarle utile anche un supporto psicologico, se lo desidera, io sono a disposizione, anche online.

Dott.sa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Reggio nell'Emilia

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Cara Emiliana,

comprendo la situazione di forte sofferenza che sta affrontando: in primo luogo ha vissuto un'esperienza traumatica, che l'ha portata in pericolo di vita; secondariamente lo stress e l'ansia agiscono sul suo sistema digerente, limitando notevolmente il suo apporto calorico.

Nel suo caso sarebbe molto utile un intervento di rete: un supporto psicoterapeutico per affrontare i vissuti emotivi che sta sperimentando, un supporto nutrizionale presso un professionista che sia non solo competente, ma anche empatico, in modo che la aiuti a reinserire gli alimenti di cui ha bisogno ed, eventualmente, un supporto psichiatrico se la situazione lo richiede.

Io lavoro a Genova e mi affido al supporto di professionisti competenti, ai quali potrei indirizzarla.

Qualora volesse contattarmi, sono a disposizione.

Cordialmente,

dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Genova

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