Ciao Angela,
dalle tue parole emerge una profonda sofferenza, ma soprattutto, un immenso desiderio di esistere per come sei, con la tua individualità, specificità.
Ti vedo oscillare tra il rivendicare il tuo modo di essere, senza essere giudicata, ed il bisogno di attenzione.
Probabilmente l’essere accettata, ascoltata e anche capita, non ti arriva come vorresti ed allora la tua rabbia per l’incomprensione che percepisci, piuttosto che esprimerla verso chi ritieni la causa della tua sofferenza, rischiando, in questo modo, di allontanarlo sempre più, la rivolgi contro di te, la riversi sul tuo corpo.
E l’unico sistema che intravedi, in questo momento, per non farti sfuggire di mano le tue profonde ed intense emozioni, soprattutto quelle che ritieni negative, è quello di controllare il tuo corpo, l’elemento oggettivo e tangibile della tua esistenza, attraverso l’alimentazione.
Credo che l’avere deciso di “chiedere aiuto”, anche scrivendo, è un indizio che ti vuoi bene, che vuoi fare qualcosa per te stessa e che sei consapevole di vivere un momento, più o meno lungo, di emozioni e sentimenti forti e contrastanti verso te stessa e gli altri.
Accogliere anche ciò che non piace è estremamente difficile e richiede coraggio. E a me sembra che questo coraggio non ti manchi affatto.
Se pensi che possa esserti utile, continua pure a scrivermi. In ogni caso scrivere è una delle risorse più efficaci per “scaricare” qualsiasi tipo di emozione, aiuta a prendere consapevolezza e a creare quella giusta “distanza” per rivedere le medesime cose da un punto di vista diverso.
Dott.ssa Beatrice Valensise