Buongiorno Federica,
questo problema può essere affrontato con il metodo comportamentale dell'estinzione.
Evidentemente ci sarà stato un primo episodio, che lei non ricorda perché avvenuto quando era piccola, che le ha prodotto un sintomo di vomito in presenza di uno dei cibi da lei menzionati. Questa sensazione è stata spiacevole e immediatamente associata a quel cibo. Con il tempo avrà poi esteso l'associazione della sensazione di vomito ad altri cibi (fenomeno della generalizzazione).
In questi casi la terapia che si adotta, tipica delle situazioni che creano fobia, è quella dell'esposizione. Innanzitutto creo una tabella di situazioni, dalla più sopportabile alla meno sopportabile (ad es. 1- visione da lontano di quell'elemento, 2- mi avvicino e lo tocco, 3- lo appoggio solamente alle labbra chiuse, 4- lo appoggio alle labbra e lo tocco con langua, 5- lo stringo solamente tra i denti senza mangiarlo...). E così via fino a riuscire a mangiarlo.
Importantissimo:
- immediatamente prima di ogni fase deve fare un esercizio di rilassamento o di respirazione lenta per ridurre il più possibile l'agitazione;
- non deve passare al punto successivo fin quando non proverà più ansia e repulsione svolgendo quel punto. Deve cioè restare su ogni punto e riprovare a farlo fin quando riuscirà a farlo senza alcuna difficoltà.
Credo molto in questo metodo e nella sua riuscita, spero possa aiutarla.
Mi tenga aggiornata, un caro saluto.