Selettività alimentare bimbo 4 anni

alina

Il mio bambino di 4 anni e mezzo ha una selettività alimentare importante. lo svezzamento è stato normale e inizialmente mangiava davvero tutto. Poi piano piano ha cominciato ad essere selettivo e prediligere solo determinato tipo di cibo. Mangiava pasta al sugo, dove io aggiungevo tutto frullato (uova, carne, pesce) poi piano piano non ha più voluto la pasta e ha continuato a mangiare carne al sugo che frullavo e gli mettevo tutto dentro. Quindi oltre a quello mangiava prosciutto, pane, focacce, salatini, patatine. poi circa due anni fa ha avuto un episodio di soffocamento (ho dovuto fargli la manovra) e piano piano ha abbandonato del tutto la carne al sugo e da allora... mangia solo prosciutto, pane, focacce, salatini, patatine, succhetti della plasmon. il suo è un rifiuto a tutto ciò che è nuovo, ha proprio paura. e ogni volta che tenta di assaggiare qualcosa di nuovo ha anche conati. Chiede a tavola noi cosa stiamo mangiando, ma molte volte si gira dall'altra parte per non vedere nè sentire odori. ogni volta che gli propongo di provare qualcosa mi chiede se possiamo scegliere qualcosa di duro, ma puntualmente passano le ore per portarlo solo alla bocca e subito dopo dire che non gli piace. Ovviamente ho cercato di essere sintetica ma ci sarebbero tante cose da dire per argomentare ed entrare nello specifico. È seguito da circa un anno in un centro con un percorso psicologico. Ad oggi poco è cambiato. Sono molto spesso abbattuta e mi sento incapace di aiutarlo, vorrei confrontarmi con un esperto per avere un parere e sapere se c'è modo di aiutare mio figlio. Grazi

1 risposta degli esperti per questa domanda

Quello che descrivi è una forma di selettività alimentare importante, che sembra avere sia una base emotiva (legata al trauma del soffocamento) sia una componente sensoriale (rifiuto di odori, consistenze, e il desiderio di cibi "duri" e prevedibili). È molto positivo che sia seguito in un centro specializzato e che tu stia cercando il modo migliore per aiutarlo. Capisco quanto possa essere frustrante e preoccupante per te come genitore, soprattutto vedendo pochi progressi dopo un anno di terapia. L'episodio del soffocamento ha probabilmente creato una forte associazione tra cibo e pericolo. In questi casi, la paura prende il sopravvento sulla fame o sul piacere del mangiare. Per lui, il cibo non è più solo nutrimento, ma una minaccia da controllare. Non forzarlo al momento a mangiare o a provare nuovi cibi, perché potrebbe rafforzare la sua ansia. È comprensibile sentirsi abbattuti, ma il tuo desiderio di aiutare tuo figlio dimostra che stai facendo il massimo. Il percorso può essere lungo, ma ogni piccolo progresso conta. L'importante è mantenere la serenità in casa e far sì che il momento del pasto non diventi una battaglia.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online