doppia personalita' e alcool

Gianni

Mi presento ho oggi 68 anni, laureato, sposato, separato, due figli, benestante, oggi pensionato ma ancora all'opera. Sono un chimico-fisico, scolpisco, dipingo, invento, pratico sport, etc etc, vita direi assolutamente normale ma.. ma molti anni fa mi e' capitato che dopo aver bevuto un poco di piu', ad un certo punto, senza motivo perdevo completamente contatto con la realta' e procedevo verso azioni anche aggressive, senza poter controllare in nulla la mia persona, ne ricordando alcunche' dell'accaduto. Questo mi e' successo due-tre volte, (avevo sui 40 anni e poco dopo la separazione). Poi e' ritornato tutto regolare. Non sono una persona avvezza all'alcool ma ogni tanto stando con amici mi e' normale alzare un poco il gomito. Ultimamente ho rivissuto una condizione di quasi doppia personalita', dico quasi che ero in buona misura coscente del mio anomalo comportamento, (ingiurie, agitazione, fuga), ma senza pero' riuscire a controllarlo. Stranamente, come anche quando a suo tempo, allontanandomi dai presenti, e' ritornato tutto normale, brillo si ma non agitato ne in 'out-time condition'. Quale la rotellina che si inceppa? quali le possibili cause di doppia personalita' e in particolare perche' solo in particolari situazioni?, (varie altre volte mi e' successo di eccedere sempre con amici e non ho mai perso contatto con me stesso, mai ho perso il controllo)

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Gianni. Gli effetti dell’alcool sulla persona sono condizionati da una serie di fattori, tra i quali peso corporeo, stato mentale prima dell’assunzione e contesto in cui si trova. L’alcool è un forte inibitore e gli effetti che riporta sono in linea con ciò che l’alzare il gomito può comportare. Tuttavia l’esperire un senso di doppia personalità è un fattore che andrebbe approfondito, partendo da una descrizione precisa di ciò che pensa e che sente in quei momenti. Esplorando poi i suoi contesti e storie di vita, potrebbe emergere un filo conduttore che lega i momenti in cui sente di perdere il controllo, filo che ora ci è fisiologicamente precluso.
Indagare questi aspetti con un esperto potrebbe aiutarla a fare fronte alle future “crisi” ed eventualmente anche a renderle ancora più rare di quanto non siano, stando al suo racconto, garantendole così una più serena vita.
Per un consulto più approfondito ed adeguato al suo caso specifico, mi rendo disponibile anche online.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

Buongiorno Gianni,

pochi sono gli elementi utili per poterLe dare un consiglio esaustivo. Lei é una persona eclettica e molto attiva nel 'FARE' ma non parla dei suoi 'SENTIMENTI/EMOZIONI'. E' proprio qui che dovrebbe concentrare l'attenzione!! Avrebbe dovuto elaborare meglio quello che ha provato nella separazione coniugale e le motivazioni della stessa. Che rapporti ha avuto ed ha con i suoi figli. Ritengo che Lei abbia necessità di consultare uno psicologo per un certo percorso psicoterapeutico che Le permetta di analizzare alcuni elementi psicologici emotivo/affettivi che La coinvolgono e che mi sembra siano a Lei sconosciuti o almeno non ne é adeguatamente consapevole. Spero di esserLe stata utile, Le faccio i mei auguri e La saluto cordialmente.