Gentilissimi,
Vi scrivo per avere conferma o meno di ciò che penso, così da poter contattare uno specialista e potermi poi comportare di conseguenza.
Un anno fa ho conosciuto un ragazzo apparentemente sicuro di sé, pieno di voglia di fare, sorridente e brillante, oltre che bello ed acculturato. Un bellissimo e affascinante avvocato.
Appena conosciuto si è mostrato ammaliato da me, ricordo sorprese sul posto di lavoro, frasi che in realtà mi hanno accompagnata per tutto l'anno, come `sei stupenda, ragazze come te non ne esistono`, dopo due mesi `io ti amo, stai diventando il mio punto di riferimento e questo non va bene perché io dipendo solo da me stesso. Essendo anche io una bella ragazza ha quindi fin dall'inizio provato una forte attrazione fisica, ma la cosa bella di lui è stata il rispettarmi sempre, anche a livello sessuale, infatti, il primo approccio lo abbiamo avuto dopo 2 mesi e mezzo e sono stata io a volerlo, non lui. N. anche se era obiettivamente attratto, ha sempre rispettato ciò che dicevo e pensavo.
Se qualcuna gli scriveva, se gli arrivava un sms, oltre a comunicarmelo lasciava il telefono lì in modo che potessi leggere e vedere, insomma, è sempre stato sincero.
Dopo 3 mesi però abbiamo iniziato a discutere e lui ha cominciato con i suoi tira e molla: pensava sempre di avere ragione, faceva di ogni cosa una tragedia, riusciva ad ascoltare il mio punto di vista e a volte anche a darmi ragione, ma solo in casi palesi, quando cercavo di recuperare nelle litigate, se lui era davvero arrabbiato, mi faceva stare ancora peggio, dicendo frasi cattive come `non avrei mai voluto conoscerti` oppure `mi stai rovinando la vita`, per poi passare a `sei l'unica gioia della mia vita`. Nonostante ciò, non ha mai toccato il mio aspetto fisico e nemmeno ha mai provato a denigrarmi come persona, se non una volta dicendomi di essere un lupo travestito da agnello per un motivo futile, generalmente mi ha sempre detto di essere troppo per lui.
Ho capito ci fosse qualcosa di strano in lui, allora parlandogliene, è uscito fuori il fatto che lui è consapevole di essere un pochino narcisista e lo si vede dalla ricerca costante di avere conferme altrui, dal non accettare spesso le critiche, dal dirsi sempre `io sono il migliore`, dal sogno di fama e notorietà che ha, dal non rendersi conto del male che provoca alle altre persone. Infatti, ha ammesso di essere un ragazzo profondamente insicuro di sé, insoddisfatto, l'unica costanza che ha nella vita riguarda la sua professione, ma sia in amicizia che in amore spesso è sfuggente, altalenante. Con me si è aperto più volte, ma con gli amici fa difficoltà perché dice di essere `riservato`.
Inizialmente lui mi lasciava e lui tornava perché vedeva freddezza da parte mia e distacco, a differenza sua che era molto affettuoso, ultimamente, essendomi innamorata, lui mi lasciava e io dopo un po` tornavo con delle scuse che lui ha sempre accolto. Da ciò che dice e da ciò che dimostra credo sia innamorato davvero anche se è profondamente egocentrico.
L'ultima volta, dopo un mese di stacco, appena ritornato mi ha confessato di essere andato a letto con due ragazze, voleva occupare il vuoto e la mancanza, per quello parlo di sincerità, tanto io avrei potuto non saperlo mai, eppure me l'ha detto.
Nell'ultimo mese invece è successa una cosa che ci ha allontanati: io sono rimasta incinta, ma ho avuto un aborto spontaneo, lui mi è stato vicino tanto anche se fondamentalmente non sa affrontare né gestire situazioni difficoltose, ha bisogno sempre della spinta di qualcuno che gli dia i giusti suggerimenti. Però c è stato, si è preso le sue responsabilità e non è scappato, peccato che una volta risolto il tutto si è allontanato di nuovo da me, perché a me collega questo evento spiacevole che l'ha fatto star male e siccome da quando gli è successo questo soffre di attacchi di panico, ha deciso di cancellarmi come se questo servisse a cancellare anche l`intero ricordo.
La mia domanda è: io sono lucida mentalmente, anche se innamorata, ma ormai è da 10 giorni che abbiamo staccato ogni contatto e non ho nessuna intenzione di cercarlo, però, questa è una forma di narcisismo? O ha dei tratti che però non determinano essenzialmente la patologia?
Ultimamente ha detto di aver pensato di andare da uno psicologo per l'episodio che ci è successo che per lui è stato traumatico perché a suo dir lui trova sempre soluzioni in ogni cosa e invece in questo caso è stato obbligato ad aspettare, si sentiva impotente insomma. Quindi se posso spingerlo a iniziare una terapia lo faccio volentieri, non per me ma per lui perché ha solo 26 anni e quindi sono sicura possa fare un bel lavoro prima che possa entrare in un periodo ancora più critico.
Grazie.