La mia vita è un disordine continuo

William

Buon pomeriggio , dopo lunghe riflessioni ho deciso di scrivere su questo sito il mio caso, nella speranza, per lo meno che qualcuno dei vostri consigli riesca a sbloccarmi dalla situazione in cui mi trovo. Cercherò di essere sintetico per quanto vano sarà qualsiasi tentativo di racchiudere in pochi righi tutto quello che ho dentro, prometto di evitare il superfluo se è possibile. Devo innanzitutto chiarire che non avrei mai il coraggio di parlare di presenza ad uno psicologo né tanto meno riuscirei mai a dire ai miei genitori dello stato in cui forse da 5 anni mi trovo ,non vi nascondo che preferirei convivere con qualsiasi mostro mi dimora che sconfessare ai miei genitori che la mia vita,dopotutto, non è così serena. Vi chiedo dunque di non consigliarmi di andare da uno psicologo non ci riuscirei..davvero. Forse è necessario dirvi che vi scrivo in un momento non depressivo e che quello che vi scrivo sono tutte le parole che avrei voluto scrivere in un altro momento (adesso, ad esempio mi sembra di descrivere me stesso ,ma in uno stato di apatia che non ha niente a che fare con i momenti di depressione) .La mia personalità è oscillante ma non varia tra stati di ottimismo e pessimismo , bensì la mia vita è un disordine contunuo e disordinato è anche tutto quello che faccio (troppo da dire e da voler fare a cui non riesco a dare un ordine) .. so di esagerare ogni aspetto della mia esistenza , mi vedo un Don Chisciotte, un folle che nel non accettare la noia dell'esistenza (ho davvero difficoltà nel descrivermi) ne crea una su sua misura è mi sembra quasi che le persone che mi circondano siano cieche. Vedete io ad esempio mi dispero perché ho come l'impressione di essere totalmente impazzito e che quel che vedo, che sento nel guardare una ragazza nell'ascoltare il mio pianista preferito sia falso, dovuto alla mia immaginazione che alla realtà dei fatti. Ragiono, ragiono continuamente sto sempre sdraiato nel mio letto e penso e mi chiedo in che modo devo vivere.. La mia mente è un colabrodo di pensieri e non riesco alla fine a raggiungere nulla di concreto (È bene precisare che sto ricreando nel modo di descrivermi la confusione che ho in me, so di ragionare bene ma pensavo che forse era così che dovevo descrivermi) . Una parola basta per riassumere tutto me stesso: Incertezza, incertezza del domani, incertezza dei miei pensieri, che tutto quello che sò e spazzatura, sciocchezze l'indecisione dell'agire del parlare.. Mi vedo un poeta senza lettere, un uomo di forti sentimenti ma tra questi e la realtà un muro insormontabile. Ho stati d'animo che variano tra depressione-insicurezza e quiete, sento di star diventando schizofrenico e che quel che vi parla ora sia il mio io moribondo sanguinante che spira l'ultimo lamento.. Ho appena riletto e devo dire che per la prima volta sono riuscito a dare testimonianza scritta del modo in cui penso. Ecco a voi dunque, quello che avete letto sopra dunque non è nulla:impressioni , giudizi fugaci, ma che ben parlano del modo errato dei miei pensieri. È da questo che voglio guarire! Dal disordine della mia vita! Perché penso che soltanto facendovi parte del mio disordine potevate davvero comprendermi. Vi ringrazio infinitamente

4 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao William, mi chiamo Antonella e ho 38 anni. Sono specializzata in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e faccio clinica da 5 anni. Tra le tue righe leggo tutto il dolore che cio' che ti sta accadendo porta con se', la paura di non farcela e di essere ad un punto di non ritorno. Leggo anche la solitudine in cui ti stai chiudendo per il timore di non essere capito, di essere giudicato e di perdere l affetto e la stima delle persone che ti vogliono bene. Parli di disordine, pensiero che fugge, (allucinazioni?)', difficolta' a guardarti dentro e parlare di te. Non voglio darti nessun consiglio ti chiedo solo di notare come la tua mente con i suoi giudizi, le sue valutazioni, le sue regole stia cercando di cucirti  addosso un etichetta diagnostica che sembra non avere alcuna possibilita' di cura e che in realta', se non ho capito male, non e' stata ancora confermata da uno specialista. Prova a chiederti dove ti  ha portato finora la tua mente? Seguire i tuoi pensieri, rimuginare su di essi cosa ti ha permesso di fare? Ha risolto il tuo probelema? O e' diventato forse il problema stesso? E se il vero problema non fosse il disordine di cui parli ma il modo in cui ti rapporti ad esso? Se non fossero le emozioni, i pensieri e le sensazioni che vivi ma la lotta che hai ingaggiato con esse e che non ti permettono di vivere la vita che desideri, una vita ricca e significativa?

Caro William,

il caos da Lei tratteggiato sotto il profilo psicologico indica gli albori di una vita psichica in nuce che ha necessità di prendere forma, ma indica anche la necessità di una trasformazione che in natura avviene per il susseguirsi degli eventi. Forse la sua indecisione, la sua incertezza che talvolta appaiono e sulle quali riflette nei momenti di quiete evidenziano un periodo di transizione verso nuovi orizzonti che al momento non sono ancora delineati.  Il disordine nella  psiche a cui accenna  probabilmente deriva dal non aver focalizzato  obiettivi delineati ai quali far riferimento che potrebbe essere utile far emergere, nei momenti di riflessione ai quali si dedica ,come  immagini  dipinte in un quadro: Mandala che illuminano e a volte tracciano, un percorso da seguire.La comprensione che chiede è indispensabile, se crede possa esserLe d'aiuto mi scriva poiché ha difficoltà ad esprimersi con le parole cerchi nel suo animo di poeta senza lettere le parole per raccontarsi.

Buona giornata! 

Ciao in base alla tua richiesta di aiuto, se non vuoi rivolgerti ad un collega, via online non risolverai il tuo problema, il fatto che tu ne abbia parlato è stato coraggioso ed importante, il passo successivo è farlo in una terapia privata con qualcuno, farlo online è il primo passo. Se ti senti un poeta, prova a scrivere poesie, se pensi che quello che dici e sai è tutta spazzatura, tranquillo c'è chi dice peggio di te! Nel senso che la vita è fugace per sua natura, l'incertezza è l'unica certezza e tutto è relativo, come sosteneva Einstein. Spero di esserti stata utile, cordiali saluti.

Gentile William, la prima sensazione che ho avuto leggendola  è quella di una forte sofferenza, tanto forte in lei, in quanto portatore di una sensibilità particolarmente accentuata e che proprio a quest'età manifesta la sua possibilità più acuta.

Capisco il suo disagio a confrontarsi con uno psicologo, per la paura di essere irretito in una disamina fine a se stessa, ma non conoscendola è difficile dire qualcosa che possa esserle veramente di aiuto; ci provo. Provi a non chiudersi in se stesso pensando di essere l'unico a sentirsi confuso, a non sapere se quello che sente è vero o solo frutto di fantasia; accetti questa confusione sapendo che è passeggera e che, a poco a poco, le cose le si chiariranno. Certo, per quanto possa risultare difficile, non sfugga il confronto con i suoi coetanei: trovi le compagnie che sente più affini, ci sono! Si guardi attorno; tra i tanti che le sembreranno vuoti e lontani dai suoi pensieri, troverà quelli con sensibilità come la sua, a cui dare la sua attenzione e con con cui poter dire di sé. Infine, se il rapporto con i suoi genitori, in questo momento, lo sente abbastanza buono, che ne pensa di far leggere la lettera che ha scritto? Chissà che non si crei una buona comunicazione che possa farle sentire meno pesante il momento che vive: a volte succede!

Le auguro di trovare presto sempre maggiore senso al perchè si vive.

Cordialmente