Nel disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) sono presenti le ossessioni che insorgono improvvisamente nella mente della persona sia le compulsioni, azioni ripetitive finalizzate a rendere neutre le ossessioni per prevenire potenziali disagi e situazioni temute (A.P.A., 2013).
Tra le ossessioni più comuni troviamo idee, pensieri e immagini intrusive, fastidiose e prive di senso che tempestano la mente del soggetto mentre le compulsioni possono essere sia processi mentali come contare, pregare, fare formule di annullamento e attività di ruminazione sia comportamenti come pulire, riordinare e controllare ripetutamente.
Le manifestazioni del DOC non sono omogenee come la maggior parte degli altri disturbi psicologici, ma si dividono in quattro principali categorie (Leckmann et al., 1997; Summerfeldt et al., 1999):
- Il tipo “checking” effettua attività di controllo ripetute per prevenire un atto di cui teme di essere responsabile;
- il tipo “washing” è ossessionato dalla paura di potersi contaminare con sostanze pericolose per la salute ritenute come disgustose;
- il tipo “hoarding” accumula e conserva oggetti dalla dubbia utilità, poichè crede che “un giorno o l’altro potrebbe servire”;
- il tipo “ordine/simmetria” è intollerante ed infastidito verso quegli oggetti che sono sistemati in modo disordinato.
La condotta ossessivo-compulsiva, per quanto possa sembrare bizzarra, ha sia lo scopo di prevenire una colpa per timore di esserne responsabili, sia di proteggersi da una potenziale contaminazione da sostanze disgustose (Mancini, 2005).
La sensibilità al disgusto e alla colpa è associata ad esperienze traumatiche in cui le persone con DOC hanno visto compromessa la loro dignità umana (Mancini, 1998). Dunque che questi soggetti, a differenza di altri, sono particolarmente sensibili al disgusto e al senso di colpa in quanto presentano alte aspettative di essere disprezzati tramite critiche e atteggiamenti di ostilità da parte di altre persone (Ehntholt et al., 1999).
Frequentemente le persone con DOC riportano, infatti, che nella loro infanzia hanno subito molteplici episodi di rimprovero molto severi, come punizioni esagerate ed imprevedibili per piccoli errori o mancanze, caratterizzati da un disprezzo intriso di rabbia da parte delle figure di riferimento.
La cura del DOC non consiste nell’aiutare il paziente nell’azzerare la minaccia temuta, ma mira ad educarlo a tollerare un certo grado di rischio e di contaminazione (van Oppen e Arnts, 1994; Mancini, 2005).
Le linee guida internazionali ed alcuni studi scientifici hanno dimostrato che, tra tutte le forme di trattamento psicoterapeutico, la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale risulta essere la più efficace nel trattamento del DOC (Barcaccia e Perdighe, 2006; Mancini et al., 2006), in integrazione con la terapia farmacologica.
BIBLIOGRAFIA
- American Psychiatric Association., “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – 5° Edizione” (2013)
- Barcaccia B. e Perdighe C., “Efficacia dell’esposizione con prevenzione della risposta nel trattamanto del disturbo ossessivo compulsivo” (2006)
- Ehntholt K. A., Salkovskis P.M., Rimes K.A., “Obsessive-compulsive disorder, anxiety disorders, and self-esteem: an exploratory study” (1999)
- Leckman J. F., Grice D. E., Boardman J., Zhang H., Vitale A., Bondi C., Alsobrook J., Peterson B.S., Cohen D.J., Rasmussen S. A., Goodman W. K., McDougle C. J., Pauls D.L., “Symptoms of obsessive-compulsive disorder“ (1999)
- Mancini F., “Il disturbo ossessivo compulsivo” (2005)
- Mancini F., “Il disgusto e il suo ruolo nel disturbo ossessivo compulsivo” (1998)
- Mancini F., “La mente ossessiva. Curare il disturbo ossessivo compulsivo” (2016)
- Mancini F., Barcaccia B., Capo R., Gangemi A., Gragnani A., Perdighe C., Rainone A., Romano G., “Trattamento cognitivo comportamentale nel disturbo ossessivo compulsivo: risultati di un esito naturalistico in aperto con follow-up a 6, 12 e 24 mesi” (2006)
- Perdighe C., Mancini F.,“Elementi di psicoterapia cognitiva” (2010)
- Summerfeldt L. J., Richter M. A., Antony M. M., Swinson M. P., “Symptom structure in obsessive-compulsive disorder: a confirmatory factor-analytic study” (1999)
- van Oppen P. e Arntz A., “Cognitive therapy for obsessive compulsive disorder” (1994)
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