Alcol e droghe in una relazione

Alice

Salve a tutti,
vi scrivo per parlarvi della mia ragazza che ha problemi di alcol. La nostra storia dura da molto ed ormai siamo molto legate e forti nel nostro legame. La mia ragazza è alcolista e io sono stata al sert molteplici volte per cercare sostegno. Lei ne è al corrente, è stata una cosa molto difficile, lei ancora non si sente pronta a venirci, dopo due anni di relazione siamo riuscite a parlarne veramente solo poco tempo fa, quando mi ha detto che probabilmente presto sarà lei a chiedermi di andare insieme a farsi aiutare.

La mia situazione certo non è tranquilla, ma almeno finalmente siamo riuscite a parlarne... questa questione paradossalmente ora mi interessa meno perchè la conosco e ho imparato a gestire anche un pò la preoccupazione che ho.. mi dedico alla mia vita (non viviamo insieme, lei non lavora, io lavori saltuari per ora) e cerco di pensare a me.

Il problema è che, insieme all'alcol, ogni tanto fa uso di sostanze stupefacenti, all'inizio di nascosto, ma ormai il nostro rapporto è diventato più forte e quindi so cosa fa e a volte lo abbiamo anche fatto insieme. Io non avevo mai fatto uso di sostanze e dopo queste prime esperienze ho avuto solo la conferma che non sono cose che voglio nella mia vita. Parlandone con lei, con difficoltà mi sono fatta andare bene il discorso " capita una volta ogni 4 mesi". Effettivamente, in due anni, capitava in rare occasioni e questo me lo ha fatto " accettare" , diciamo. Poi però è successo che nel'ultimo mese pieno di feste ed occasioni con i suoi amici, è successo più volte, in più è successo che mi chiedesse di farlo insieme, quasi insistente ed io sono impazzita. Questa cosa mi crea dolore, soffro. Vado dalla psicologa perchè voglio prendermi cura di me stessa, parlare con qualcuno, visto che oltre a questi problemi, purtroppo, ho avuto anche diversi problemi famigliari di altro tipo. Stasera mi sono sfogata, le ho detto che ultimamente la cosa era successa più spesso e che mi fa stare male e la sua risposta è stata " Ma dai ho fatto solo una " botta"... lo sai che lo faccio ogni tanto e non è che vado a cercarla ma ogni tanto mi va... " poi ha ammesso che ultimamente è successo di più e quando le ho detto che la amo moltissimo, ma questa cosa mi fa dubitare sulla nostra relazione mi ha detto che quando conviveva con l'altra ragazza non ha mai fatto uso in sua compagnia o in casa e se capitava era come sempre, sporadicamente. Io ci credo anche, ma il fatto sta che io la amo moltissimo, amo tutto il resto della nostra relazione, ma questa cosa per me è invalicabile, non posso starci bene, questa cosa le fa del male e ci fa male! So che non posso cambiarla nè convincerla di chissà che cosa, ho frequentato il sert so di cosa parliamo. Vorrei solo un consiglio per poter vivere al meglio questa situazione, come poterle parlare meglio, non lo so. Non voglio buttare all'aria la nostra storia, ma so anche che non voglio questo nella mia vita.

 Troppo tutto insieme, alcol e droghe, non ce la faccio. Vorrei dei consigli pratici su come affrontare, gestire il discorso con lei e trovare un " compromesso".

3 risposte degli esperti per questa domanda

Se ancora non lo ha fatto e se il SERT a cui si è rivolta non ha specifiche competenze in campo alcologico, le suggerirei di tentare la frequenza ad un gruppo di auto aiuto, nel suo caso mi sembrerebbe più indicato Al-Anon degli Alcolisti Anonimi che è un gruppo specifico per familiari e parenti di persone con problemi di alcol anche associati ad uso non prevalente di altre sostanze. Ciò anche in attesa che la sua compagna decida di farsi aiutare (ma sarebbe meglio usare l'espressione "prendersi cura di sé"...) e quindi di iniziare un percorso in un servizio specifico per l'alcol o anche prioritariamente  nel gruppo Alcolisti Anonimi associato al suo Al-Anon. Le consiglio di avere pazienza e di orientarsi verso se stessa in attesa della decisione della sua compagna. Nel gruppo potrà certamente trovare un supporto per le sue angosce ed anche consigli operativi per il suo quotidiano. Si affidi a loro e magari, nel frattempo, si informi sulla esistenza di un servizio di alcologia, non un SERT senza specifiche competenze. Potrebbe anche darsi che non ve ne siano nelle immediate vicinanze ma conviene tentare anche più lontano affidandosi però a specialisti preparati nella materia.

Dott. Massimo Bordonaro

Dott. Massimo Bordonaro

Brescia

Il Dott. Massimo Bordonaro offre supporto psicologico anche online

Cara Alice, le dipendenze sono una brutta bestia, perchè sono accompagnate dalla presunzione di stampo narcisistico che ci fa dire e pensare " smetto quando voglio!". Da qui lo sminuire, farle sembrare che ingigantisce la cosa, che lei ne ha il controllo e così via. Il problema delle dipendenze è che spesso sono accompagnate ad una vita al limite( comportamenti antisociali, non gradire norme e regole, cattiva gestione della frustrazione, reazioni impulsive e violente). In molti casi alle dipendenze sono associati disturbi della personalità(di solito borderline). Ciò che le consiglio è di non farsi trascinare nel mettere in discussione i suoi valori, perchè altrimenti quell' atmosfera negativa, che la fa stare male, diventerà predominante su tutto il resto. E' difficile aiutare chi non vuole essere aiutato e soprattutto per compiacere gli altri e per non non essere stressati da discorsi e pretese, le persone dipendenti mentono e mettono in atto strategie manipolative. E' triste dover lasciare una persona che amiamo e nella quale vediamo tante qualità, ma tenga presente questa possibilità se le cose dovessero peggiorare. Capirà se c'è una possibilità di venirne fuori se accetta di andare in psicoterapia, di trovare un lavoro, di frequentare persone diverse da quelle che reputa valide(non soltanto, ma anche), se acquisisce più consapevolezza rispetto al fatto di avere un problema e, soprattutto, se tutto questo dura nel tempo.

Le auguro il meglio

Buongiorno Alice,

immagino la sua difficoltà.

La domanda che ci pone in realtà è la conseguenza di un conflitto che ha bisogno di risolvere. È bene che lo affronti con la psicologa del Sert che già la segue e con cui ha potuto trattare altri aspetti per lei importanti.  

 ... ... ...

RIFLESSIONI:

(...Non voglio buttare all'aria la nostra storia, ma so anche che non voglio questo nella mia vita.)

È un “tema” importantissimo che la riguarda in prima persona. Per tale ragione le suggerisco di esaminarlo in modo approfondito.

Perché le dico questo? Perché ci non può essere qualcuno dall’esterno a dirle quale COMPROMESSO proporre alla sua ragazza, dato che è lei a stare in questa relazione e quindi solo lei può interrogarsi e sapere su cosa sia disposta a venire a patti (Alice, qui sono in ballo i SUOI bisogni e i SUOI valori… e non quelli di qualcun altro). Lei, infatti, ha già preso atto che la convivenza con queste problematiche della sua ragazza le stanno creando un forte disagio e le stanno facendo anche comprendere quanto i suoi valori contrastino con quelli dell’altra persona.

Solo dopo che lei avrà fatto questa riflessione e analisi importante, potrà eventualmente MATURARE la SUA PROPOSTA DI COMPROMESSO e verificare, poi, se la sua ragazza sia disposta ad accettarla.

Da quello che lei ha descritto, finora lei si è fatta andare bene delle cose (in parole diverse, lei Alice ha preferito “ingoiare” le scelte della sua ragazza… per paura di perdere la relazione con la ragazza). Lei vuole bene alla sua ragazza. Stia attenta però a quello che lei prova e sente. L’affetto che la lega alla sua ragazza non deve portarla alla sua spersonalizzazione.

Da queste riflessioni le lascio alcuni suggerimenti pratici:

·         NON SI FACCIA ANDARE BENE LE COSE

·         SCELGA QUELLO CHE REALMENTE DESIDERA E SENTE ADATTO A SÉ STESSA

La vita è la sua e non quella di qualcun altro.

Se lei ingoia le esperienze senza averle prima “masticate”, in altre parole senza averle fatte sue, prima o poi avvertirà disgusto e nausea.

… … …

Il problema dell’alcolismo e l’uso delle droghe, come lei già sta verificando direttamente, è complesso.

Rifletta Alice sulla possibilità di intraprendere un percorso psicologico più approfondito, quale è la psicoterapia. Il lavoro personale è molto più ricco e anche le cadenze degli incontri più ravvicinati.

Le auguro ogni bene.