Gentile Gloria,
È possibile uscire da qualsiasi dipendenza, purché sussista una forte motivazione a farlo.
Nel caso della cocaina, il soggetto che la assume sperimenta stati di onnipotenza e di invincibilità, sensazioni di forza e benessere a cui è molto difficile rinunciare.
Ciò nonostante, le conseguenze sulle relazioni interpersonali e sulla sfera lavorativa di chi fa uso di cocaina sono devastanti, se non nell’immediato, sicuramente nel medio/lungo periodo; tali gravi conseguenze sono la leva su cui poter far forza per costruire la motivazione necessaria al cambiamento. In molti casi, i terapeuti devono lavorare a lungo sulla motivazione, che in genere mostra livelli altalenanti lungo tutto il percorso di terapia. La personalità del soggetto può anch’essa subire gravi modificazioni a seguito dell'assunzione della sostanza psicotropa, senza purtroppo che l’individuo se lo riconosca.
Pur rischiando di sembrare scontata e banale, la tossicodipendenza è un problema sociale e di salute molto serio, per cui è necessario l’aiuto di un professionista.
Le consiglio inoltre di non “colludere” o in qualche maniera “giustificare” o “scusare” la dipendenza di suo marito, perché tali meccanismi che si instaurano con i familiari sono tipici proprio di chi soffre di dipendenza patologica. Cerchi di non farsi agganciare da tali dinamiche disfunzionali, che contribuirebbero solo a mantenere in essere il problema.
Comprendo davvero l’entità dello shock che ha subito per aver fatto questa scoperta, le sono vicina e le auguro tanta forza se vuole aiutare suo marito ad uscirne.
Un caro saluto,
Michela Arnò