Buongiorno,
da 3 anni sto con un ragazzo trentenne, che in gioventù è stato in comunità per disintossicarsi da droghe pesanti.
E' un precedente importante, perché ricorre alla droga in ogni momento difficile, specialmente ora che è in grave depressione per via del lavoro. Non riesce a trovare, ma nemmeno a mantenere un'occupazione perché non sa più gestire i suoi sbalzi di umore. Spesso è preso da crisi di rabbia, che riversa su di me verbalmente, ma anche sui suoi familiari e su tutti quelli che incontra anche per strada, se gli fanno qualche minimo sgarro. Quando non ha le crisi di rabbia, è depresso e dorme o assume sostanze per alleviare un po' la sua insoddisfazione ed infelicità. Il problema di fondo è che il suo stato mentale non gli permette di lavorare, quindi nessuno lo assume, non ha soldi e si sente un fallito, quindi è un circolo vizioso.
Abitiamo da poco a Milano e vorrei capire che percorso potrei fargli intraprendere, quali strutture assistenziali esistono, a chi mi potrei appoggiare, perché al momento sono sola a sostenerlo anche finanziariamente ed io, o la madre, siamo costrette a finanziare il suo "sballo", altrimenti minaccia di uccidersi.
Grazie per i consigli.