Paura degli insetti, della velocità, dell'altezza di perdere gli affetti o restare senza lavoro, di morire...Ognuno di noi teme qualcosa nella vita.
La lista di esempi di ciò che ci spaventa potrebbe essere infinita, perché, anche se la paura è un'emozione universale, ogni individuo la percepisce in modo unico, a seconda dei vissuti personali.
La paura ha molte sfaccettature: ci sono timori che riteniamo "piccoli" e del tutto gestibili e altri "enormi e insuperabili" che ci bloccano e limitano il nostro benessere.
In psicologia, la paura rientra nelle emozioni primarie, ovvero quelle emozioni che sono presenti già alla nascita, come gioia, sorpresa, tristezza e rabbia.
L'uomo non è l'unico essere vivente a provare paura, ma anche gli altri animali possono sperimentare quest'emozione, probabilmente perché essa è fondamentale per la sopravvivenza delle specie.
La paura infatti ha una funzione protettiva, ci invita ad essere prudenti, a identificare e schivare le minacce o i pericoli. Possiamo considerare tutte le emozioni come la risposta del soggetto alla percezione di uno stimolo esterno.
Nello specifico, quando i nostri sensi avvertono uno stimolo o una situazione potenzialmente dannosi, la paura attiva delle risposte neurofisiologiche che ci consentono di reagire in tre possibili modi:
1. attacco,
2. evitamento o fuga,
3. blocco.
Per esempio, la vista di un animale feroce ci spaventa e ci porta a decidere se affrontare la belva, scappare, nasconderci oppure immobilizzarci.
Ci sono paure innate e paure apprese. Le prime sono provocate da fenomeni, eventi o persone sconosciute, da stimoli dolorosi che con il tempo impariamo ad evitare (freddo, buio, altezza, predatori, ecc.).
Le paure apprese invece sono quelle che non sono a diretto contatto con la sopravvivenza dell'individuo o della specie. Un esempio di paura appresa può essere quella che molte persone hanno sviluppato recentemente durante i mesi di reclusione forzata a seguito della pandemia da Corona Virus: paura di riprendere ad uscire di casa o di essere contagiati.
È impossibile parlare di paura senza nominare la fobia, in cui la persona mostra un terrore inspiegabile e insensato in presenza di determinati stimoli (animali, oggetti o luoghi). Possiamo definire la fobia come un'avversione istintiva ed insuperabile che scatena esagerate reazioni di allarme e che se perdurano nel tempo diventano patologiche. La differenza tra paura e fobia sta proprio nella funzione adattiva della risposta, quando cioè l'istinto emotivo scatta in modo inappropriato, cioè senza che sia presente un rischio reale o con un'intensità eccessiva e quindi si trasforma in un meccanismo disfunzionale e dannoso.
Quando la paura si trasforma in panico, diventa irrefrenabile e compromette la libertà e il benessere personali. Come fare?
Ci sono due possibilità: la prima è quella di consultare il proprio medico e farsi prescrivere dei farmaci che riducano le reazioni emotive, però una volta che finisce l'effetto del medicinale, il malessere ritornerà.
L'altra opzione è quella di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per iniziare un percorso di sostegno psicologico, anche mediante consulenze ONLINE, per vincere e superare le proprie paura.
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