L'ecofobia è la paura morbosa ed ingiustificata di rimanere in casa da soli.
Tale condizione è vissuta dal soggetto che soffre del problema in modo persistente ed incontrollabile con forti reazioni d'angoscia che cessano solo al sopraggiungere di familiari e/o amici.
L'individuo vive con il terrore, la solitudine ed il silenzio intorno a lui e soffre terribilmente la mancanza delle persone a lui care.
Il suo stato d'animo appare visivamente agitato ed inquieto. Questo gli impedisce di concentrarsi e dedicarsi in modo proficuo alle sue attività: il soggetto, infatti, fatica a combinare qualsiasi cosa e, spesso, si attacca al telefono per ore ed ore per non sentirsi solo.
La persona con ecofobia sperimenta, inoltre, sintomi ansiosi come tachicardia, perdita di controllo, disorientamento, idealizzazione catastrofica, ipervigilanza, attenzione selettiva (a rumori, movimenti, ecc..).
La sensazione dell'individuo è di non farcela da solo e di aver bisogno dell'aiuto di qualcuno.
Non di rado l'ecofobia si ritrova in soggetti affetti da disturbo di panico o di personalità dipendente.
Tra le cause del disturbo ritroviamo abbandoni o rifiuti reali, o esperienze soggettivamente vissute come tali, in infanzia; pregresse situazioni traumatiche e/o di grande malessere e disagio fisico e psicologico come gravi ed improvvise malattie, seri incidenti domestici, incursioni di ladri in casa, ecc..., situazioni in cui il soggetto si è trovato solo e nell'impossibilità di essere soccorso.
In alcuni casi, invece, quando non si è verificato nulla di particolare prima, la spiegazione del disturbo risiede in un ambiente familiare iperprotettivo che ha reso difficile ed ambivalente il processo di individuazione e separazione durante la crescita dell'individuo.
Si tratta, infatti, spesso, di soggetti con bassa autostima, scarsa fiducia in sé, insicuri, fragili, poco autonomi ed autosufficienti.
Il comportamento di evitamento della condizione temuta (lo stare da soli in casa) rappresenta una soluzione inadeguata e disfunzionale al problema, tesa a prevenire l'angoscia, ma con il risultato, al contrario, di vivere perennemente in uno stato di ansia anticipatoria e di produrre un circolo vizioso interpersonale che finisce per cronicizzare la paura e per rinforzare i pensieri e le sensazioni negative su di sé (di incapacità, inadeguatezza, ecc...).
In altre parole la persona continuerà a temere ciò da cui fugge e l'intervento dell'altro che arriva in aiuto consoliderà la condizione di dipendenza del soggetto.
Il trattamento prevede la psicoterapia ad approccio breve strategico o cognitivo comportamentale con l'utilizzo di tecniche di esposizione progressiva e graduale alla situazione temuta, inizialmente tramite immaginazione e successivamente dal vivo.
Utile, specie nel caso di adolescenti, è pure la pet therapy.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
commenta questa pubblicazione
Mi chiamo Roberta, sono una ragazza di 23 anni, studio all'Università di Torino e ho una vita felice e mi sento fortunata ad avere una famiglia unita. Il mio problema si verifica quando per questioni familiari sono costretta a rimanere da sola a casa. Sono già in cura da una psicologa e ho avuto 2 traumi forti nella mia infanzia (separazione dei miei genitori in concomitanza della malattia di mia madre). Vorrei sapere come affrontare questa paura. Grazie
Roberta G. il 22/07/2019
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Salve Roberta,
il modo per affrontare il problema è la psicoterapia. Se già è in cura (mi auguro da una psicoterapeuta perché lo psicologo che non è anche psicoterapeuta non potrebbe e non sarebbe in grado di farle una psicoterapia) deve considerare che si tratta di un trattamento che richiede tempo e pazienza.
Nel caso ne avesse bisogno, mi contatti pure al 349/2862006
Salve
vorrei farmi passare la paura di rimanere sola in casa
come posso fare
grazie cordialmente saluto
Angela il 30/07/2019
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Salve, nel caso fosse disposto ad intraprendere un trattamento psicoterapeutico, necessario per risolvere il problema, può contattarmi al 349/2862006.
Buona giornata.
Vivo d anni in modo drammatico l'ecofobia e non credo esistano cure che ci consentano di superarlo. Non capisco per quale motivo le persone non sino messe in condizioni di accettare questa limitazione. Io dopo pochi minuti che sono solo in casa mii sento immediatamente morire e devo ricorrere al lorazepam. Non si tratta affatto di un disturbo che colpisce persone con bassa autostima. Ho, oltre ad una stima notevole di me stesso, anche un oggettivo elevato QI. Sono un libero professionista. Scrivetemi per scambio di riflessioni : afskass@hotmail.com
angelo il 04/08/2019
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Leggendo il tuo commento mi viene da chiederti: come fai a dire che non esistono cure? hai mai provato altre soluzioni che non siano il farmaco (ottimo per risolvere i sintomi ansiosi nell'immediato ma certamente non risolutivo del problema se non affiancato da altri tipi di trattamento!!!).
In ogni modo ognuno è libero di convivere con le sue difficoltà o, meglio, affrontarle e risolverle mettendosi in discussione ed attivando energie e risorse interne. La tua scelta, del tutto personale, va comunque indubbiamente rispettata!
Per quanto riguarda l'autostima, il discorso è molto più complesso: non è detto che sia il tuo caso, ma spesso si crede che basti il successo e la riuscita professionale per avere una buona autostima che, invece, è altra cosa, qualcosa di molto meno superficiale, più intimo, profondo, solido e duraturo!
Attenzione a non confonderla, come spesso avviene, a un'immagine grandiosa e narcisista di sé, sotto sotto del tutto vuota e fragile.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Ho un problema per quando sono a casa da sola
Ho avuto una brutta esperienza una volta di notte
E tutto ora non riesco più a stare a tranquilla,quando rimango da sola a casa resto tutto il tempo ferma in un punto senza nemmeno muovermi e il mio cuore batte forte dalla paura di qualcosa che nemmeno c’è come cose paranormali
Serena il 12/08/2019
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
La tua paura risale alla brutta esperienza passata di cui parli pur non dicendo molto.
È tale esperienza che va affrontata ed elaborata, soprattutto qualora le cose non migliorino con il tempo (non sappiamo a quando risale!) attraverso un lavoro su di te.
Ti auguro possa superare le tue difficoltà con coraggio e determinazione. A tua disposizione
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Buongiorno dottoressa. Ho scoperto anch'io di soffrire da qualche mese di ecofobia. Prima riuscivo a "sopportarla", adesso invece sta diventando qualcosa di insostenibile, non soltanto per me quanto per i miei familiari (in particolare ci tengo a dire che vivo da sola con mia mamma e che quando lei non c'è per un qualsiasi motivo, perché giustamente deve uscire, io inizio a sentirmi male e in questi mesi ho cercato di porre rimedio uscendo con gli amici). Dopo un episodio terribile di ieri sera, ho capito che è necessario per me intraprendere un percorso di psicoterapia, quindi sto prendendo contatti nella mia città. Volevo però chiederle: i familiari di persone che, come me, soffrono di ecofobia, come possono aiutarci? Lei crede che il modo migliore sia che loro continuino, come in realtà è giusto, a vivere la loro vita, uscendo spesso come fanno, oppure che in questo primo periodo ci aiutino a superare il problema standoci più vicini?
L. il 03/01/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, è importante innanzitutto che la persona che soffre del disturbo se ne assuma la responsabilità e se ne faccia carico personalmente affrontandolo iniziando un percorso terapeutico (cosa d'altronde a cui lei mi sembra abbia già giustamente pensato).
I familiari, pur dovendo assumere un atteggiamento empatico e di comprensione, devono star attenti a non colludere con i sintomi della persona creando pericolosi circoli viziosi che si autorinforzano. Quindi, dovrebbero evitare di accontentarlo in ogni sua richiesta contribuendo a renderlo ancora più debole e dipendente.
Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Scrivo perché vorrei aiutare mia mamma che vive sola...alla sara le viene paura e si sente soffocare a stare in casa tutto questo non so perché e sinceramente non so nemmeno come fare per aiutarla.grazie buona serata.Sonia Dagradi
Sonia il 04/04/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno Sonia capisco la tua apprensione per tua madre ma mi mancano parecchi dati per risponderti ad esempio, tra i tanti, la sua età, da quanto ha questo problema, se è uno stato d'animo legato alla situazione attuale, ecc....
In ogni modo credo che l'unica cosa che potresti fare è convincerla a parlare e a chiedere aiuto a un professionista.
Non è possibile e neanche proficuo risolvere un problema di un'altra persona per quanto ci dispiaccia vederla soffrire.
Sicuramente potrai, invece, farle sentire il tuo affetto e la tua vicinanza in tanti modi.
Resto a disposizione nel caso tua madre avesse bisogno di contattarmi al 3492862006.
Buona giornata.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Salve,sono una ragazza di 24 anni e da ormai 4 anni,soffro di ecofobia. Il pensiero di stare a casa da sola mi terrorizza. Quando sono costretta a rimanere in casa da sola, inizio a tremare, mi viene la tachicardia ed ho la sensazione di impazzire. Tutto è iniziato quando 4 anni fa ero a casa da sola, nella città in cui studio, ed ho avuto un attacco di panico così forte, da dover uscire la mattina all'alba ed andare nel bar più vicino per trovare delle persone. Da quel momento, non riesco più a stare da sola e mi vergogno anche ad avere questo problema, dato che non sono più una bambina e dovrei essere, in teoria, autosufficiente. Inoltre, i miei genitori mi prendono in giro, dicendomi che avrei bisogno di una baby sitter, ed io ci sto ancora più male perchè non mi capiscono. Come potrei fare? Vorrei dire che sono già in cura da uno psicologo da anni, ma mi pare di non essere riuscita a risolvere nulla.
beatrice il 14/04/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, il trattamento per il suo problema è esclusivamente psicoterapeutico. Se sta già effettuando un percorso dovrebbe quantomeno ravvisare dei miglioramenti. Per la soluzione i tempi potrebbero essere lunghi ma dovrebbe avvertire che sta meglio e che sta andando nella direzione giusta, soprattutto se sono anni che è in terapia. Se così non fosse le consiglio di cambiare terapeuta.
Per qualsiasi cosa può contattarmi al 349 2862006.
Buona giornata.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Salve dottoressa, io è da un paio di anni che soffro si ecofobia, è iniziato tutti quando i miei sono usciti una sera lasciandomi a casa da sola.. ho iniziato a tremare ad avere attacchi cardiaci mi sentivo morire.. adesso convivo lontano da casa mia con il mio compagno e durante il giorno, si ho paura ma tra una cosa e l'altra e stando al cellulare mi passa tutto ciò.. ma la sera e la notte ancora non riesco a stare da sola.. infatti il mio compagno al lavoro non fa più i turni si notte per stare con me.. cosa posso fare?
Rosy il 21/06/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, l'ecofobia è un disturbo che crea non poco disagio e soprattutto limitazioni a chi ne soffre. Per risolvere occorre intraprendere un percorso psicoterapeutico per elaborare ed affrontare, nel suo caso, le precedenti esperienze traumatiche. Può esserle d'aiuto l'EMDR, tecnica scientificamente convalidata nel trattamento di stress, ansia e traumi. Nel caso volesse saperne di più e iniziare un percorso
può contattarmi al 349 2862006. Sono disponibile anche per sedute su Skype.
Buongiorno, ho letto tutti i commenti e le risposte, che dire, non posso che condividere. Io ho 33 anni, non ho mai amato particolarmente stare sola a casa di notte e poco di giorno ma con tante cose da fare, interessi ecc riuscivo anche a rilassarmi. Durante la quarantena ho avuto alcuni attacchi di ansia, giramenti di testa, paura di svenire (mai svenuta in vita mia ed ho una discreta, seppur acciaccata salute) e carichi di ansia. soffro di FOSFENI. un problema improvviso al corpo vitreo dell'occhio. da quando mi si sino ripresentati mi son sentita sempre più in balia degli eventi. Da circa un mese e mezzo non riesco piu a star sola in casa nemmeno di giorno, di notte poi non ne parliamo, sto malissimo. sopratutto mi turba il senso di confusione di distacco dalla realtà e timore di star male e nessuno se ne accorgerebbe. quando lavoro o sono impegnata sto benissimo. è chiro che c'è un disturbo nuovo. ero gia stata in terapia per lieve ansia e panico ora sto pensando di riprendere la terapia. mai preso medicinali...solo gocce di melatonina per aiutare il sonno. ora pero sto cosi male che prenderei di tutto per star meglio. (no droghe) alcune sere ho bevuto parecchio vino. insomma mi sento davvero male per questa non adeguatezza a 33 anni con una casa ed un signor lavoro. credo che la contatterò per una seduta via skype nel caso. prima ne parlero anche con la mia analista. non ricordo se è anche psicoterapeuta. grazie per le info. sapere che si puo superare mi rasserena, io voglio stare bene!1
Gianna il 23/06/2020
Salve leggendo le storie e i commenti penso anche io di soffrire di ecofobia quando mio marito esce di casa per andare al lavoro mi deve chiamare e restare al telefono finché non arriva al lavoro io sto male mi viene un ansia terribile dovuta alla paura di sentirmi male e qualche volta da ansia ho avuto anche attacchi di panico e sono andata in prontosoccorso. Il tutto nasce da un forte giramento di testa scatenato da una perdita abbondante post parto da quel momento ho il terrore a stare in casa da sola con la mia bambina sono arrivata al punto di portarmi ovunque il telefono con il numero dei soccorsi in modo che se capita qualcosa io posso chiamare aiuto oppure prepararmi le cose prima che mio marito esca di casa in modo che poi non devo andare in giro per casa, ho scritto anche un biglietto con i miei dati e i numeri di telefono per avvisare mio marito nel caso io non riuscissi oppure sedermi sul balconcino a guardare se i vicini sono a casa per chiedere aiuto a loro o a qualche passante. Ormai vado avanti cosí da quasi 3 mesi io sto bene solo se sono in mezzo ad altre persone o se vicino ho mio marito. spero di trovare un rimedio per uscirne presto è davvero debilitante stare cosí e ho paura che prima o poi mio marito si stanca di me
Laura il 24/06/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Gentile Signora, le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter affrontare e risolvere il problema. L'EMDR, in quanto tecnica per il trattamento di traumi, ansia, stress e fibie, dà ottimi risultati. Mi contatti pure al 349 2862006. Buona giornata
Io ho 14 anni , d estate riesco a stare da sola a casa Nonostante io abbia paura per poche ore ma poi quando rinizia la scuola sembra quasi che tutti i miei progressi svaniscano e devo riprovarci la prossima estate . Per quest estate non ci sono ancora riuscita ma spero di si anche se ormai è troppo tardi per riuscirci . Solo ora ho scoperto che era una paura in realtà pensavo fosse solo una paranoia e che mi sarebbe passata da sola . Leggendo ho scoperto di aver vissuto già 3 traumi d infanzia . Io non voglio andare dalla psicologa
Vv Mm il 06/08/2020
buongiorno
ho perso mia mamma durante il covid, e mi sono separata circa 3 anni fa...ho paura di restare sola non solo in senso fisico ma anche psicologico e quindi di essere la "sfigata"
ccm il 09/09/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, capita spesso di avere delle difficoltà a stare da soli in seguito a una separazione o a un lutto. Si tratta di eventi ad alto impatto emotivo che stravolgono la quotidianità e che richiedono tempo e pazienza per l'elaborazione e l'adattamento. Se, tuttavia, i suoi problemi dovessero essere fortemente invalidanti per lei o persistere nel tempo, la invito a consultare uno psicoterapeuta per approfondire. Resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza di persona. Può contattarmi al 349/2862006
ho 27 anni, soffro di ansia generalizzata,da 9 anni, sono in cura, sono andata a convivere la mattina deve restare sola perchè lavoro da casa, e mi viene un ansia fortissima faccio fatica a gestirla,ho sicuramente vissuto un abband. e stare sola anche nell'uscire , sopratutto dal post look down è difficilissimo.
consigli?
laura il 08/11/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Salve, leggo che sei già in cura, anche se non dici da chi e da quanto tempo.
Il consiglio, qualora avessi iniziato da poco un percorso psicoterapeutico, è di avere pazienza perché occorre tempo e impegno, tanto più che la situazione risulta complicata ed aggravata dal periodo di emergenza sanitaria.
Nel caso, invece, non lo avessi ancora fatto e la tua cura consistesse solo nel prendere dei farmaci, ti consiglio di intraprendere un trattamento psicoterapeutico per affrontare il problema.
Resto a tua disposizione per eventuali consulenze a distanza su Skype.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Salve,
Sono in procinto di trasferirmi all'estero e il mio futuro marito sta fuori casa 9 ore al giorno o più. Questa cosa mi spaventa, io da sola non sono mai riuscita a stare.
Da 5 anni, quando ho dovuto lasciare l'università, abito dai miei ma divido la casa con il mio cane, che purtroppo non può venire con me all'estero per la sua età avanzata.
Non sono mai stata sola in vita mia ma non ricordo nemmeno di eventuali esperienze traumatiche nella mia infanzia. Il mio cane è l unico motivo per cui mi alzo al mattino, non riesco a fare nulla da sola, nemmeno studiare o dedicarmi agli hobby, sono sempre triste e quando posso mi attacco al telefono o tengo la TV accesa per sentire delle voci. In realtà nemmeno il cane mi basta a volte..
A me basta che ci sia qualcuno in casa, per stare tranquilla e riaccendere il motore per fare le mie cose, non necessariamente che stia con me nella stessa stanza.
Sono contenta che il mio fidanzato lavori, che si sia realizzato, ma ho paura di stare chiusa a casa, di non avere nessuno, nemmeno un pet da accudire o da portare fuori per lunghe passeggiate. All estero poi..
Mi sento una bambina capricciosa e mi vergogno parecchio di questo.
Da un lato rivendico la libertà che non ho mai avuto ma dall altro ho paura.
Perché questa paura di restare da sola? Perché dipendo dagli altri? Cosa posso fare?
Vittoria il 05/12/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Salve, per capire meglio la sua paura credo sia necessario che intraprenda um percorso psicoterapeutico.
In ogni modo, spesso, alla base di tale disturbo ci sono difficoltà a essere autonomi e a separarsi da figure che fungono da accudimento.
Nel caso fosse interessata ad approfondire può contattarmi al 349 2862006 per fissare un colloquio, anche su Skype vista la sua imminente partenza. Buona giornata.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Salve dottoressa,
Sono una ragazza di 19 anni; circa un mese fa ho avuto il mio primo attacco di panico durante la notte, è stata la sensazione più brutta della mia vita, mi girava la testa come non mai, avevo le palpitazioni, tremolio, tachicardia, mi sentivo come se stessi per morire. Quella notte i miei familiari hanno chiamato l’ambulanza, dopo vari accertamenti mi hanno rimandata a casa ma da quel giorno la mia vita non è più la stessa.
Ho frequenti attacchi di ansia; mi spiego meglio: spesso ho come la sensazione di battito accelerato, lo sento tantissimo durante la notte da quel giorno e mi gira la testa.
La sensazione si attenua però quando ho qualcuno di fianco che mi trasmette conforto, in quel caso riesco a dormire bene..
So di avere un problema, però non sono in terapia e non prendo alcun tipo di farmaco per l’ansia, però vorrei risolvere questa situazione al più presto per tornare a vivere serenamente come prima, per me e per le persone che mi stanno intorno ma non so da dove iniziare ..
Sara il 30/12/2020
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno cara, per riuscire a risolvere questa situazione è necessario che si curi decidendo di iniziare un percorso psicoterapeutico.
I farmaci, per quanto in alcuni casi essenziali, non sono risolutivi del problema ma possono aiutare ad attenuare i sintomi ansiosi. Sarà necessario, invece, che lavori su stessa per capire le cause del suo malessere.
Resto a disposizione al 349/2862006.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Buonasera, io ho 40 anni e non ho mai avuto alcuna paura di stare da sola, anzi, nepoure mi sono sposata proprio perché amo stare da sola, senonché da quando, 4 notti fa, ho sentito una voce nella notte, ai piedi del mio letto, mi è presa una paura tremenda e sono tornata da mia mamma. Stanotte vorrei tornare a casa ma ho paura che il fenomeno si ripeta e non so come fare per riprendermi la mia vita.
Angelica il 11/04/2021
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, le consiglio di approfondire la situazione con un lavoro psicologico su di sè. Se lo ritiene opportuno, può contattarmi al 349 2862006. Buona giornata
Ho 39 anni, da quando ho avuto 2 attacchi di panico, non riesco a stare a casa da sola di notte. Il mio compagno fa spesso i turni e torna anche alle 3 o 4 di notte, ho paura di stare male. Ho già parlato con una psicologa. Ho stress ed ansia. Cosa posso fare? Mi calmo un po solo se prendo le gocce di diazepan, la camomilla o la melatonina, al risveglio ho forte ansia e preoccupazione che mi accompagna fino all ora di pranzo, poi sto meglio. Alla sera ricomincia tutto. Cosa mi Consiglia?
Elena Zecchi il 19/05/2021
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Salve, credo che debba approfondire i motivi della sua ansia, attacchi di panico compresi, e delle sue paure attraverso un percorso psicoterapeutico. Mi chiami pure al 349 2862006 anche per colloqui su Skype. Buona giornata
Buonasera Dott.ssa,
chiedo come è possibile aiutare in qualità di amica una persona che soffre della pausa di ecofobia ?
Grazie mille.
Angel il 27/05/2021
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buonasera, in qualità di amica si può consigliare alla persona che soffre di ecofobia di affrontare il problema attraverso un percorso psicoterapeutico. Solitamente l'ecofobico evita il più possibile di rimanere a casa da solo costringendo altri a stare con lui. Tale strategia non solo non risolve il problema ma rende la persona sempre meno autonoma e sempre più dipendente dagli altri. L'unico modo per uscire dal problema è, invece, oltre a capirne le cause, affrontare la paura per gradi, meglio se sotto la guida e con il sostegno di un professionista.
Buona serata.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Buongiorno , purtroppo ho capito che ho un grosso problema in fase alterne io ho paura state in casa odio stare in casa , per tamponare prendo trenta gocce di Lexotan ma non mi risolve il problema.
Mi aiuti a capire cosa mi sta succedendo perché e molto doloroso e nessuno mi capisce.
Grazie
Fiorella il 20/06/2021
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, credo che sia impossibile capire cosa le sta succedendo senza conoscerla e senza nessuna indicazione sulla sua storia personale.
Se ha bisogno di aiuto può contattarmi al 349 2862006 per prendere un appuntamento di persona o anche a distanza su piattaforma on line. Mi dispiace non poterle essere d'aiuto maggiormente. Buona giornata.
Dott.ssa Cinzia Cefalo
Ciao, sono Giuseppe ho 41 anni, ho perso mia mamma nel 2020 purtroppo, non ho più i genitori, in più nello stesso anno mi sono separato con un bambino dopo 19 anni di matrimonio, adesso sono in balia di tutto non me l'aspettavo ma non riesco a
vivere solo, provo angoscia attacchi di panico ansia di tutto mi viene da scappare di casa, non so come affrontare questo problema, e diventato un incubo, come se ne esce?
Giuseppe il 28/06/2021
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Ciao Giuseppe, la risposta è sempre la stessa: bisogna intraprendere un percorso psicoterapeutico per risalire alle cause del malessere ed affrontarle.
Se ritieni io possa esserti d'aiuto puoi chiamarmi al 3492862006 per un appuntamento, anche a distanza su piattaforme telematiche.
Buona giornata.
Buongiorno dottoressa, sono una ragazza si 18 sto seguendo un percorso di psicoterapia, a causa d’ansia e attacchi di panico, ma ho molti più episodi di ansia e paura di rimanere da sola, anche in giro, quando ho l’ansia cerco costantemente qualcuno, perché mi manca l’aria. Avendo subito un episodio di iper ventilazione è finita in pronto soccorso con ossigeno, da quel giorno, cerco costantemente qualcuno quando ho l’ansia. A parte ciò, mia madre una sera mi disse che era meglio non rimanere sola a casa perché una giornata intera non m’avrebbe fatta bene, da lì, Insomma, presa dalla forte paura ogni volta che mi ritrovo sola a casa mi sale un ansia incredibile e mi sento male, letteralmente, sono costretta a chiamare una mia mica al cellulare per stare “meglio” ma meglio proprio non va , mi sento debolissima e insomma , soliti sintomi dell’ansia. Ma la paura più grande e di morire in casa a causa dell’iperventilazione. Non ne posso più il percorso lo sto seguendo da un mese, spero di avere più risposte. Grazie mille.
Titta il 02/07/2021
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, continui pure la sua psicoterapia. Un mese è veramente troppo pocoper avere risultati. Qualsiasi percorso psicoterapeutico necessita di tempo ed impegno. Se con il tempo non dovesse funzionare mi contatti pure al 349 2862006. Buona giornata
Salve vivo da tantissimi anni ,credo a questo punto, l'ecofobia.Non soltanto quando soprattutto di notte ma soltanto di notte devo stare solo in casa quando tutto tace e nessuno può venire nel caso in mio soccorso, ma soprattutto quando devo prendere la macchina e guidare da solo in posti che non mi sono familiari quindi quando esco dalla mia confort zone che è la mia città e dintorni ed è una cosa che mi sta lacerando, ha bruciato tantissimi rapporti e mi sta limitando la quotidianità
Marco il 25/09/2021
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Buongiorno, le consiglio di approfondire le cause del suo malessere attraverso un percorso psicoterapeutico. Può contattarmi al 349/2862006 per prendere un appuntamento in presenza a Roma in Via Squarcialupo 3 (Zona Piazza Bologna Fermata Metro B Stazione Tiburtina) o a Guidonia in Via dei Girasoli 63 o a distanza su piattaforme on line (Skype o Livi Connect). Buona giornata
Salve...ho 55 anni e vivo perennemente in uno stato ansioso..credo di averne sempre sofferto fin da bambina...sono cresciuta con i miei genitori iperprotettivi..ho sofferto di attacchi di panico che ho curato con gli antidepressivi ( sono iniziati dopo un ictus di mia madre)...avevo imparato a gestirli e poi un fatto che mi ha devastato mi ha fatto cadere nuovamente nel baratro ( una mattina ho trovato il mio papà morto di infarto dopo appena 4 mesi dal decesso di mamma che dopo il primo ictus ho dovuto accudire a letto x 3 anni)...ora ho il terrore di stare a casa da sola o di andare al lavoro ( ho un negozio))...se non c'è mio marito o i miei figli sono terrorizzata di stare male o di avere attacchi di panico...come uscirne?
Stefy il 22/03/2022
la Dott.ssa Cinzia Cefalo ha risposto al tuo commento:
Salve, come scritto nell'articolo e ampiamente ribadito nelle mie risposte ai molteplici commenti, sarebbe opportuno che lei iniziasse un percorso psicoterapeutico personale. Nel suo caso, in particolare, avendo lei avuto due traumi quali la malattia della mamma e la morte del papà, potrebbe essere utile l'EMDR come terapia che lavora sulla desensibilizzazione ed elaborazione dei ricordi traumatici. Per informazioni ed appuntamento può contattarmi al 349 2862006. Buona serata
Buonasera, mi chiamo Luigi ed ho 57 anni. Ho vissuto tutta l'infanzia e la gioventù a Viterbo. Avevo una madre con problemi psichiatrici seri e sebbene abbia una sorella neuropsichiatra che si è occupata professionalnente di lei, io ci ho vissuto con un padre che adoravo e che fungeva da cuscinetto di questa situazione. Quando se ne è andato io ero ancora all'università ed avevo una ragazza che è poi diventata mia moglie e che è un medico. Dopo la sua morte (d ho avuto gravi episodi di attacchi di panico e pur non essendo molto convinto, mi è stato suggerito di andare in analisi e la cosa è sicuramente stata positiva. Mi sono sposato ed ho avuto una figlia che ora ha 17 anni. Dal 2000 la situazione familiare era molto positiva e non ho più sofferto, perche mi sentivo nella confort zone. Ora sa 4banni sono separato ed uo per motivi di lavoro sembro una pallina impazzita: un anno a londra, poi ad olbia, due anni a napoli ed ora a cosenza che mi sembra davvero lontana dalla mia sardegna dove risiedono la mia ex, mia giglia, mia sorella anch'essa separata. Sto cercando di rifarmi una vita, ma da qualche tempo sono arrivate di nuovo le xrisi che spesso non mi fanno dormire la notte con grandi stati di ansia e paure di sentirmi male ed essere completamente solo. Mi sono di nuovo affidato ad una professionista, ma non è scattata la scintilla. Ora ho difficoltà a gestirenil tutto, pur prendendo le mie immancabili gocce di bach o varie tisane. Ma è davvero difficile conviverci. Ogni sua aiuto è ben accetto. Grazie.
Luigi il 21/05/2022
Clicca qui per inserire un commento