Salve sono una ragazza di 24 anni, da circa 3 anni ho la fobia per gli scarafaggi. Quando viene l'estate la sera non esco più di casa con la paura di vederli, se capita che ne vedo uno inizio a piangere, a tremare e mi sento camminare per tutto il corpo. La notte scorsa ero a casa e sentivo come la presenza che ci fosse uno scarafaggio non stavo tranquilla, prima di addormentarmi ho controllato tutta la camera da letto e quando mi sono resa conto che non c'era niente mi stavo quasi per addormentare ma ho sentito uno strano rumore e mi sono alzata: era uno scarafaggio che camminava vicino il letto, ho iniziato ad urlare svegliando mio marito. Sembravo una pazza non volevo essere toccata, poi siamo andati a dormire a casa dei miei genitori ma durante la notte vedevo tante macchioline nere. Voglio guarire da questa fobia, voglio iniziare a vivere. Come potrei curarmi? Grazie
Cara ragazza di 24 anni, sarebbe interessante capire cosa sia successo tre anni fa, quando ne aveva 21 e non soffriva ancora della fobia in questione. Comunque, il mio suggerimento è quello di cercare di considerare lo scarafaggio sotto una nuova luce. Nel guardarlo, cerchi di scoprirsi sorpresa di notare nuovi sentimenti verso di lui. Si ripeta che è un animaletto simpatico, e che a volte lei stessa gli assomiglia! Proprio così, lo scarafaggio che è dentro di noi ci vuole comunicare qualcosa. Se noi non lo accettiamo, finiamo per rifiutare una importante parte di noi stessi, magari quella istintiva, antica, creativa. Dunque, ben venga lo scarafaggio. Facciamocelo amico e alleiamoci con lui. Sarà proprio uno scarafaggio ad indicarci la via dell'autorealizzazione. Se scappiamo, scappiamo da noi stessi. Auguri
Salve Cristina, la fobia è una paura intensa che nasce nella propria interiorità e che viene spostata e localizzata in un oggetto o in una situazione (paura degli animali, dell'aereo, degli spazi aperti, delle situazioni sociali). Questo meccanismo psichico permette alla persona non solo di reificare la paura in un oggetto o situazione concreta, ma anche di potersene in qualche modo difendere. L'oggetto della fobia assume un carattere simbolico ed ha un significato che, come in un sogno, è possibile comprendere e decifrare. Dalle "Metamorfosi" di Kafka a "Il piccione" di P. Suskind, la letteratura ha descritto in modo efficace, situazioni esistenziali di persone che esprimevano il proprio malessere attraverso un oggetto simbolico. La cura consiste nel percorrere con uno psicoterapeuta da lei scelto, un percorso che le permetta di riconsiderare le sue angosce profonde, esprimere il proprio malessere, gettare uno sguardo sui propri desideri. Buona giornata.
Gentile lettrice, l'esperienza di questa fobia che lei descriveva è a volte invalidante. Arriva a farle avere un'ossessione che rasenta l'esperienza allucinatoria (le "macchioline nere"). Un terapeuta cognitivo comportamentale, con cui potrà instaurare una leale e benefica relazione di apertura emotiva, le permetterà di riscoprire il mondo interno di emozioni e pensieri utile a "ristrutturare" il suo problema. Il problema potrà, con pazienza, risolversi anche nelle prime sedute di terapia, a seconda della sua capacità di mettersi in gioco. Le procedure che le verranno proposte sono semplici e efficaci: si "allenerà" a produrre in se stessa il rilassamento fino a quando sarà in grado di associare l'idea degli scarafaggi a una sensazione di innocuità. Ho molto brevemente descritto ciò che si può aspettare attraverso la "desensibilizzazione sistematica" che viene utilizzata nella fase comportamentale della terapia contemporanea. Se ne occupi presto perchè la sua età giovane le consentirà di ottenere risultati eccezionali per la sua libertà esistenziale. I migliori saluti