Ciao Federica,
quello che descrivi, se diagnosticato come fobia, comporta un aumento nel tempo della sintomatologia perchè chi ne soffre tende sistematicamente ad evitare tutte le situazioni che possono innescare il problema, quindi nel tuo caso tutti i contesti di relazione con gli altri, fonti di imbarazzo. Questo evitamento continuo non fa altro che rinforzare ed amplificare la difficoltà con cui avrai a che fare la volta immediatamente successiva. Paradossalmente dover lavorare per avere uno stipendio ti mette in una condizione, seppur difficile, di non evitamento del problema e quindi anche se con fatica continui ad andare a lavoro.
Ovviamente sarebbe necessario ed efficace un percorso di psicoterapia che ti insegni a migliorare il tuo modo di gestire le emozioni e che favorisca gradualmente,non un evitamento, ma un esposizione a queste situazioni, che possono sicuramente essere affrontate nel modo giusto grazie all'aiuto di un professionista che ti segua. La psicoterapia d'elezione per il trattamento di fobie ed in generale di disturbi d'ansia è quella cognitivo-comportamentale, anche di durata relativamente breve.
In assenza di una psicoterapia, ma con tutte le difficoltà del caso dovute al doverci provare da sola, sento di consigliarti di dare importanza e notare tutte le volte che eviti delle situazioni, perchè il sollievo momentaneo che senti è solo la punta dell'iceberg più profondo che renderà quella situazione ancora più difficile le volte successive. Se volta dopo volta invece entri nell'ottica di doverci provare, nonostante questo imbarazzo, e con gradualità, allo stesso modo potresti nel tempo abituarti a stare in quella situazione e quindi vedere anche dei miglioramenti. Ma ripeto questo è un consiglio che sarebbe molto più efficace se tu avessi la possibilità di farti seguire in un percorso.
Se hai ancora bisogno di scrivermi, sarò lieto di aiutarti.