Ho 36 anni e da sempre soffro di claustrofobia

CATERINA

Buongiorno, ho 36 anni e da sempre soffro di claustrofobia, patisco infatti le situazioni in cui i luoghi sono chiusi quali ascensore, aerei (mai preso) gallerie bagni pubblici dove è necessario chiudere a chiave. Il mio problema è come poter certificare ciò al mio datore di lavoro. Non so a chi rivolgermi per poter avere un riscontro medico ufficiale da consegnare a seguito di un imminente trasferimento a piani alti e in una sede con finestre chiuse ( non apribili). Grazie

8 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Caterina,

una certificazione come da lei richiesta la può rilasciare in seguito ad una visita diagnostica un qualsiasi libero professionista psicoterapeuta iscritto all'albo. Tuttavia, se ciò è finalizzato (come mi sembra di dedurre dalla sua domanda) ad evitarle un trasferimento in un luogo di lavoro a lei non congeniale penso debba rivolgersi al suo medico della mutua (come quando è "in malattia") e non è detto che possa essere comunque evitato... Resta il fatto che la patologia di cui lei soffre andrebbe risolta proprio per restituirle una qualità di vita migliore e una normale libertà di movimento, lavoro incluso.

Resto a sua disposizione per eventuali necessità.

Buongiorno Caterina,

lei chiede un riscontro medico ufficiale che attesti il suo problema riguardante la claustrofobia.

Sicuramente saprà che ogni certificato ha un suo costo. Ma prima di parlare di questo, dobbiamo valutare insieme la situazione e quindi è necessario incontrarsi in studio e confermare questa sua diagnosi. La pregherei quindi di prendere appuntamento. Le lascio i miei riferimenti telefonici e le invio cordiali saluti.

Dott. Giancarlo Gramaglia

Dott. Giancarlo Gramaglia

Torino

Il Dott. Giancarlo Gramaglia offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Caterina. Deve essere molto difficile per lei affrontare le giornate lavorative. Le consiglio di intraprendere un percorso di Psicoterapia per risolvere i suoi problemi. La terapia cognitivo comportamentale potrebbe essere molto utile a gestire le sue problematiche.

Penso che la soluzione al suo problema non è un trasferimento, anche se al momento per lei è l'unica soluzione, ma affrontare le sue difficoltà per cercare di sentirsi libera di vivere la sua vita senza troppi condizionamenti.

Si prenda cura di lei.
Un caro saluto

Gentile Caterina

per certificare il suo disturbo deve rivolgersi ad un medico legale. Può chiedere al suo medico di base come fare.

Saluti

Salve Caterina, Le certificazioni su disturbi d'ansia o in generale patologie psichiatriche possono essere fatte da medici di base,psichiatri o psicoterapeuti a seguito di una valutazione psicodiagnostica. Trattandosi tuttavia di un disturbo d'ansia, un trattamento psicoterapico potrebbe aiutarla a superare il problema e vivere con più serenità questo cambiamento lavorativo. Saluti e buona giornata.

Dott.ssa Camilla Marzocchi

Dott.ssa Camilla Marzocchi

Bologna

La Dott.ssa Camilla Marzocchi offre supporto psicologico anche online

Gentilissima, in seguito a una valutazione psicodiagnostica eseguita da psicologo psicoterapeuta o a un esame psichiatrico è possibile richiedere una relazione clinica (diversa è la situazione di una valutazione in ambito peritale). Da quanto scrive emerge però un bisogno di riconoscimento del suo disagio, che come ogni disturbo si radica perché crea il circolo vizioso dei vantaggi secondari...come un gatto che si morde la coda. Potrebbe esserle utile comprendere meglio l'origine del suo disagio e provare a superare quanto la tiene intrappolata nel limbo. Utili possono essere tecniche come l'EMDR, il training autogeno, la mindfulness...per accettare la sua claustrofobia...e se pensa alla claustrofobia come a un tronco d'albero...accettare vuol dire superare l'ostacolo. Resto a disposizione per un eventuale colloquio. Cordiali saluti. 

Salve può rivolgersi al Centro di Salute Mentale della sua città dove rilasciano certificati per patologie psicologiche invalidanti le attività della vita quotidiana, e lavorativa come nel suo caso, chiami e chieda se possono farle una certificazione di questo tipo, anche se per la claustrofobia è un pò complicato, data la peculiarità del problema e rarità della richiesta. Lei ne parli con i colleghi che lavorano presso il CSM e poi in base alla risposta che le danno agirà di conseguenza. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Buongiorno Caterina,

per quanto riguarda la sua richiesta di poter certificare ufficialmente il suo disagio, le consiglio come altri colleghi di rivolgersi al Centro di Salute Mentale (CSM) presente sul territorio.

Inoltre, proprio perché "da sempre" convive con questa difficoltà, le consiglio di valutare la possibilità di un percorso psicoterapeutico ad orientamento cognitivo, volto a comprendere il significato della sintomatologia all’ interno del suo cammino di vita fino ad oggi. Non soltanto quindi certificare il disagio ma conoscerlo per provare a superarlo.

Restando a disposizione,

Porgo cordiali saluti.