Gentili dottori,
vorrei chiedere un consulto relativamente ad un problema che mi tormenta da tanto tempo, ossia la paura esagerata e immotivata (almeno apparentemente) di stare in casa da sola, specialmente la notte.
Ho 31 anni e, già un anno, a seguito della fine di una lunga relazione, sono tornata a vivere insieme alla mia famiglia.
Ogni volta che la mia famiglia si allontana da casa per trascorrere qualche week end fuori città inizio a vivere nell'angoscia più totale. Non appena torno a casa dal lavoro, immersa nel silenzio, iniziano le crisi di pianto, accompagnate da un forte senso di solitudine, che neanche le uscite con gli amici riescono a colmare. Per non parlare del momento in cui devo andare a dormire. MI ritrovo a chiudere la porta della camera a chiave per sentirmi più protetta e a trascorrere la notte in bianco. La cosa paradossale è non ho alcun problema nello stare da sola quando mi trovo in luoghi diversi dalla mia casa. Mi è capitato di frequente, e mi capita tuttora, di dovermi allontanare da casa per via di corsi o trasferte lavorative e di alloggiare totalmente da sola per giorni o, addirittura, settimane.
E possibile superare definitivamente il problema?
Gentile Elli, quando dice che il problema la tormenta "da tanto tempo" si riferisce all'ultimo anno (da quando è tornata a vivere in famiglia) oppure le succedeva anche in passato?
Per comprendere meglio la sua situazione occorrerebbe indagare a fondo diversi aspetti della sua vita, dal rapporto con i suoi familiari, al modo in cui ha vissuto la fine della relazione ed il conseguente rientro nella casa dei genitori, dal significato che hanno per lei la "solitudine" e il "silenzio" alle strategie (oltre a quelle descritte) che ha eventualmente messo in atto, fino ad oggi, per far fronte alla sua difficoltà.
Le consiglio di cercare uno spazio per sè, in cui essere aiutata a comprendere le sue emozioni e a dar loro un senso, in modo da poterle affrontare in modo più funzionale e, auspicabilmente, ritrovare un completo benessere.
Se desidera approfondire può riscriverci e, se è di Milano, non esiti a contattarmi. Un saluto
Cara Elli,
Se potessi porle delle domande, la prima sarebbe questa: la paura della solitudine e della notte la provava anche quando viveva col suo ex o è iniziata al suo rientro in famiglia?
Altra domanda: come ha vissuto la fine di quella relazione ? Che cosa è accaduto? Come si è sentita?
C’è forse un vissuto di fallimento e di lutto per la perdita della sua vita precedente?
Il rientro in famiglia sembra avere attivato un vissuto di regressione e di dipendenza, come se avesse perduto la sua identità di donna adulta e si vivesse come una piccola bambina che si sente abbandonata e indifesa se viene lasciata sola in casa.
Quando invece si allontana da casa per motivi di lavoro, paradossalmente, non ci sono più le stesse paure e si riappropria della sua identità adulta.
Mi sembra opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a comprendere e a superare questa difficile situazione.
Le invio i più cari saluti
Ferrara
La Dott.ssa Maria Gurioli offre supporto psicologico anche online