Soffro di fobia sociale ... cosa posso fare?

Gen.ssima Lili,

non mi dici nulla sulla tua “fobia sociale” se non il fatto di tremare mentre firmi in pubblico.. però se pensi di avere un grave problema d’ansia che finora pensi di non aver curato abbastanza  e, dal momento che l’ansia va spesso a braccetto con la depressione (mi dici di sentirti “triste” “infelice” e  “arrabbiata”) penso tu debba far in modo di rivolgerti a specialisti che ti diano devi veri e propri farmaci in modo di aiutare il tuo sistema nervoso e ad essere più lucida  e collaborante durante la terapia psicoanalitica oppure potresti provare a rivolgerti anche a uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, l’importante è aver creato un’alleanza con il proprio medico specialista. Tu l’hai creata? ;) Un caro saluto.

Gentile signora,  25 anni di psicoanalisi e 2 di psicodramma sono un’enormità,  soprattutto a fronte di così scarsi risultati. Ha mai provato a cambiare indirizzo terapeutico?

Esistono le Terapie Brevi che sono velocissime al confronto e molto efficaci.  I disturbi d’ansia in particolare rispondono molto bene alla Strategica  Breve. Le consiglio pertanto di consultare quanto prima uno psicoterapeuta di diverso indirizzo; consideri anche che molti psicoanalisti rifiutano l’idea che la psicoanalisi sia una psicoterapia e ciò dice, più di molte parole, quanto questa disciplina non sia probabilmente la più idonea se si vogliono perseguire obiettivi terapeutici ben individuati. Cordiali saluti.Gentile signora,

 25 anni di psicoanalisi e 2 di psicodramma sono un’enormità,  soprattutto a fronte di così scarsi risultati. Ha mai provato a cambiare indirizzo terapeutico?

Esistono le Terapie Brevi che sono velocissime al confronto e molto efficaci.  I disturbi d’ansia in particolare rispondono molto bene alla Strategica  Breve. Le consiglio pertanto di consultare quanto prima uno psicoterapeuta di diverso indirizzo; consideri anche che molti psicoanalisti rifiutano l’idea che la psicoanalisi sia una psicoterapia e ciò dice, più di molte parole, quanto questa disciplina non sia probabilmente la più idonea se si vogliono perseguire obiettivi terapeutici ben individuati. Cordiali saluti.

Salve Lilli,

ha mai pensato che forse la responsabilità non è sempre tutta la sua? perchè a volte nell'assumerci tutte le responsabilità ci arrabbiamo con noi stessi quale unico ostacolo alla risoluzione di problemi e questo ci porta anche a deprimerci..ma non è sempre così: le responsabilità vanno distribuite a tutti i componenti di quella "data" relazione in quel "dato" contesto ed anche per quel "dato" problema....forse potrebbe provare a cambiare professionista, nulla togliendo a colui che la segue, probabilmente qualcun altro potrebbe meglio aiutarla a risolvere il suo problema.

cordiali saluti

Gent.ma, considerando le terapie intraprese precedentemente senza ottenere alcuni benefici,  il consiglio potrebbe essere quello di tentare con una terapia di tipo cognitivo comportamentale che si è dimostrata particolarmente efficace  per il disturbo da lei lamentato. Le suggerisco infine di non perdere fiducia e motivazione nel cercare di fronteggiare la problematica da lei riportata.

Cordiali saluti,

buon pomeriggio

gentile signora

credoo che non sia un errore è comunque è un percorsoimportante per lei,  forse ha bisogno di un terapeuta che la segue in concomitanza allo psichiatra, deve lavorare con la sua autostima, provi ha scrivere quello che sente, l'aiutera  a stare meglio...ma cerchi un terapeuta si prenda cura di se...