Se Internet rappresenta una finestra sul mondo, perché consente e favorisce ogni tipo di comunicazione e di conoscenza, in analoga misura, crea uomini sempre più inseriti nel proprio microcosmo, o che si relazionano sempre più in una realtà virtuale.
A ciò bisogna aggiungere l'utilizzo dei giochi praticato da qualsiasi soggetto giovane o meno giovane. Con questa comunicazione i rapporti umani sono sempre più ridotti e carenti e si preferisce dialogare attraverso un computer o smartphone. É avvilente vedere che in un bar, in un ristorante o in spiaggia, il tempo trascorso é legato prevalentemente ad un continuo dialogare virtuale, trascurando la persona con cui si sta fisicamente in quel momento.
Dove finiremo tra 20 anni se continueremo così?
La risposta é semplice e non necessita di una sfera di cristallo, ma la nostra fine sarà quella di non sapere più neanche il nome del nostro vicino di casa - cosa che già comincia ad accadere - ma di sapere chi abita a Beverly Hills 45, più precisamente chi dice di abitare lì - essendo comunque una comunicazione virtuale. Con queste premesse le nevrosi aumenteranno vertiginosamente e nel nuovo DSM ci sarà la patologia specificata come: Nevrosi da mezzo informatico.
Dr.ssa Maura Livoli
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento