Autoipnosi → Benessere Psicologico

L’utilizzo dell’ipnosi viene solitamente inteso nelle sue applicazioni cliniche in quanto una forma di terapia breve, e normalmente viene associata alla terapia che utilizza l’ipnosi al fine di aiutare il paziente a superare i suoi problemi.

In realtà questa tecnica, risulta rapida ed efficace anche nel campo del benessere psicologico.

Le applicazioni dell’ipnosi nel campo del benessere psicologico e dello sviluppo personale hanno una vasta applicazione:

  • sviluppare l’autostima;
  • gestire lo stress;
  • gestire meglio il tempo;
  • migliorare la comunicazione interna (con se stessi) ed esterna (con gli altri) imparando ad essere maggiormente incisivi e a creare un clima relazionale migliore;
  • vivere lontani dall’ansia.



PERCHÉ L’IPNOSI?


Come ho scritto già in altri articoli l’ipnosi non è altro che uno stato modificato di coscienza, un’esperienza comune a tutti gli esseri umani (Haley, 1978).

Hai mai fatto l’esperienza di guidare l’auto ed essere sospeso nei tuoi pensieri?

Nonostante ciò non dormivi ma eri attento, sei arrivato a destinazione non essendo consapevole di tutta la strada percorsa, la tua attenzione era rivolta all’interno di te mentre la tua parte consapevole si occupava di farti cambiare le marce e seguire la strada giusta.

Oppure, sei stato al cinema e hai visto un film particolarmente emozionante?

Hai riso o ti sei commosso vivendo quello che accadeva al personaggio come se tu stesso lo stessi vivendo in prima persona?

Molti pensano che l’ipnosi sia qualcosa di oscuro o astruso mentre invece come vedi è qualcosa che proviamo quotidianamente.

Sapendo che tutti noi siamo predisposti ad entrare ed uscire da stati modificati di coscienza (trance), come possiamo utilizzare questa nostra caratteristica per migliorare noi stessi?


BENESSERE PSICOLOGICO ED AUTOIPNOSI


Che accada a tutti noi di entrare ed uscire da stati di coscienza modificati non è un presupposto sufficiente a migliorarci, bisogna anche sapere come utilizzare questi stati per accedere alle nostre risorse.

Molto spesso infatti non saper come riconoscere ed utilizzare questi stati modificati di coscienza può essere dannoso per il nostro benessere.


AUTO IPNOSI NEGATIVA


Un esempio molto comune riguarda l’ansia.

Molto spesso le persone vivono intere giornate in preda a stati d’ansia che in buona parte creano ipnoticamente da soli.

Iniziano a pensare ad un impegno o ad un appuntamento che avranno nel pomeriggio e sistematicamente generano immagini, parole e sensazioni che li portano in uno stato di coscienza modificato.


UN ESEMPIO PRATICO


Il mio primo esame universitario l’ho preparato con un amico, Paolo.

Ci trovavamo a studiare in biblioteca per preparare l’esame di biologia e la nostra preparazione era pressoché identica. In treno ci siamo messi a ripassare ma Paolo ha iniziato inconsapevolmente ad utilizzare una forma di autoipnosi negativa.

Ha iniziato a vedersi all’esame impreparato, nella sua immaginazione il professore gli chiedeva qualcosa che lui non sapeva, e lui a quel punto iniziava ad andare in ansia, un ansia così forte da mescolare i suoi pensieri e mandarlo in confusione e non riuscire a rispondere.

All’esame mi ricordo ancora la domanda del professore, i mitocondri, lui la sapeva perché l’abbiamo ripassata proprio qualche ora prima in treno ma come aveva programmato inconsapevolmente nella sua testa è andato in confusione tanto da non riuscire nemmeno a ricordarsi di sapere la risposta.

Ha creato una trance ipnotica negativa.


AUTOIPNOSI POSITIVA


Chiaramente l’autoipnosi può essere utilizzata non solo come limitazione (autoipnosi negativa) ma anche per accedere alle nostre risorse inconsce (autoipnosi positiva).

Questo accade ogni qualvolta utilizziamo le immagini, le parole e le sensazioni per agire con maggior fiducia nel mondo esterno.

Un‘ esempio comune a molti è quello che accade quando valutiamo di essere molto competenti in qualcosa che facciamo bene e ci piace.

In questo caso le immagini interne che creiamo nella nostra mente ci fanno vedere sicuri e fiduciosi nello svolgere quell’attività, automaticamente ci diciamo che possiamo farcela ed agiamo muovendoci con la sensazione di sentirci sicuri di noi stessi.


UN ESERCIZIO PER AUMENTARE IL PROPRIO BENESSERE CON L’AUTOIPNOSI


Quando si parla di autoipnosi solitamente le persone credono di dover fare chissà quali complicate procedure per accedere ad uno stato di autoipnosi, alcuni credono addirittura di non poter entrare in autoipnosi.

In realtà basta osservarsi con maggior attenzione.

Per imparare ad accrescere il proprio benessere il primo passo è proprio quello di iniziare a riconoscere quelle immagini che creiamo automaticamente quando ci sentiamo sicuri; cosa vediamo di noi, quali attività visualizziamo spontaneamente, come ci vediamo mentre ci muoviamo fiduciosi nelle relazioni con gli altri.

Successivamente imparare ad ascoltare quello che spontaneamente ci diciamo quando ci sentiamo sicuri e pieni di fiducia in noi stessi, le parole e l’enfasi che mettiamo nel ripetercele dentro la nostra testa.

In ultimo possiamo prestare attenzione alle nostre sensazioni; quali segnali ci invia il nostro corpo sotto forma di sensazioni quando siamo sicuri e proviamo fiducia in noi stessi, com’è la nostra postura, come si muove il nostro corpo quando ci muoviamo sicuri nel mondo.


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