Intraprendere un percorso psicologico in età avanzata? Si e perché!
Negli ultimi decenni si è diffuso il concetto di psicoterapia in età avanzata come strumento per migliorare la qualità della vita degli “over 60”.
E’ opinione comune ormai che sia possibile alleviare e ridurre i sintomi tipici di questa fase di vita, quali: instabilità emotiva, insoddisfazione per la propria condizione di vita, depressione, incertezza per il futuro, preoccupazione per il proprio stato di salute, restringimento degli interessi.
Vissuti di perdita e di solitudine accentuano la percezione di tale sintomatologia e favoriscono l’assunzione di posizione rigide. Le persone anziane vivono la loro condizione come immutabile, non hanno aspettative per il futuro e spesso non chiedono aiuto.
Io propongo un percorso di psicoterapia in età avanzata, che si pone 3 obiettivi principali:
1-La rielaborazione emotiva della propria vita e la scoperta di nuovi significati
2-Intervento sui sintomi psicologici piu invalidanti.
3-La costruzione di nuovi modi di vedere il mondo e le persone attraverso strumenti e risorse nuove.
Le persone anziane amano parlare di loro e della loro storia, per la necessità di conservare una propria memoria personale, e per una maggiore centratura su sé stessi e sulle proprie esigenze. Partire dal racconto autobiografico consente di porre le basi per una buona alleanza terapeutica e apertura nei confronti del terapeuta, per ritessere insieme la trama emotiva della propria storia rielaborando le proprie esperienze e trovando nuovi significati.
Agire sui sintomi più invalidanti che interferiscono sul funzionamento psicologico e sociale dell’anziano rappresenta un punto fondamentale della terapia. Occorre innazitutto intervenire e destrutturare le convinzioni e gli schemi che sostengono tali sintomi, per poi procedere con l’elaborazione psicologica delle emozioni collegate a tali convinzioni.
Nell’ultima fase del percorso psicologico si cerca di favorire il passaggio da vecchi schemi e convinzioni mentali a nuovi atteggiamenti, per individuare nuove risorse familiari e sociali che consentano di esprimere sé stessi e trovare nuove opportunità di benessere.
Non esiste un limite d’età per desiderare di essere felici.
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