Carissima,
sicuramente qualche piccolo "trucco" per cercare di vivere più tranquillamente può esserci, ma sono indicazioni molto generiche (sana alimentazione, sport, sonno regolare, stare a contatto con la natura, relazioni sociali che ci facciano star bene...): partendo da questi spunti, poi sta ad ognuno di noi trovare il "miglior modo possibile"per noi stessi, che sicuramente è suscettibile di variazioni nel luogo e nel tempo.
E' una bella sfida, senz'altro, ma che vale la pena affrontare, esplorando le nostre motivazioni intrinseche e i nostri desideri più autentici...
Questa situazione di isolamento sicuramente ci ha permesso di avere tanto (forse anche troppo) tempo per pensare, quindi ci ha messo a stretto contatto con il nostro sentire più profondo, alla quale forse non siamo così abituati...
Condivido con piacere questa citazione di un noto psicoanalista statunitense di nome James Hillman, che offre importanti spunti di riflessione:
"La cosa più importante è che la depressione è un'affezione endemica collettiva e noi la sentiamo e pensiamo che sia soltanto dentro il nostro cervello. "Nella… mia famiglia, nel mio matrimonio, nel mio lavoro, nella mia economia"… Abbiamo portato tutto questo dentro un "me". Invece, se c'è un Anima Mundi, se c'è un'Anima del Mondo – e noi facciamo parte dell'Anima del Mondo – allora ciò che accade nell'Anima esterna accade anche a me, e io avverto l'estinzione delle piante, degli animali, delle culture, dei linguaggi, dei costumi, dei mestieri, delle storie… Stanno tutti scomparendo. Per forza la mia Anima prova un sentimento di perdita, di solitudine, di isolamento, di lutto, e di nostalgia, e di tristezza: è il riflesso in me di una condizione di fatto. E se non mi sento depresso allora sì che sono pazzo! Questa è la vera malattia! Sarei completamente escluso dalla realtà di quello che sta succedendo nel Mondo, la distruzione ecologica.“
— James Hillman Realtà, Anima, Sul matrimonio, Sulla famiglia
Un caro saluto.