Buongiorno, scrivo in merito a quanto mi sta accadendo a lavoro.
Sono apprendista in un negozio, anche se l'azienda mi aveva dato il compito di ''referente'' del negozio (senza cambio di contratto, ma con l'illusione che potesse accadere), dopo il licenziamento della responsabile e a discapito dell'altra mia collega, con qualifica più alta di me e più anni di esperienza.
La motivazione è stata, a dire dell'azienda, il mio carattere più intraprendente. Ho cercato, ovviamente, di dare il meglio di me, con poco aiuto da parte dell'azienda e con i mezzi che avevo a disposizione.
Dopo neanche un anno, il negozio viene ceduto (franchising) e la nuova titolare, per via del mio contratto, ha deciso di non tenermi come referente, chiedendosi ''come mai hanno scelto te e non lei?'', al che io ho risposto, anche se con rabbia che la mia collega non voleva responsabilità (non me lo sono inventato, me lo ha confessato lei stessa e ribadito più volte) e che a parer mio è poco organizzata.
Ho sbagliato, lo so, ma la nuova titolare ha chiesto una riunione/processo, dicendo che io avevo parlato male, e mettendomi in cattiva luce nei confronti delle mie colleghe!
Preciso che avevo detto più volte alla mia collega che era disorganizzata e disordinata, anzi quando ero referente mi arrabbiavo anche per questo.
Ora la mia domanda è, si è comportata bene la titolare nei miei confronti?
Non dovrebbe essere lei a occuparsi del benessere fisico e psicologico nell'ambiente di lavoro?
Adesso lavorare è diventato uno stress, e arrivo a casa con le lacrime agli occhi quasi ogni giorno!
Inoltre, qualsiasi cosa succede, ora le mie colleghe danno la colpa a me... cosa devo fare?