Salve, mia mamma ha avuto un ictus emorragico circa 12 anni addietro e per fortuna oggi è ancora in vita. E' emiplegica a destra e afasica . Nel tempo pero' tramite una forte e continua riabilitazione ha recuperato tanto. Non ha più turbe comportamentali come i primi tempi, mangia da sola, riesce a farsi la doccia in piedi e cammina sotto braccio. Tutto sommato sta benino. Ha 80 anni e la sua terapia fino a un anno fa era di quattro quietapine da 0.25 al giorno. Una al mattino, una a pranzo e due alla sera. Da un anno ad oggi però le sono venute le allucinazioni a colazione a pranzo e a cena. Inizia a vedere cose nere nel cibo e anche nell'acqua e a volte e' una guerra. Lei ha sempre mangiato di tutto e anche abbondantemente. Il neurologo le ha prescritto serenase gocce 2 mg, mattina e pom e tutto è ritornato come prima come per magia. Il problema però e' che le 5 gocce iniziali due volte al dì, hanno cominciato a perdere efficacia circa ogni mese e mezzo e di volta in volta sono state aumentate fino a raggiungere le 10 gocce mattutine prima del pranzo e le 10 gocce pomeridiane prima della cena. Tutto risolto, niente più allucinazioni nuovamente come per magia quando con cadenza quasi mensile, ricompaiono le allucinazioni improvvisamente. Mi chiedo e soprattutto vi chiedo, per quanto tempo dovrò aumentare ancora il serenase prima di eliminare totalmente le allucinazioni? Puo' far male? Lei è monitorata costantemente con misurazione pressione e quant'altro e non ha particolari problemi. E' buona e non fa nulla. Fa anche la fisioterapia tre volte la settimana. Tutto ha avuto inizio circa due anni addietro con la sospensione del deniban e del depakin. La sua terapia attuale è ripeto, 4 quietapine da 0,25 al giorno e 20 gocce di serenase divise mattina e pomeriggio. Grazie anticipatamente di vero cuore per la risposta