Mio figlio dell'età di 3 anni, premetto non gioca mai con alcun telefono e i cartoni li vede solo quando stiamo a tavola per i pasti. Quando siamo in auto e gli parlo, oppure quando gioca con dei bambini, alle volte si estranea e ripete dei dialoghi, balli e mosse come per ripetere le gesta di un cartone animato (BING). Anche la maestra al suo terzo giorno del primo anno di materna, dopo il primo anno di nido, ha detto che si estranea. Che devo fare?
Buongiorno Gentile Signora,
premesso che sono uno psicologo psicoterapeuta, che lavora in fascia giovani adulti, ma che allo stesso tempo ha progettato e realizzato un Centro Gioco per bambini nel Comune in cui vivo, credo che le cause che possano interessare suo figlio siano verosimilmente sia psicologiche che organiche, in questi casi si procede per anamnesi, sottraendo le varie cause possibili, fino a giungere alla corretta diagnosi,
processo talvolta fastidioso per i piccoli e anche per gli adulti, necessario però ad inquadrare bene la situazione, l'iperattività che oggi giorno riguarda molti bambini e giovani ha come sintomi, la distraibilità e l'irrequietezza che la caratterizzano, il ripetere le parole può essere un gioco che svolge, così come un aspetto compulsivo, da valutare.
Esistono test e professionisti capaci di farlo, inizierei con un colloquio con un neuropsichiatra infantile e proseguirei poi con psicologi dell'età infantile.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Firenze
Gentile Alessandro,
ha notato in che altre occasioni si isola? A volte può accadere in situazioni di stress, per esempio. Ha notato altri comportamenti "strani"?
Io le consiglio di osservare molto suo figlio in situazioni di gioco. Se questi comportamenti persistono e diventano più diffusi in altri ambiti della quotidianità, le consiglio di chiedere un consulto ad un neuropsichiatra infantile presso l'ASL di competenza.
Per qualsiasi altro dubbio, mi può contattare.
Grazie
Roma
La Dott.ssa Martina Massacci offre supporto psicologico anche online
Gentile mamma,
comprendo la sua preoccupazione e penso che far vedere il bimbo a uno psicologo dell'età evolutiva le potrebbe essere di aiuto. Chiaramente prima di vedere il bimbo ritengo che il collega prescelto abbia necessità di conoscere la situazione della coppia genitoriale e di tutta la famiglia.
Io mi sono sempre occupata di età evolutiva anche nei servizi pubblici della Sanità fino a novembre scorso, può rivolgersi a me, se decide di fare questo passo, quanto mai opportuno per la salute psicologica del bimbo.
Nel caso mi chiami e valuteremo insieme come procedere, cordiali saluti
dott.ssa Michelina Lunetta
Roma
La Dott.ssa Michelina Lunetta offre supporto psicologico anche online
Gentile signora, i bambini intorno all'età di suo figlio amano giocare ad imitare i loro personaggi preferiti. Cartoni o pupazzi prendono vita nel gioco simbolico, e il suo bambino nel far finta di essere bing si sente di poter padroneggiare un ruolo come quel personaggio. I bambini tuttavia nel gioco simbolico hanno ben presente la differenza tra fantasia e realtà. Il giocare "al far finta" è una tappa importante di evoluzione del bambino, permette di sviluppare la fantasia, l'immaginazione e il pensiero e spesso i bambini nel fare questo giocano in solitaria estraniandosi da tutto il resto. Nel caso del suo bambino, questo modo di allontanarsi dal contesto scolastico notato anche dall'insegnante potrebbe essere il risultato di questa fase di sviluppo oppure il tentativo di sentirsi più al sicuro in attività a lui familiari ben conosciute. Si tratta di un bambino di 3 anni suppongo abbia iniziato la materna mi chiedo se non sia un ambiente nuovo per suo figlio, si tratta di una nuova scuola? In ogni caso il consiglio è sicuramente di partecipare quanto più possibile al gioco del bambino, ballando imitando o facendo finta di essere quel personaggio tanto amato, questo permetterà a suo figlio di portare con sé altre figure rassicuranti, sia nel gioco che nella realtà quando sarà da solo, in altri contesti oltre la propria casa. Sperando di esserle stata utile le invio un caro saluto.
Dott.ssa Loredana Calò Psicologa-Psicoterapeuta dell'Infanzia e Adolescenza