Come comportarmi?

sabrina

Salve sono la mamma di un bambino che a luglio compira ' 6 anni...in questi giorni la maestra della scuola dell'infanzia mi ha detto che mio figlio, trascorso un determinato tipo di tempo, comincia a distrarsi e a giocherellare...che lo vede indietro rispetto agli altri...le forme le conosce tutte...a copiare copia bene...ma fa le cose di fretta quando colora non e' preciso...ha guardato il modo di impugnare la penna...praticamente ha bisogno di una valutazione...a casa l'unica cosa che ho sbagliato e ' stato l'uso del tablet mi colorava due minuti per ripicca e poi tablet e quindi si mettevano da parte tutte le altre attività '...sono molto amareggiata questa cosa mi sta distruggendo...mio figlio e ' un bambino buono..dolce...rispetta le regole...grazie!

7 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Sabrina nelle cose che scrive non sembrano esserci dei comportamenti che lasciano pensare a dei problemi del bambino. Le maestre oltre ad avere il compito, attraverso le varie attività, di favorire e sostenere lo sviluppo cognitivo, emotivo e psichico dei bambini, iniziano a impegnarli, nell ultimo anno della materna, in "compitini" tipo completare figure geometriche, disegnare e colorare utilizzando la manualità fine, ricopiare letterine e numeri e cosi via. Per i bambini che hanno fin'ora imparato giocando nuove abilità e competenze, non è facile apprendere con nuovi metodi e modalità. Inoltre ogni bambino ha propri tempi e modalità per eseguire i compiti richiesti a questa etá. La distraibilitá, la fretta non sono a questa etá necessariamente legati a problemi psicologici nel bambino. Potete continuare ad osservare il bambino fino alla fine dell' anno insieme alle maestre e valutare, in prima elementare, se vi è necessità di un consulto con un professionista psicologo dell etá evolutiva. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti.

Dott.ssa Giovanna Cappello

Dott.ssa Giovanna Cappello

Roma

La Dott.ssa Giovanna Cappello offre supporto psicologico anche online

Per togliersi ogni dubbio sulla possibilità che suo figlio abbia un deficit dell'attenzione le consiglio di farlo valutare. In questi casi prima si interviene e meglio è.  Non sia comunque troppo preoccupata. Seppure fosse presente questa difficoltà  nell'attenzione sostenuta esistono training e terapie idonee per allenare e migliorare le prestazioni attentive nei bambini. Si affidi ai professionisti e dia amore a suo figlio.

Dott.ssa Cristina Vannacci

Dott.ssa Cristina Vannacci

Roma

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Cara Sabrina,

Non è molto il materiale che fornisce, comunque suggerisco due strade.

La prima è di accertarsi che il bimbo non abbia un disturbo di apprendimento. Si faccia indicare l'iter dalla sua pediatra.

La seconda strada prevede l'eliminazione totale dei dispositivi elettronici almeno fino ai 13 anni. Proprio a Roma avete il più grosso ambulatorio dedicato alla dipendenza infantile e preadolescenziale da computer e similari. I ragazzi con disturbi gravi, arrivati all'osservazione, sono più di diecimila solo nell'area della vostra città.

I dispositivi elettronici danno dipendenza, per il particolare tipo di luce che emanano e per altre caratteristiche. Sono una trappola.

Le informazioni sulla pericolosità di computer, tablet, smartphone sono abbastanza diffuse, è necessario abituarsi a prenderle sul serio.

Non le dirò che suo figlio recupererà facilmente: non sarà possibile se tutta la famiglia non recupererà il tempo per stare insieme, guardarsi negli occhi, parlarsi, camminare, chiedersi come si può trascorrere il tempo usando l'immaginazione. L'immaginazione è quella funzione che aiuta a risolvere i problemi della vita, aiuta a pensare, aiuta a immaginarsi un futuro costruito in AUTONOMIA, con le proprie mani e il proprio intelletto. L'immaginazione è il contrario della DIPENDENZA, quello stato pericoloso in cui non siamo in grado di scegliere cosa sia meglio e che rende i popoli "carne da cannone", come si diceva una volta.

E' inutile arrotolarsi nel senso di colpa. La dipendenza dalle droghe di qualsiasi tipo è un piano ben preciso, che serve a tenere la gente comune schiava, come nel Medioevo. Lei ci è caduta, come migliaia di altri, ma se ne è accorta. Faccia tesoro e agisca. E si ricordi che in mezzo a tanta gente che " dorme" ce n'è altrettanta di risvegliata, in grado di affiancarla e condividere la fatica di crescere i figli in un mondo che vende l'illusione del nirvana facile.

In bocca al lupo.

Carissima Sabrina, non si preoccupi eccessivamente se Le è stata riechiesta una valutazione su un eventuale disagio di attenzione di Suo figlio. Intanto si consigli prima con il pediatra del bambino. Può anche sentire uno/a psicologa di Sua fiducia e ascoltati i loro pareri, decidere il da farsi. In questo deve essere coinvolto anche il papà del bambino. La informo, inoltre,  che le insegnanti ormai stanno molto attente a certi sintomi e io stessa Le dico che alcuni elementi è meglio riscontrarli e valutarli subito che più tardi (magari alla quarta o quinta elementare). Sia fiduciosa perchè in qualsiasi caso è una problematica di facile soluzione. Con i miei migliori auguri Le lascio un mio cordiale saluto. 

Buona sera sig.Sabrina, comprendo il dolore che ha provato nel sentire le parole della maestra, quando dei nostri figli si tocca una parte di noi e di fronte a questo ci sentiamo impotenti ed in colpa per non fare mai abbastanza. Intanto la vorrei tranquillizzare perché credo sia normale alla materna voler giocare, aver difficoltà nello stare seduto, non prestare attenzione per tante ore e non colorare ancora benissimo, non ha ancora sei anni. Presti attenzione alle parole della maestra perchè è fondamentale un dialogo scuola/genitori ma prenda questo come un consiglio su degli aspetti che si possono migliorare insieme. Ha capito che L'uso dell I Pad può limitarlo in determinate aree, cominci da questo,comprandogli degli album e colorandoli insieme. Per fare una valutazione bisogna prendere in considerazione tutti gli aspetti della vita del bambino,non solo quello scolastico. Se la sua preoccupazione persiste mi può contattare per fissare un appuntamento presso il mio studio,prima da sola e se ci dovesse essere bisogno con suo figlio.

Cordiali saluti.

 

Dott.ssa Giulia Marzolo

Dott.ssa Giulia Marzolo

Roma

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Buonasera Silvia,

le indicazioni delle insegnanti vanno considerate come degli indicatori di una difficoltà. Ciò non ne comporta necessariamente una gravità. Un' indagine valutativa andrebbe contemplata nell' immediato. Questo le permetterebbe, qualora ci fosse una reale difficoltà, di affrontare il problema in maniera tempestiva. Oppure, qualora non ci fosse, di tranquillizzarsi.

Cordialmente La saluto

Dott.ssa Stefania Romano

Dott.ssa Stefania Romano

Latina

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Salve Sabrina

non ho capito da dove ci sta scrivendo e quindi di che scuola sta parlando.

Comunque le posso dire che i disturbi dell'apprendimento sono molto diffusi nel nostro tempo, quindi non si deve sentire "fuori da coro" o fortemente colpevolizzata.

Potrebbe trattarsi di una forma di disturbo dell'attenzione, in cui il bambino riesce a stare concentrato per poco tempo e quindi poi lascia o cambia compito.

Faccia tranquillamente la valutazione neuropsicologica e poi pensi di farsi sostenere lei psicologicamente per poter aiutare suo figlio al meglio.

Se vuole mi faccia sapere il risultato. Io opero nella zona di Fiumicino

Buon prosieguo