Cara Sabrina,
Non è molto il materiale che fornisce, comunque suggerisco due strade.
La prima è di accertarsi che il bimbo non abbia un disturbo di apprendimento. Si faccia indicare l'iter dalla sua pediatra.
La seconda strada prevede l'eliminazione totale dei dispositivi elettronici almeno fino ai 13 anni. Proprio a Roma avete il più grosso ambulatorio dedicato alla dipendenza infantile e preadolescenziale da computer e similari. I ragazzi con disturbi gravi, arrivati all'osservazione, sono più di diecimila solo nell'area della vostra città.
I dispositivi elettronici danno dipendenza, per il particolare tipo di luce che emanano e per altre caratteristiche. Sono una trappola.
Le informazioni sulla pericolosità di computer, tablet, smartphone sono abbastanza diffuse, è necessario abituarsi a prenderle sul serio.
Non le dirò che suo figlio recupererà facilmente: non sarà possibile se tutta la famiglia non recupererà il tempo per stare insieme, guardarsi negli occhi, parlarsi, camminare, chiedersi come si può trascorrere il tempo usando l'immaginazione. L'immaginazione è quella funzione che aiuta a risolvere i problemi della vita, aiuta a pensare, aiuta a immaginarsi un futuro costruito in AUTONOMIA, con le proprie mani e il proprio intelletto. L'immaginazione è il contrario della DIPENDENZA, quello stato pericoloso in cui non siamo in grado di scegliere cosa sia meglio e che rende i popoli "carne da cannone", come si diceva una volta.
E' inutile arrotolarsi nel senso di colpa. La dipendenza dalle droghe di qualsiasi tipo è un piano ben preciso, che serve a tenere la gente comune schiava, come nel Medioevo. Lei ci è caduta, come migliaia di altri, ma se ne è accorta. Faccia tesoro e agisca. E si ricordi che in mezzo a tanta gente che " dorme" ce n'è altrettanta di risvegliata, in grado di affiancarla e condividere la fatica di crescere i figli in un mondo che vende l'illusione del nirvana facile.
In bocca al lupo.