Non riesco a dimagrire e questo mi rovina la vita

Daniela

Salve, sono una ragazza di 23 anni e sono sempre stata grassa circa sui 75 kg al max. Dopo le superiori sono ingrassata tantissimo ora ho 92 kg. Vado in palestra, e mi è stata data un dieta da seguire dalla nutrizionista , ma faccio schifo con le diete. Lo ammetto sono dipendente dal cibo , quando ho voglia di qualcosa la mangio. Non so dire di no. La dieta non la seguo anche se vorrei. Se la seguo per un mese non ottengo mai risultati e questo mi butta giù, ma tantissimo e cosi abbandono tutto e ingrasso di più. Ho il metabolismo lentissimo. Il mio peso mi ha rovinato la vita, mi ha sempre bloccata, isolata. Non ho mai avuto un ragazzo, nonostante la mia età e lo trovo imbarazzante, sono ancora vergine e lo sarò per sempre. Ho sempre avuto vergogna di uscire a causa del mio peso e in questo modo non ho mai avuto modo di conoscere qualcuno e avere delle relazioni. Cosa devo fare? Di questo passo rimarrò sola a vita.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Daniela, purtroppo sei entrata in circolo negativo da cui non riesci ad uscire. Cominci una dieta, non la segui, ti butti giù, mangi, ingrassi....

Sarebbe utile associare al percorso con la nutrizionista un percorso terapeutico, ti aiuterebbe a lavorare su alcuni aspetti di te che potrebbero aiutarti a controllare gli impulsi ( come il mangiare disorganizzato), acquisire fiducia in te stessa, lavorare sul rapporto con il tuo corpo, e tanto altro.

Chiedi un consiglio al tuo medico di base, alla nutrizionista, se collabora con qualche terapeuta. Non aspettare.

Resto a disposizione

Dott.ssa Luigia Cannone

Dott.ssa Luigia Cannone

Rimini

La Dott.ssa Luigia Cannone offre supporto psicologico anche online

Buonasera,

Spesso la fame non è fisica ma emotiva e bisogna lavorare su questo aspetto, altrimenti le diete da sole non servono a nulla. Io adesso sto collaborando con una nutrizionista ed una estetista per un protocollo psiconutrizionale, dove alla dieta vengono associati trattamenti estetici e il supporto psicologico. Se ha voglia di più informazioni mi contatti. Buona serata

 

Dott.ssa Elisa Fedriga

Dott.ssa Elisa Fedriga

Brescia

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Gentile Daniela, il cibo può essere un elemento compensatorio di un malessere, quindi difficilmente se non si lavora su questo circolo vizioso la dieta non ha buon fine soprattutto se impegnativa e troppo lrntanei tempi per raggiungere gli obiettivi. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta affinché possa lavorare sugli aspetti psicologici per un percorso globale e funzionale.

Cordialmente

 

Buongiorno Daniela, ho letto con attenzione la sua richiesta. Immagino che il peso che sta sopportando non sia soltanto quello indicato dalla bilancia. Le consiglio di prendersi del tempo e rivolgersi a uno psicoterapeuta per trovare spazio adeguato alla sua sofferenza. Se vuole la posso ricevere nel mio studio ad Albino (Bergamo). Saluti

 

Dott.ssa Emanuela Bazzana

Dott.ssa Emanuela Bazzana

Bergamo

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Carissima Daniela,

in queste poche righe ha saputo raccontare con chiarezza le questioni che l'attraversano.

Il peso e la difficoltà nel seguire una dieta sono determinati da ciò che Lei stessa avverte come una dipendenza: il cibo di cui fatica a cibarsi ma che usa per colmare un vuoto, che nulla ha che fare con la Sua fame fisiologica; si tratta di un vuoto che non viene colmato dal cibo e di una fame che vanno al di là del corpo, che sono una fame di altro, simbolica, di cui si abbuffa. Accade di non essere perfetti in qualcosa, forse le diete non sono il suo forte, sarà brava in qualcosa di diverso.

Comprendo che questa situazione sia davvero difficile da sostenere.

Ha mai pensato ad un percorso terapeutico? Le difficoltà legate al cibo, alla relazione con la propria immagine, sembra che abbiano origini profonde. Un sostegno psicologico potrebbe ridarLe quella serenità che fatica a trovare.

Rimango a disposizione.

Un caro saluto

Buongiorno,

inizi a considerare la sua dipendenza da cibo come una “ossessione”, un oggetto al quale ricorre ogni volte che vive emozioni spiacevoli. Piuttosto che vivere il suo rapporto con il cibo in modo sottomesso, inizi a vederlo come risposta che cerca di dare ai suoi stati di malessere e si impegni quindi a sviluppare un repertorio diverso da utilizzare davanti agli stati di sofferenza emotiva che vive. Non si proietti nel futuro, stia nel suo presente e si sforzi ad adottare risposte comportamentali diverse dalle sue abitudini.

Buongiorno, le diete richiedono sempre molta costanza e un’elevata motivazione, ma talvolta questi due fattori sono insufficienti. La spinta e il bisogno continuo di mangiare infatti potrebbe simboleggiare un periodo di stress e nervosismo, oppure può significare anche un vuoto e un bisogno mancante e/o apparentemente inconsapevole. La sua preoccupazione di non riuscire a trovare un ragazzo, la sua paura del peso, di uscire di casa e di essere isolata potrebbero spingere verso la seconda ipotesi.

Le consiglierei di rivolgersi a uno psicologo esperto in disturbi alimentari della sua zona, sicuramente l’aiuterà ad analizzare e riconoscere il suo stato emotivo e a giungere insieme una la soluzione migliore per il suo benessere psico-fisico.

 Flavia Ilaria Passoni

Flavia Ilaria Passoni

Monza e della Brianza

Flavia Ilaria Passoni offre supporto psicologico anche online