Obesa a 16 anni

alessandra

Buongiorno a tutti, Io sono Alessandra, ho 16 anni e peso 120kg. Me ne vergogno molto, vorrei non uscire di casa ma sono costantemente posta a progetti sociali. Voglio perdere peso ma non ci riesco da sola e vorrei chiedere aiuto a una clinica per l'obesità ma prima devo parlarne con i miei genitori e non so se ci riesco perchè me ne vergogno molto. Qualche consiglio per dirglielo?

8 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Alessandra,

se senti la spinta di iniziare il percorso è perchè è il momento giusto. 

Mi dispiace molto per la tua sofferenza e penso che tu possa permetterti di esprimerla ai tuoi genitori così che tu possa affrontare tutto questo insieme a loro. Magari stanno solo aspettando che tu sia pronta per parlare con loro, dandoti il tempo e lo spazio per prendere questa decisione da sola e con consapevolezza. I genitori nei momenti di emergenza e bisogno possono stupire, con livelli di attivazione e conforto inaspettati. 

Circondati di amore e affetto per avere le forze per continuare in questo percorso.

Ti auguro in bocca al lupo!

dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Dott.ssa Alessia Serio

Torino

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Ciao Alessandra,

Conosciamo ovviamente poco da queste poche righe rispetto al tuo rapporto con i tuoi genitori, ma dal tuo messaggio emergono forti e chiare le emozioni che provi.

Potrebbe essere utile proprio aprirti con loro mettendo al centro il modo in cui questa situazione ti fa sentire, così come lo hai descritto a noi, e il tuo desiderio di poterti attivare per poter modificare questa situazione di disagio che vivi.

Ti ringrazio per aver condiviso con noi, immagino non sia stato semplice.

Un caro saluto.

Dott.ssa Giulia Zolezzi

Dott.ssa Giulia Zolezzi

Milano

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Cara Alessandra,

Grazie per aver condiviso il tuo pensiero, so che non è facile parlare di queste cose, ma il fatto che tu voglia affrontare la situazione è già un grande passo. Vorrei darti alcuni consigli che potrebbero esserti utili nel gestire questa situazione.

È normale che tu ti senta in difficoltà e provi vergogna, soprattutto quando si tratta di qualcosa di così personale come il peso. Ma la vergogna non deve impedirti di chiedere aiuto. Può essere utile ricordare che i tuoi genitori, come te, desiderano il meglio per la tua salute e il tuo benessere. Parlare di queste emozioni con loro potrebbe non essere così difficile come immagini, e potrebbe anche avvicinarvi.

Spesso, la vergogna può farci pensare che gli altri ci giudichino o che non ci comprendano. È importante sfidare questi pensieri negativi. Prova a chiederti: “È davvero vero che i miei genitori mi giudicheranno negativamente?” oppure “Come potrebbero reagire in modo positivo e di supporto?”. Questo può aiutarti a ridurre il peso della vergogna e a prepararti per la conversazione.

Non devi sentirti costretta a fare subito una grande conversazione. Puoi iniziare con un piccolo passo, come dirgli che stai riflettendo sulla tua salute e che hai bisogno di parlare con loro di qualcosa di importante. Ricorda che non devi affrontare tutto in un solo momento. Se ti senti a tuo agio, potresti dire qualcosa del tipo:

    •    “Vorrei parlarvi di una cosa che mi preoccupa e su cui sento di aver bisogno di aiuto.”
    •    “Ho pensato che chiedere aiuto a una clinica per l’obesità potrebbe essere una buona idea, ma vorrei prima discuterne con voi.”

Potrebbe aiutarti a spostare l’attenzione sul fatto che stai prendendo una decisione importante per migliorare la tua salute complessiva, fisica e mentale. Questo potrebbe rendere la conversazione meno focalizzata sul peso come aspetto estetico e più sulla tua salute e il tuo benessere a lungo termine, che è una preoccupazione che anche i tuoi genitori potrebbero condividere.

Può essere utile prepararti mentalmente alla conversazione, magari riflettendo su quello che vorresti dire o anche scrivendolo. Questo può darti maggiore sicurezza e chiarezza quando sarà il momento di parlare. Puoi iniziare scrivendo una lettera o un messaggio se pensi che potrebbe essere più facile esprimerti per iscritto.

Potresti anche considerare di parlare prima con un medico di famiglia o con un consulente scolastico. A volte, il supporto di un professionista può aiutarti a spiegare meglio la tua situazione ai tuoi genitori e potrebbe farti sentire meno sola in questo percorso.

Infine, ricorda di riconoscere il tuo coraggio per aver pensato di fare questo passo. Ogni piccolo progresso conta e già il fatto di aver deciso di parlare con qualcuno è un segnale che stai andando nella direzione giusta.

Alessandra, tu meriti di sentirti bene con te stessa e di essere in salute, e i tuoi genitori, vedendo il tuo impegno verso il cambiamento, probabilmente ti sosterranno. Ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza, e sei già sulla buona strada per prenderti cura di te. Non esitare a fare questo passo.

Un caro saluto e un grande incoraggiamento,

Maria Limongelli 

Cara Alessandra,

Innanzitutto, voglio dirti che sei molto coraggiosa per aver condiviso i tuoi sentimenti e per voler affrontare questa situazione. È normale sentirsi sopraffatti quando si tratta di questioni personali come il peso, ma è importante sapere che non sei sola e che ci sono modi per ottenere il supporto di cui hai bisogno.

Ecco alcuni consigli su come parlare con i tuoi genitori:

  • Trova un momento in cui i tuoi genitori sono rilassati e disponibili a parlare. Evita di affrontare l'argomento quando sono stressati o di fretta.
  • Inizia la conversazione parlando di come ti senti. Puoi dire qualcosa come: "Mi sento molto a disagio con il mio peso e vorrei parlarne con voi perché ho bisogno del vostro supporto."
  • Spiega che hai pensato di chiedere aiuto a una clinica per l'obesità perché senti di non riuscire a gestire la situazione da sola. Puoi dire: "Credo che un aiuto professionale possa fare la differenza per me."
  • Fai sapere ai tuoi genitori che sei seria riguardo al tuo desiderio di migliorare la tua salute. Questo potrebbe aiutarli a capire quanto sia importante per te.
  • Chiedi esplicitamente il loro aiuto e supporto. Puoi dire: "Ho bisogno del vostro aiuto per fare questo passo e mi piacerebbe che foste al mio fianco."

Ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. I tuoi genitori potrebbero essere più comprensivi di quanto immagini e potrebbero apprezzare la tua sincerità e determinazione. Se ti senti troppo nervosa per affrontare la conversazione da sola, potresti considerare di scrivere una lettera o un messaggio per esprimere i tuoi pensieri.

Infine, non dimenticare che ci sono professionisti, come psicologi e terapeuti, che possono offrirti supporto emotivo durante questo percorso. Non esitare a cercare anche questo tipo di aiuto se ne senti il bisogno.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso e spero che tu possa trovare il supporto di cui hai bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi di salute.

Dott.ssa Ana Vazic

Dott.ssa Ana Vazic

Milano

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Cara Alessandra,

probabilmente vivi con i genitori i quali si sono sicuramente accorti del tuo disagio rispetto al tuo peso. Provare vergogna alla tua età è normale in questa situazione ma il fatto che tu voglia cambiare la situazione è molto positivo, e da tenere come punto di partenza e di ispirazione, soprattutto perché è una questione di salute fisica prima che estetica. Dubito quindi che i tuoi genitori non vogliano il meglio per te e che tu possa stare bene senza soffrire di tutte quelle conseguenze fisiche che l'obesità porta con sé. Spiega loro il tuo disagio e le tue paure, sono certa che capiranno.

A disposizione 

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Ciao Alessandra, devo immaginare che abbia un problema di obesità perchè dire il peso non significa niente. 

dobbiamo imparare a mangiare e non a fare una dieta. Le conseguenze dell'obesità sono tante, fai bene a chiedere aiuto . Non bisogna vergognarsi. Sono sicura che i suoi genitori saranno in grado di capire il vero problema della malattia. Ti suggerisco prima un percorso psicologico e poi dietologico. Devi imparare a mangiare per fame e non per emozione

Buon lavoro

Ciao Alessandra, grazie per aver condiviso una domanda così delicata e personale. Capisco che possa essere difficile aprirsi su questo tema, anche con persone molto care come i familiari. Immagino comunque che la tua condizioni ti crei un disagio e una sofferenza molto forte, per cui il mio consiglio è puntare a come tu ti senti e sulle tue motivazioni nella comunicazione con i tuoi genitori. Dalle tue parole sembri molto motivata, perciò ti suggerisco di far trasparire questo aspetto anche con i tuoi in modo che capiscano cosa è più importante per te. So che questo percorso può anche influire sulle tue emozioni, per questo resto disponibile per una consulenza e un percorso di supporto psicologico. Un caro saluto. Dott.ssa Chiara Manna