Buongiorno Antonio,
la psicologia è una scienza che indaga e approfondisce gli aspetti soggettivi delle dinamiche emotive conscie ed inconscie che la persona mette in atto nel rapporto con il suo ambiente.
Una psicoterapia è necessaria quando il malessere si basa su conflitti personali, difficoltà di rapporto con gli altri, difficoltà di accettazione di sè stessi e dell'ambiente.
Il percorso psicologico è lo strumento per osservare soprattutto la propria vita interiore, con l'aiuto di un altro, allo scopo di conoscere l'origine del proprio malessere e di trovare soluzioni. E' un lavoro che si fa in due, paziente e terapeuta, e si basa sul colloquio. L'uso della parola e della introspezione, all'interno di una relazione terapeutica, permette di giungere alla comprensione delle ragioni della sofferenza che caratterizza la vita interiore della persona e che la influenzano nel modo di relazionarsi con sè stesso e con l'esterno.
Il lavoro psicoterapeutico, quindi, si occupa soprattutto delle emozioni e poco delle categorie razionali, poichè le categorie logico-razionali sono solo uno degli aspetti del rapporto con il mondo esterno. Buona parte della nostra vita psichica, in realtà, è influenzata da intuizioni, sensazioni e emozioni che sfuggono al controllo della ragione e sono per lo più inconsapevoli alla persona stessa.
Il fine del lavoro psicoterapeutico, in conclusione, è incentrato sulla presa di consapevolezza di tutti quegli aspetti irrazionali che ci caratterizzano, che creano malessere e che si manifestano in modo immaturo nella relazione con l'esterno. Una volta acquisita tale comprensione la persona può acquisire strumenti diversi e scegliere modi più maturi di stare in relazione con sè stesso e con gli altri.
Cordiali saluti