Paura di perdere costantemente tutto quello che ho

Giancarlo

Buongiorno! Ho questa continua costante paura e paranoia di perdere quello che ho da un momento all’altro. Lavorativamente parlando le cose mi vanno benissimo e sto avendo grazie a Dio tanto successo. Lavoro moltissimo e infatti la mia vita gira attorno al lavoro continuamente e alla mia professione in campo artistico; Non ho una vita sentimentale anche perché con i miei ritmi difficile anche averla; dieci anni fa subii un intervento che ha messo a dura prova quello che sarebbe stato il mio obiettivo anche perché medici molto rinomati mi dissero che sarebbe stato molto difficile costruire una carriera con quello che mi era capitato. Nonostante ciò, con una terapia ben mirata ho superato le aspettative dei medici e ho risolto completamente il post intervento impiegando 2 anni con eccellenti successi sorprendendo tutto l’equipe medico che mi aveva dato precedentemente per spacciato. Dopo qualche anno dall’intervento e dopo aver risolto, capii che la vita di artista non riuscivo a reggerla a livello emotivo, troppa ansia da prestazione, angoscia, paranoia e alla fine ho trovato il mio mondo nella didattica. Mi sono specializzato formato e ho iniziato ad insegnare e da subito e dopo qualche anno ho iniziato ad avere grande successo con una costante crescita e diffusione. Non riesco a capire il perché, ogni giorno, ho questa continua e costante paura di perdere quello che ho e mi sento continuamente angosciato con cambi di umore, chiusura verso gli altri, apatia, nervosismo, stress, stanchezza.

6 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buongiorno Giancarlo, grazie della sua condivisione! Dal Suo racconto per la parte di disagio che descrive, sembra emergere che alcuni aspetti legati alla perdita o cambiamento siano rimasti ancorati ad associazioni di causa-effetto percepite come "casuali" o incontrollabili, inducendo un senso di scarsa efficacia rispetto a variabili esterne che arrivano a suonare come minaccia. Nello specifico, un lavoro indicato potrebbe riguardare da un lato l’ulteriore valorizzazione delle risorse che sembra già essere capace di riconoscere nella Sua storia e negli esiti delle scelte effettuate; dall’altro un approfondimento sulle memorie o eventuali episodi passati di cambiamento associati al senso di "perdita" che possono contribuire a sollecitare nel presente le reazioni emotive di apatia, i pensieri di vulnerabilità ed il senso di spossatezza fisica che descrive. In generale la "domanda di senso" sul sintomo resta lo scopo essenziale di ogni passaggio di consapevolezza e passando attraverso l’interrogativo che anche Lei pone, è volta ad individuare il significato di ogni stato/vissuto per l’esistenza.  Tale ricerca di per sè assicura il movimento, cioè la vita. dott.ssa Lucia Camellini

Dott.ssa Lucia Camellini

Dott.ssa Lucia Camellini

Modena

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Buongiorno, comprendo la paura che prova, soprattutto in seguito all'esperienza che ha vissuto che, nonostante sia stata superata a livello fisico, ha lasciato un ricordo indelebile dell'accaduto. Le potrebbe essere d'aiuto un percorso psicologico che prima di tutto la aiuti a comprendere meglio i suoi vissuti e le loro orgini per poi intervenire per migliorare il suo benessere con la Terapia cognitivo comportamentale. 

Sarebbe bene indagare anche il suo vissuto rispetto all'intervento subito e se costituisca per lei un trauma non ancora superato. 

A disposizione per chiarimenti.

Cordialmente

Dott.ssa Bassi Valentina

Dott.ssa Valentina Bassi

Dott.ssa Valentina Bassi

Verona

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Salve Sig. Giancarlo,

ho letto il suo messaggio e credo che sia più che discutibile e normale la sua costante paura e paranoia di perdere ciò che è riuscito a ricostruire nella sua vita. Spesso quando ci troviamo ad affrontare situazioni veramente dolorose, difficili e che hanno segnato profondamente la nostra persona, la nostra sfera emotiva e psichica possiamo aver interiorizzato dei disagi talvolta inconsapevoli che però si manifestano attraverso le nostre paure e possibili sintomi psicosomatici come cambi dell'umore, chiusura verso gli altri, apatia, stress, stanchezza e/o anedonia. Lei ha raccontato di essere riuscito a ricostruire se stesso dal punto di vista professionale tanto che la sua vita ruota intorno alla sua nuova professione ma invece non vi è presenza di rapporti relazionali di natura sentimentale. Molto probabilmente alla base del suo disagio, della sua paura e dei sintomi che manifesta possono celarsi messaggi che il suo corpo e la sua mente le sta provando ad inviare per farle capire che nonostante appagamento professionale vi sono dei bisogni che lei tende a silenziare per non affrontarli e tali bisogno riescono a trovare sfogo attraverso una somatizzazione dei sintomi corporei che lei accusa. Molto probabilmente l'esperienza dell'intervento medico da lei sostenuto, la diagnosi post operatoria ricevuta dai medici e poi invece smentita avrà molto sicuramente messo a dura prova la sua sfera emotiva e provocato in lei una ferita, una sofferenza dal quale a livello inconscio non si è realmente ripreso e che per non doverlo affrontare tale sofferenza si è totalmente chiuso sulla sua realizzazione professionale ma ad oggi quella sofferenza silenziata sta cercando il modo di emergere e condiziona in modo inconsapevole le sue paure. Per tale ragione le suggerisco di provare ad intraprendere un percorso di sostegno psicologico in modo da poter valutare insieme ad uno specialista se ha superato l'esperienza da lei vissuta e anche tutto il carico emotivo legata ad essa e se tutto ciò sta condizionando le sue attuali paure e sintomi che spesso avverte. Attraverso un percorso di sostegno psicologico avrà modo di guardarsi dentro, acquisire nuove consapevolezze e capire le vere cause del suo disagio. Ci tengo a dirle che resto a disposizione per qualsiasi cosa e/o informazione, se ne sentisse il bisogno non esiti a scrivermi, sarò ben lieta di poterle aiutare. Inoltre ci tengo a dirle che io lavoro a Roma tutti i mercoledì in modalità classica in studio ma dal lunedì al venerdì lavoro anche in modalità online sia con pazienti della mia stessa città che di altre città e la prima consulenza indipendentemente dalla modalità scelta è sempre Gratuita. Le dico questo in modo se avvertisse il bisogno di volermi parlare e/o pormi delle domande non in forma scritta per messaggi sappia che sono a sua completa disposizione e senza alcun vincolo di pagamento. La scelta della prima consulenza gratuita è proprio perché sono io a conoscere voi ed il vostro eventuale problema ma sopratutto offrire uno spazio a voi di conoscermi, di raccontarvi, di rispondere a vostri dubbi e/o domande ma sopratutto valutare se riporre in me la vostra fiducia.

Un caro saluto,

Dott.ssa Ilardi Chiara 

Dott.ssa Chiara Ilardi

Dott.ssa Chiara Ilardi

Roma

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Giancarlo, 

grazie per questa apertura e condivisione.

La paura di perdere ciò che si ha può diventare un pensiero costante e logorante, limitando la capacità di vivere il presente con serenità. Quando la mente si concentra continuamente su ciò che potrebbe andare storto, il senso di sicurezza vacilla e può emergere un’ansia persistente che rende difficile godere delle cose belle che si hanno già.

Queste preoccupazioni possono derivare da esperienze passate, da una tendenza a voler controllare ciò che per natura è incerto, o dalla paura di non essere in grado di affrontare eventuali difficoltà future. Indagare queste dinamiche può aiutare a comprendere meglio l’origine di questi pensieri e a sviluppare strategie più funzionali per gestirli.

Lavorare su questi aspetti, magari con l’aiuto di un professionista, può essere un’opportunità per costruire una maggiore stabilità interiore e imparare a tollerare l’incertezza senza che questa diventi un peso. Tecniche come la mindfulness, la ristrutturazione cognitiva o l’esposizione graduale possono essere strumenti utili per ritrovare un equilibrio più sereno.

Esistono modi per affrontare questa paura e renderla meno ingombrante. Con il giusto supporto, è possibile imparare a fidarsi delle proprie risorse e a vivere con maggiore leggerezza.

Un caro saluto

Giada Tonelli

Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Milano

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Giancarlo, 

Grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza. È davvero significativo leggere quanto hai già superato e i grandi traguardi che hai raggiunto, soprattutto dopo un intervento così complesso. Il fatto che tu abbia trasformato la tua carriera e trovato successo nella didattica testimonia la tua resilienza e il tuo impegno personale. Tuttavia, comprendo quanto possa essere difficile convivere quotidianamente con quella costante paura di perdere ciò che hai costruito, accompagnata da ansia, stress, e sentimenti di angoscia. Questi sintomi non sono da sottovalutare: anche se il successo professionale è importante, il benessere emotivo lo è altrettanto. La tua esperienza suggerisce che, nonostante le vittorie ottenute, il tuo corpo e la tua mente stanno ancora cercando di elaborare quel vissuto emotivamente intenso, e questo può tradursi in insicurezze e tensioni che ti accompagnano ogni giorno. Potrebbe essere utile esplorare ulteriormente questi sentimenti insieme a un professionista, per capire da dove provengono e trovare strumenti che ti aiutino a gestirli. Spesso, la paura del cambiamento o del fallimento può nascondere delle ferite passate o un senso di insicurezza che, una volta riconosciute e affrontate, possono essere alleviate;  riconoscere il tuo bisogno di aiuto è un passo fondamentale verso un benessere più completo.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

   

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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