Sensi di colpa per la morte di mio padre

Maria

Purtroppo dopo la morte improvvisa di mio padre la mia a è solo sopravvivenza lui è morto per ulcera perforata forse a causa di antiinfiammatori che aveva preso, di avvisaglie ne aveva date ma non ci ho fatto caso perché soffriva spesso di colite e non ci ho dato peso, poi qualche giorno prima che di sentisse male ho spruzzato della candeggina per pulire il lavandino e vicino ad esso c era la caffettiera scoperta del caffè che lui poi ha bevuto, ripensando a questo penso che se qualche goccia di candeggina avesse contaminato il caffè allora la sua morte sarebbe stata provocata da me e questo mi devasta dentro. Tutti mi tranquillizzano dicendo che non è possibile ma io non riesco a scacciare questo pensiero e sto malissimo.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Maria,

Affrontare una perdita così improvvisa e i pensieri che ne derivano può essere estremamente doloroso. Il senso di colpa, anche quando tutti attorno cercano di rassicurarci, può essere il segnale che dentro di noi qualcosa cerca di esprimersi. A volte, il dolore trova strade inaspettate per manifestarsi, e può capitare di sentirsi responsabili anche quando, razionalmente, sappiamo di non esserlo.

Forse, più che cercare di allontanare questo pensiero, potrebbe essere utile ascoltarlo in un contesto sicuro, dove poter esplorare insieme cosa sta cercando di comunicare. Se sente il bisogno di parlarne, sarò lieto di accoglierLa per un colloquio e, se vorrà, accompagnarLa in questo percorso.

Un caro saluto,
Valentino Moretto

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Cara Maria, mi dispiace tanto per il dolore che stai vivendo. Perdere una persona cara, soprattutto in modo improvviso, è un trauma enorme, e i sensi di colpa sono una reazione molto comune. Quando affrontiamo una perdita così dolorosa, la nostra mente cerca disperatamente una spiegazione, un senso, e spesso finisce per attribuirsi colpe che in realtà non ha. Quello che descrivi – la paura che qualche goccia di candeggina possa aver avuto un ruolo nella morte di tuo padre – è il frutto di questo meccanismo. Ma devi sapere che non sei responsabile della sua morte. L’ulcera perforata è una condizione medica seria, e i medici stessi attribuiscono la causa a fattori ben noti, come l’uso di antinfiammatori e altre condizioni pregresse. Se ci fosse stata una contaminazione con la candeggina, tuo padre avrebbe avvertito un sapore strano, sintomi immediati o segni di intossicazione molto diversi. È comprensibile che il tuo dolore ti porti a pensare in questo modo, ma devi sapere che il senso di colpa che provi non è la realtà, è solo il riflesso della tua sofferenza. Tu hai amato tuo padre e hai fatto del tuo meglio con le informazioni che avevi in quel momento. Nessuno può prevedere tutto, nessuno può avere il controllo totale sulla salute degli altri. Ciò che conta è l’amore che gli hai dato in vita, i momenti che avete condiviso, il bene che gli hai voluto. Se il dolore diventa troppo difficile da gestire, parlane con  un professionista. Non devi affrontare tutto da sola.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Buonasera, a volte ci convinciamo di fatti che anche se non sono possibili ci tormentano. Probabilmente dietro questa perdita vi è tanta sofferenza e ci si domanda se esiste una spiegazione razionale.

Quello che posso consigliarle è di intraprendere un piccolo percorso terapeutico dove parlare di suo padre e tirare fuori tutte le emozioni compresse che tendono poi ad ossessionarla.

Se ha bisogno effettuo colloqui online e rimango a disposizione.

Dott.ssa Casumaro Giada 

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

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Buongiorno Maria 

Mi spiace molto per la sua sofferenza e per il suo lutto .

Deve soffrire molto per la morte di suo padre, al quale immagino volesse molto bene . 

Penso le sia utile elaborare il lutto e la sofferenza che ne consegue, probabilmente non riuscendo ancora a gestire il dolore della perdita sposta questa emozione su una che penso sia più controllabile dandosi la colpa e quindi attaccando se stessa . 

L'elaborazione del lutto , e la gestione delle emozioni ha bisogno del suo tempo , se si rendesse conto di aver necessità di sostegno per affrontare questo dolore si faccia aiutare da un terapeuta . 

Le porgo nuovamente le mie condoglianze e i miei più sentiti saluti.

Se avesse bisogno di maggiori chiarimenti rimango a sua disposizione .

In fede

Dott.ssa Tricarico Valentina

Dott.ssa Valentina Tricarico

Dott.ssa Valentina Tricarico

Genova

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