Ciao! Faccio questa domanda perché è da quando è finita la quarantena, e più precisamente dal giorno del mio compleanno (10 maggio), che sto avendo un sacco di problemi a relazionarmi con le persone che prima della quarantena consideravo a me più care... principalmente i problemi sono con il mio fidanzato: stiamo insieme da un anno e abbiamo avuto fin da subito una relazione un po’ travagliata... ci amiamo molto ma non siamo mai riusciti a goderci pienamente la nostra relazione causa impegni vari, lui è andato in Africa quando stavamo insieme da appena due mesi e ci è stato un mese intero (senza sentirci ne vederci praticamente).. abbiamo avuto diversi problemi, poi la sessione invernale all’università ci ha distrutto.. e poi quarantena, quindi il nostro primo anniversario separati, il mio compleanno e il suo compleanno separati, insomma un insieme di cose che però io sento come mancanze.. rivederlo mi ha fatto uno strano effetto, non ero così felice ed entusiasta come lo era lui, e questo mi ha fatto entrare in crisi, mi sentivo lontana da lui e non ero più sicura di essere innamorata.. ma poi ho notato che avevo questa sensazione anche con le mie amiche, non di non stare bene con loro ma come di essere distaccata, in un altro mondo, non pienamente coinvolta come ero prima.
Ma poi ho pensato: e se fosse perché sono maturata e non vedo più le cose che accadono intorno a me come tragedie o cose bellissime ma da persona più matura? E se ora riuscissi a prendere le cose in modo diverso, con maggiore consapevolezza e maturità? Ad esempio prima se litigavo con la mia migliore amica piangevo e stavo male.. ora riesco ad essere più razionale e intraprendente nelle frasi da dire, nei modi di pormi, ecc.. oppure ad esempio: mi sono accorta di non essere più gelosa del mio ragazzo come un tempo: è perché sono più matura e sicura del nostro rapporto o perché non sono più innamorata? So solo che quando parliamo di lasciarci io scoppio a piangere perché so di non volerlo perdere.. quindi forse è solo una fase post quarantena..
Ciao Serena,
confesso fin da subito che la risposta alle tue domande non esiste fuori di te. Quindi non ti scrivo per fornirtele. Chiaramente solo tu hai le risposte. Per questo riflettervi e parlarne in una psicoterapia può sicuramente aiutarti rispondere. In ogni modo, ciò che mi colpisce di quanto scrivi è la sottintesa certezza che le soluzione ai tuoi dubbi possano essere soltanto 2: mi riferisco a quando suggerisci a chi ti legge due strade possibili da percorrere ( non sono più innamorata o sono maturata?; è stata la quarantena oppure non c’entra?). E se fosse qualcos’altro? O se fossero entrambe le possibilità? O nessuna delle due? Quando cerchi le risposte giuste, è importante ti ponga prima di tutto le giuste domande. Prova a riformulare senza dualismi. Il mondo reale e soprattutto la tua realtà emotiva non sono divisi in due, o bianco o nero, ma hanno infinite sfumature. Dividere in due aiuta la mente razionale a sentirsi più sicura, a controllare le paure di scoprire la verità, ma la soluzione più opportuna credo sia piuttosto quella di contattare e liberare le emozioni, canalizzarle, dar loro il giusto nome attraverso l’accettazione e la fiducia e andare così a VEDERE ciò che ti affligge e non a supporlo. Forza! Grazie per aver condiviso il tuo vissuto.
Ciao Serena, l'evento e l'avvento del coronavirus e il periodo del lockdown sono state delle situazioni che hanno portato ognuno di noi a reagirvi adottando atteggiamenti e comportamenti differenti. Il fatto di non poter vedere i propri cari distanti, il proprio fidanzato, i propri amici ha generato sentimenti di tristezza, sfiducia, timore di non rivederli, preoccupazione...
Nel caso dei rapporti amorosi poi, è stato molto frequente tra le persone, il sentirsi abbandonati dal proprio partner, il non sentirsi desiderati e questo ha comportato una sorta di ritiro dalle relazioni e di disinvestimento affettivo: per questo motivo può capitare che sia emotivamente faticoso riprendere i contatti con le persone a noi più care.
Nella relazione con il tuo fidanzato, da quello che racconti, avete già vissuto periodi di lontananza. Come ti sei sentita in quelle circostanze?
Rispetto alla tua domanda sull'essere diventata adulta, credo che il periodo del lockdown abbia messo ognuno di noi a confronto con sentimenti di tristezza, di mancanza dell'altro, di solitudine, di vuoto, di noia..e diventare adulti comporta anche confrontarsi con questi aspetti che fanno parte di noi e della vita e poterli accettare.
Poterne parlare di persona sicuramente permetterebbe di aiutarti a trovare le risposte ai tuoi interrogativi in questo momento della tua vita.
Saluti,
Dott.ssa Giada Foradini
Modena
La Dott.ssa Giada Foradini offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Serena, mi sembra che la risposta che si è data è più che accettabile: non sempre le crisi e le situazioni difficili ci bloccano, a volte superarle ci permette di maturare perché abbiamo utilizzato risorse e capacità che forse neanche pensavamo di avere che ci permettono di uscirne più forti e maturi. Questa situazione ci ha fatto alzare lo sguardo, allargarlo e prendere atto di una realtà più grande, ci ha permesso di relativizzare e dare il giusto peso alle situazioni, ci ha permesso di affrontare ognuno nel suo contesto l’imprevisto, il non controllabile, l’ignoto. Se lei si rende conto di aver migliorato le sue capacità relazionali e riflessive e che si può amare e provare sentimenti ed emozioni senza farsene travolgere e se ne rende conto mi sembra un buon risultato.
Alla luce di questo suo nuovo sguardo può costruire insieme al suo ragazzo un rapporto più stabile e maturo.
La saluto cordialmente, Monica Gozzi