Le analisi sociologiche in Italia mostrano che c'è stato un passaggio, nel corso degli anni, da una società semplice a complessa. La precedente, era una società animata da un ideale di ordine e autorità, a differenza di quella odierna, dominata dal caos e dalla sregolatezza.
I ragazzi e le ragazze, sono i primi a respirare l'odore di questa irregolarità rappresentata dal "tutto è possibile", dal "posso fare ciò che voglio", e dal "posso arrivare ovunque". C'è stato Internet a dare loro un valido aiuto in questo senso, e in particolare l'avvento degli smartphone.
Lo scrittore Umberto Galimberti pone un'interessante questione rispetto alla differenza tra ieri e oggi, in particolare tra l'adolescenza di ieri e oggi. Sostiene che i giovani odierni, nonostante non abbiano patito la fame e la guerra, come i loro avi, soffrano di crisi esistenziali a causa di un ospite inquietante che lui chiama nichilismo.
Per nichilismo si intende una "posizione che concepisca la realtà in genere o alcuni suoi aspetti essenziali, dai valori etici alle credenze religiose, dalla verità all'esistenza, nella loro nullità". Ecco, i giovani di oggi vivono nella propria nullità. Si trovano nella propria nullità. Abitano la propria nullità. Essere adolescente oggi, significa vivere la propria nullità. Un vuoto, una mancanza ad essere, una inconsistenza, un buco, una cavità.
Abbandonato il momento dell'infanzia in cui il bambino, al contrario dell'adolescente, vive la propria pienezza; arriva l'adolescenza, fase in cui il bambino, diventato ragazzo, piomba, cade, si schianta contro la propria insufficienza, pochezza, ristrettezza. Carenza questa, vissuta come un difetto, all'interno di una società che vuole tutto e subito, già pronto, senza fatica, senza poterlo desiderare, ma al limite, bramare.
Difetto che deve essere corretto con ciò che si trova vicino e immediatamente, con ciò che può far da tappo e da riempimento a questo buco: "io posso tutto". L'utilizzo smodato di Internet, degli smartphone, delle chat, dei social, dei siti che insegnano come suicidarsi; va inteso in questo ordine: "non posso permettermi di essere mancante".
Il pericolo che questa dinamica comporta e prevede, ovvero sia l'annullamento, il misconoscimento della dimensione umana in quanto tale; non può essere sottovalutato dal momento che la soglia in cui questo campo nichilista si diffonde, sta cominciando a non essere più confinata all'interno della fase adolescenziale, come se già non bastasse a farci preoccupare; bensì sta colpendo anche i bambini e gli adulti.
Mary Nicotra nella rivista Attualità Lacaniana dice: "il soggetto contemporaneo è un soggetto che non vuole perdere niente del godimento a cui ritiene di avere diritto, che risponde agli imperativi sempre più pressanti di farsi imprenditore di se stesso".
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento