Tra le emozioni legate ai "valori" occupa un posto primario il senso di colpa. Esso é presente nella vita di tutti i giorni, tra le persone importanti e la gente comune e su questo stato emotivo si sono concentrate diverse discipline: la filosofia, il diritto, l'antropologia, la psicologia, la psicoanalisi, fino ad arrivare a quella branca della psicologia sociale chiamata, come ha affermato P. Paolicchi nel 1987 ", psicologia della morale".
Mi accingo a fare un esempio: se camminando in strada si urta involontariamente un passante, facendole cadere a terra il contenuto della sua busta, si avverte, un "senso di colpa" proporzionale alla sensibilità sociale di ciascuno.
Questo stato oggettivo comprende diversi aspetti cognitivi:
1) colui o colei che ha causato l'urto, sa che ha creato un danno;
2) ha in sé una sensazione di dispiacere;
3) può indurre a certe risposte, ad esempio raccogliere il contenuto.
Stabilito, pertanto, che il senso di colpa é un'emozione, cos'è che non funziona quando ci si sente in colpa? A tal proposito, bisogna precisare che esistono due condizioni per provare questo stato: il danno e la responsabilità.
Tuttavia, non sempre ciò é vero. Ad esempio, se ad una donna viene fatta l'isterectomia, lei si sente in colpa verso il partner, perché non può dare lui dei figli, di fatto lei non "ha colpa"; se cade un aereo e di una famiglia si salva solo un genitore vi é un "senso di colpa", ma il sopravvissuto non "ha colpa" e si potrebbero citare tanti esempi, in cui, di fatto, chi avverte questo stato, non é colpevole, in quanto non ha alcuna responsabilità del danno accaduto. Sono molti i casi in cui non esiste "danno" e "responsabilità", ma soltanto "senso di colpa senza colpa diretta".
Quindi, a chi serve ed a cosa serve questa emozione ? Essa appartiene al nostro repertorio emotivo non tanto perché serve a noi, quanto perché difende gli altri da noi. Infatti, il "senso di colpa" insorge quando c'è uno squilibrio nella relazione tra noi e l'altro. Piaget - alla fine degli anni trenta - e Kohlberg nel 1984 hanno individuato le fasi di evoluzione del giudizio morale nel bambino che poi, fa insorgere "il senso di colpa". I precursori di questa "emozione negativa" sono, secondo Hoffman, l'empatia ed il senso di responsabilità ; infatti, un bambino può provare un "senso di colpa", soltanto se é capace di gioire o di soffrire delle gioie o dei dispiaceri di un altro bambino, e se riesce a rendersi conto che un danno é accaduto per causa sua. Gli studi, su questo argomento sono ancora in evoluzione.
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