il significato dell'invecchiamento

Il significato dell'invecchiamento: l'individuazione di alcune strategie per prevenire ed intervenire sulle malattie neurovegetative.

Nel lontano 1963 lo studioso americano Havighurst affermava l'importanza di "invecchiare con successo" intesa tale espressione come obiettivo esistente fin dalla giovane età e per tutta la vita. In realtà, un vecchio proverbio recita "chi si governa da giovane, vecchio muore".

Se l'invecchiamento ben si caratterizza con manifestazioni diverse tra i soggetti negli aspetti della memoria - come il ricordo dei nomi o della posizione delle cose - e nelle capacità di logica e di orientamento, esistono tuttavia, dei fattori che favoriscono un "invecchiamento migliore" o come ha affermato lo studioso un "invecchiamento con successo".

Tra questi fattori vi sono un buon livello di scolarità, una regolare attività fisica, una alimentazione adeguata attraverso una dieta bilanciata, un ruolo nel sociale e la presenza di molte relazioni sociali. Sono questi aspetti che costituiscono la "riserva cognitiva" intesa come capacità di opporre resistenza al declino fisiologico grazie agli stimoli ambientali che funzionano come fattori di protezione indipendentemente dalla struttura neurologica e biologica del soggetto.

Vi é poi la "riserva cerebrale" (intesa come esistenza di differenze individuali nell'anatomia cerebrale, tra cui le dimensioni del cervello, la quantità di neuroni e di collegamento tra di essi, cioé le sinapsi, influenzate particolarmente da fattori genetici) che ha un ruolo primario - laddove non esistono malattie croniche e malattie neurodegenerative.

La qualità dell'invecchiamento pertanto, dipende da un equilibrio tra i fattori di riserva cognitiva e cerebrale protettivi o di rischio - tra cui fattori degenerativi, traumatici e vascolari che incidono sull'insorgere del decadimento cognitivo patologico.

Di fatto, l'invecchiamento scaturisce da questa interazione di fattori protettivi e di rischio e, da alcune ricerche effettuate dal professor David Snowdon dell'Università de Kentucky nel 1986 si evidenziò che alcuni fattori di "riserva" incidono opponendo una sorta di resistenza allo sviluppo della demenza. A livello di prevenzione, uno stile di vita sano funge come arma efficace per favorire un invecchiamento migliore proprio attraverso l'alimentazione corretta, l'attività fisica di circa 30 minuti al giorno e la stimolazione delle attività cognitive attraverso la lettura, l'apprendimento di cose nuove e la scrittura. Tutto ciò sta ad indicare lo sviluppo del benessere fisico e psichico.                                                                                                

Bibliografia:

Chicherio C., Ludwing C., Borella E., "La capacità di riserva cerebrale e cognitiva nell'invecchiamento cognitivo" Giornale italiano di Psicologia XXXIX (2) anno 2012 pp. 315 e succ.ve.

De Beni P., Borella E., "Manuale di psicologia dell'invecchiamento e della longevità" ed. Il Mulino Bologna 2012.                                                                                                            

Havighurst R., "Successfull aging" in R. Williams, C. Tibbits, W. Donahue (Eds), Processes of aging: social and psychological perspectives, Atherton, New York pp. 299/321.                      

Whalley Lawrence J. "Cervelli che non invecchiano" ed. Giunti Firenze trad. 2012                                                                                                                                                                                                  

commenta questa pubblicazione

Sii il primo a commentare questo articolo...

Clicca qui per inserire un commento