Le precauzioni contro i rischi quotidiani e il COVID 19
Dalle calamità naturali, agli attacchi terroristici, agli incidenti automobilistici, al fumo attivo e passivo, alle radiazioni nucleari, all'inquinamento atmosferico, alle malattie contagiose sono soltanto alcuni dei rischi a cui l'uomo e la società contemporanea sono sottoposti. A questi rischi "comuni", ma più che altro "collettivi" si devono aggiungere gli aspetti personali : il rischio di una separazione, il rischio di cadere, di non superare una prova e così via. Attualmente, il rischio di contagiarsi con questa nuova influenza denominata COVID 19 ancora una volta proveniente dalla Cina, come tutte quelle precedenti ( non é un caso, ma a tale riguardo é opportuno rivedere gli eventi degli anni passati) é altissimo, al punto che si é definito ormai una vera " pandemia". In questo caso specifico, se l'indicazione stabilita é quella dell'isolamento, del non contatto con il mondo esterno, se non per motivazioni ben specifiche, é opportuno rispettarla ed aspettare che la drammaticità venga superata con il numero minore di vittime che é già notevole, purtroppo. Tuttavia, non bisogna sprofondare nella paura, nel panico, ma cercare di comprendere l'evento nella sua interezza e fermarsi. Arrestare i nostri ritmi quotidiani, frenetici e permanenti, che di fatto, in realtà portano allo stress ed accentuano le nevrosi.
Spesso, rilassarsi, riposare, sprofondare in una buona lettura o ancora sfogliare un album di fotografie del passato consente al nostro cervello uno stato di benessere. La stessa solitudine indotta da questa specifica situazione deve spronare ciascuno ad una presa di coscienza, ad una consapevolezza maggiore, ad una riflessione, quasi dimenticata, che é quella della caducità della esistenza umana. Ogni uomo ha paura, in generale, ma si sente il padrone dell'universo, rincorre il denaro, il potere tralasciando i valori umani, essenziali per la serenità, in primis, il rispetto per se stesso e per gli altri, la benevolenza e la comprensione. Si percorrono strade come l'arroganza, la crudeltà, l'invidia, l'ipocrisia, l'intolleranza, forse é il momento di chiedersi : di questo passo, dove andremo a finire? Questo particolare momento storico che "ferma" tutto e tutti potrebbe non essere una casualità, ma un "monito", un "avviso vero e proprio" rivolto a tutta l'umanità per spingerla alla riflessione ed al cambiamento. Non si debbono ricercare spiegazioni soprannaturali, ma bisogna restare in silenzio ed é proprio nel silenzio, dopo l'attenta osservazione di quanto sta accadendo che ognuno, a modo proprio, deve trovare una risposta e dare il proprio contributo nel rispetto di quanto richiesto dalla legge.
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