IMPRENDITORI E LAVORATORI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI.
Riconoscere e capire i segnali di disagio psicologico.
In questi tempi di vacche magre, di “mungitrici assetate di latte” e di “formaggio” sempre più scarso chi ne paga il conto salato è “l’allevatore” e i suoi collaboratori. Se la ciclicità dei corsi e ricorsi è una verità di biblica memoria possiamo proprio dire che non siamo nei sette anni di vacche grasse. Sentiamo orami a tamburo battente notizie di persone che perdono il lavoro, la ditta, la casa, la dignità, la testa…la vita.
E soprattutto in questo nostro nord est dove il dio-lavoro siede nel gradino più alto della scala dei valori il rischio di cadere in basso e farsi molto male è alto. Se da una parte questa crisi può farci riconsiderare l’importanza di altri valori quali il profitto solidale, i legami famigliari, la sincerità nell’amicizia, un tempo lento da dedicare a stessi e al proprio benessere dall’altra visto che il danno è fatto e cambiare non è sempre facile e immediato è opportuno imparare a capire i segnali che una persona manda quando si trova sull’orlo di una crisi di nervi e sta lì li per precipitare giù dal burrone.
I SEGNALI D’ALLARME A CUI FARE ATTENZIONE
- Esplosioni di rabbia, irrequietezza, ansia, stress
- Manifestazioni depressive quali, pensare, parlare o desiderare di farla finita.
- Mancanza di scopo nella vita, di speranza e ottimismo
- Sensazione che non vi sia nessuna via d'uscita
- Consumo smodato di alcol o droghe
- Isolamento da famiglia, amici, lavoro, scuola, attività, hobby
- Avventatezza e comportamenti ad alto rischio per se e per gli altri
- Repentini ed eccessivi cambiamenti d’umore
- Ricerca su Internet su come togliersi la vita, con pistole, pillole, gas ecc ...
- Miglioramento improvviso dell’umore; può significare che la persona ha pianificato come e quando andarsene definitivamente
- Visite o chiamate alle persone care, soprattutto se non usuali
- Fare accordi, regolare gli affari, chiudre conti correnti, spostare investimenti ecc..
- Dare via oggetti, come beni preziosi, soldi ecc..
CAUSE CHE POTREBBERO PORTARE UNA PERSONA SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO
- Problemi finanziari
- Mmorte di una persona cara
- Fine di un rapporto affettivo
- Insorgenza di una malattia debilitante
- Abuso di sostanze Più del 90 per cento delle persone che muoiono per suicidio rientrano in questa categoria
- Precedenti tentativi di suicidio
- Storia familiare di disturbi psichici
- Presenza di altri suicidi in famiglia
- Violenza in famiglia, tra cui abuso fisico o sessuale
- Presenza di armi da fuoco in casa; il metodo utilizzato in più della metà dei suicidi
- Detenzione carceraria
- Esposizione al comportamento suicida altrui, come membri della famiglia, coetanei o personaggi dei mass-media
- Sentirsi socialmente isolati o avere pochi rapporti umani
- Avere problemi legali
- Essere di sesso maschile; gli uomini hanno più probabilità delle donne di portare a termine il suicidio perché utilizzano in genere mezzi più letali, come fucile o pistola
- Essere omosessuali con una famiglia non solidale o in un ambiente ostile
- Essere un uomo di oltre .65 anni
CONSIGLI
Il suicidio è una soluzione definitiva ad un problema transitorio. Spesso passata la burrasca torna il sereno ma è importante che durante la forte perturbazione la persona non si senta sola. Il fatto di non trovare la via d’uscita non è perché essa non ci sia più, è piuttosto l’individuo sofferente che ha perso temporaneamente la “vista mentale” che gli permetteva di trovare le strade per orientarsi nel labirinto della vita, con i suoi inevitabili dislivelli talora anche molto terrorizzanti.
Va ricordato che quanto elencato sopra non sono necessariamente cause che portano a gesti estremi ma indicazioni da tenere sotto controllo. Spesso esistono una complessità di motivi soggettivi che spiegano certe azioni di auto distruzione pertanto una valutazione di uno specialista è opportuna tanto quanto il fatto che chi soffre cerchi aiuto, ne parli in famiglia con gli amici, con le associazioni di categoria o con uno psicologo.
PSICO BARZELLETTA
Un'escursionista entra in un bosco e vede un uomo appeso ad
un albero, con una corda intorno alla vita, che si dimena.
- "Ma cosa fa? Le serve aiuto?"
- "No, se ne vada! Mi voglio impiccare!"
- "E si mette la corda intorno alla vita?
Intorno al collo la dovrebbe mettere!"
- "Ci ho provato, ma mi soffoca..."
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