Buon pomeriggio.
Premetto che sono consapevole che, per un consulto approfondito, forum e chat sono strumenti superficiali, ma per una volta ho sentito il bisogno di scrivere per avere una visione più chiara di ciò che mi preoccupa al momento, ovvero la difficoltà a stringere o rinforzare un'amicizia. Finora ho un giro modesto: il contatto di qualche amica dall'università con cui ci si sente - a distanza - ma ancora; una amicissima "Storica" che vedo quasi ogni weekend (e lei, in più, ha una cricca tutta sua che, per motivi di distanza non riesco a raggiungere). Non è roba da tutti i giorni, ma c'è: grazie al cielo!!
Da un po' di tempo a questa parte ho il desiderio di aumentare le mie amicizie, o quanto meno, creare un gruppo compatto su cui poter contare, anche per una semplice chiacchierata liberatoria, ma ci sono volte in cui questo desiderio cade nello scoraggiamento degli alti e bassi quotidiani. Faccio un'esempio.
Non ho sempre modo di fare molte sortite, per come sono organizzata in questo momento, quindi cerco di vivere al meglio ogni occasione che capita! Di recente mi sono riavvicinata ad una vecchia conoscente che mi ha chiesto, in occasione del matrimonio, di realizzarle una grafica artistica per gli inviti: è stato un'esperienza molto divertente, se nonchè le sue amiche più care sembrano non volermi includere nel gruppo: sarà per come mi vesto? la mia capigliatura inusuale (riccia selvaggia :D )? O, addirittura, per quanto mi pare di capire, l'odore che emano (e a ogni buon modo- a chi, trovandosi costantemente sotto giudizio, non scapperebbe una goccia di sudore)?
Il punto è: questa vecchia amica, una mentalità aperta, è intenzionata a coinvolgermi nelle sue uscite, anche se c'è da sorbirsi il gruppo delle "pettegole" che, in tutta sincerità, vorrei evitare. Ma ho fatto una valutazione obbiettiva: è vero che, quando si hanno scarse possibilità, non bisogna essere troppo schizzinosi e che, non sempre, le esperienze di socializzazione sono rose ma.... a volte spine. Cosa fare? Da una parte sono contenta, dall'altra vorrei evitare i momenti da occhiatacce, battute velate e i falsi sorrisi a cui... non saprei come rispondere :/ sinceramente
Forse è il caso di vedere la difficoltà come un'opportunità? Potrei imparare a tirare fuori un lato più aggressivo per rispondere a tono... ma come? In casa, nell'ambiente conosciuto, è facile, ma con chi non conosci? Non nego che, se lasciassi fare allo sconforto, mi precluderei molte possibilità che in precedenza (per via del mio carattere comodo e forse timoroso), non ho potuto affrontare.
Un saluto, da una fedelissima della Ss. Doccia e di sua maestà il Deorante