Come curare effetti collaterali dei farmaci dopo fine terapia

Giuseppe

Buonasera, per cause di stress e carenza di sonno e vitamina D dovuti dal lavoro e da vita privata (vivevo all estero) son dovuto rientrare in Italia dove su consiglio di amici e parenti mi sono affidato a psichiatri e psicologi sia privati che pubblici, mi son state fatte due diagnosi con annessi medicinali la prima per stress dove mi era stato prescritto lo zoloft con il depakin che ho preso per qualche tempo ma ho avuto solo effetti collaterali con crisi nervose, decisi dunque di sospendere la terapia e affidarmi all'ospedale dove mi è stato diagnosticato un episodio di bipolarismo e mi era stato prescritto il depakin chrono con aripiprazolo e tavor diagnosi poi verificata errata ho assunto per due mesi la terapia provando una forte sedazione e mancanza di forze anche per camminare, mancanza di concentrazione e di riuscire a prendere decisioni, sospesi anche questa terapia gradualmente e mi rivolsi ad un altro psichiatra privato e rinomato dove anche lui ha verificato che la mia situazione non prevedeva l uso di questi medicinali solo un po' di riposo, mi ha prescritto il samyr 400 in capsule che assumo da qualche tempo ma non vedo nessun miglioramento, la mi testa sembra spenta e fa fatica a ricordare, non riesco a lavorare o a fare nulla perché tutto quello che mi piaceva non mi fa più effetto, ero una persona molto socievole e determinata sia sul lavoro che sulla vita privata, praticavo sport tutti i giorni e mangiavo sano avevo smesso di fumare sigarette, nessuna droga e niente alcool, a distanza di tempo la sedazione è migliorata ma la mia motivazione il mio solito modo di essere è di vedere la vita e sparito come se non fosse mai esistito, non provo sentimenti son sempre pigro e non riesco manco a progettare il mio futuro, ho provato di tutto a fare sport di nuovo a fare psicoterapia per un bel po' di tempo senza effetti, non riesco nemmeno più a trovare una routine del sonno anche se dormo 10 ore mi sento comunque fiacco e rallentato, vorrei ripartire all estero ma mi sento insicuro e incapace come se non sapessi più fare nulla da solo, provo menefreghismo verso chiunque o qualunque cosa e non riesco nemmeno più ad avere un autodialogo o capire cosa vorrei mi piaccia fare, e quasi un anno che va avanti così ho fatto per precauzione una tac e un elettrocefalogramma con esiti normali non so più che fare e come se il mio carattere è la mia personalità fossero scomparsi se qualcuno ha gentilmente qualche consiglio gliene sarei grato, grazie mille in anticipo

1 risposta degli esperti per questa domanda

Caro Giuseppe,

comprendo il suo senso di disperazione. Ritengo che la situazione debba essere affrontata seriamente, questo lo si deve fare ogniqualvolta la persona sente che la sua vita sia drasticamente cambiata senza un apparente motivo. 

Mi dispiace che abbia avuto dei percorsi medici fallimentari, ma il primo fondamentale consiglio che mi sento di darle è quello di non interrompere MAI uno psicofarmaco senza il parere del medico che gliel'ha prescritto, questo proprio per evitare il peggioramento degli effetti collaterali a cui questi farmaci sono soggetti, ma che di norma, se la terapia prescritta è seguita correttamente, tendono a sparire nel giro di pochi giorni. I farmaci sono dei mezzi importantissimi per stare bene, bisogna solo trovare quello più adatto. Quindi la esorto a ripetere una consulenza psichiatrica e ad iniziare un percorso di supporto psicologico per affrontare i suoi vissuti. Io ricevo online ed, eventualmente, posso suggerirle il nominativo di uno psichiatra con cui collaboro che potrebbe riceverla sempre online.

Mi faccia sapere.

Cordialmente,

dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Dott.ssa Cristel Rubulotta

Genova

La Dott.ssa Cristel Rubulotta offre supporto psicologico anche online