Sono sempre stato un ragazzo introverso.
Alle scuole elementari e medie però ho sempre avuto molti amici, andavamo a casa uno dell'altro, tornavamo a casa insiemi dopo la scuola, non mancavamo mai ai compleanni ecc.
Poi sono andato al liceo e sono iniziati i dolori.
Nei 5 anni di liceo ho sempre avuto conoscenze solo nell'ambito della scuola, conoscenze mai tramutatesi in amicizie...fatto sta che finito l'orario scolastico non mi vedevo con nessuno. Le uscite sono sempre state limitate a qualche compleanno o alle gite insieme...
Reputo sia stata anche colpa mia perché più volte ed in più occasioni i miei compagni hanno tentato di coinvolgermi in qualcosa , in uscite ma io ho sempre rifiutato. Ciò che mi dispiace è che in più occasioni son passato per uno che se la tira o maleducato, quando invece semplicemente avevo timore di questi eventi. All'ultimo anno poi tutto è peggiorato per una questione familiare e mi sono chiuso ancora di più.
Avevo grandi aspettative per l'università, credevo sarei riuscito a superare queste difficoltà sforzandomi di parlare con le persone...ma sbagliavo. Il primo anno ho avuto alcuni compagni di corso ma a causa di uno specifico esame che non riuscivo a superare ho deciso di finire il secondo semestre interamente da non frequentante: di conseguenza ho passato oltre 6 mesi senza parlare con nessuno dei miei coetanei. Tutti intorno a me avevano la propria vita che andava avanti mentre io sentivo bloccato. In ogni caso per la fine dell'anno accademico son riuscito a dare tutti gli esami dell'anno e ho passato l'estate seguente completamente da solo ancora una volta e con la.paura.che l'anno successivo sarei stato completamento solo. Il secondo anno è cambiato qualcosa e ho trovato un gruppetto a cui mi sono aggregato e col quale fino ad oggi mi frequento. Tutto bene quindi? No . Siamo usciti poco in questi 2 anni e sicuramente il covid ha influito ma io percepisco una sorta di distanza tra noi...come fossimo ancora poco più che conoscenti. Al fatto quindi che non mi ritengo pienamente soddisfatto del rapporto che ho con loro, si aggiunge il fatto che ogni volta che mi trovo in una situazione sociale nuova vado in ansia .
Rispetto al passato in cui avevo addirittura difficoltà a fare piccole commissioni da solo o a spiccicare semplicemente qualche parola oggi riesco a propormi un minimo ma non riesco mai ad andare oltre una conoscenza superficiale che puoi avere al bar.
Chiudo: non mi sento per niente soddisfatto della mia attuale vita. Non mi stimo per niente (e so che tutto viene da qui), non mi piace la mia facoltà (anche se faccio tutti gli esami è una tortura ma non saprei cosa.altro fare sinceramente), non ho amici ne una ragazza con cui passare il tempo e condividere esperienze come si dovrebbe fare alla mia età (ho 22 anni).
La mia famiglia si è sempre prodigata con me, ho avuto un'infanzia felice e li amo molto ma sento che oggi tutto ciò non mi basta più.
Mi sento come sconnesso dalla mia vita e ho paura di ritrovarmi in giorno senza aver concluso niente.
Chiedo un consiglio