Lontananza padre figlia

Antonio

Salve sono un padre separato, ho una figlia di 7 anni e da 1 la mia ex moglie si è trasferita in Sicilia dalla sua Famiglia. Mia figlia ogni tanto mi chiama piangendo, dicendomi che le manco. Cerco di andare da lei ogni 2 mesi. Chiedo quali ripercussioni può avere a livello psicologico. E cosa posso fare per fargli capire che ci sono

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno signor Antonio,

comprendo il dolore che sta vivendo e quanto sia difficile per lei essere il papà di una figlia che non può frequentare quotidianamente.

Non conosco la sua storia di separazione e non so se ha seguito un iter giudiziale oppure no.

In ogni caso questa è la sua condizione: il rapporto con sua figli non sarà scandito da frequenze giornaliere, né attraverso vicinanza fisica costante, accompagnamenti a scuola o ad altre attività.

Come possono fare i genitori che si trovano in questa situazione a gestire non solo la condizione di ex partner, ma soprattutto quella di genitori separati e lontani?

E’ necessaria la collaborazione di entrambi per rendere questa condizione, la più accettabile, per vostra figlia.

Tutte le buone prassi che si devono seguire nei casi di separazioni richiedono di essere adattate e calate nel vostro presente.

Lei si chiede se questa condizione può avere ripercussioni negative su sua figlia.

Ogni separazione può essere accettata, sempre a malincuore, dai figli.

L’intervento dei genitori, anche, anzi soprattutto se separati, serve proprio a prevenire o alleggerire alcune delle possibili conseguenze negative sui figli.

Le auguro di assestarsi in un equilibrio per tutti voi.

Giordana Milani

Dott.ssa Giordana Milani

Dott.ssa Giordana Milani

Biella

La Dott.ssa Giordana Milani offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua situazione. Capisco la sua preoccupazione, soprattutto se sua figlia le fa sentire il suo disagio. Ha provato a parlarne con la figlia ed eventualmente con la sua ex moglie? Non è possibile rispondere alla sua domanda solo dalle sue parole, purtroppo. Ogni caso è a sé.

Se ha bisogno di un consulto, io ricevo anche online,

dott.sa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Dott.ssa Elena Bonini

Reggio nell'Emilia

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