Richiesta di aiuto? Non so. Non ho più voglia di vivere

Martina

Salve, sono una ragazza di 28 anni e credo di non aver mai raggiunto questo livello di infelicità. Ho problemi. Tanti problemi che stanno rendendo difficile la mia sopravvivenza qui. Dò un contesto della mia vita. anni fa, finita la scuola superiore, mi trasferii da una regione a quella in cui vivo attualmente per lavorare nell'azienda di famiglia. La situazione economica della mia famiglia, da quando sono nata, ha avuto alti e bassi. Come a tutti, credo. Quando ero piccola avevamo grandi possibilità economiche ma invece, all'età dai 13/14 anni la situazione ha iniziato a cambiare e ho passato grandi disagi a casa, anche a vivere per uno o due inverni senza avere il riscaldamento in casa perchè i miei genitori, avendo avuto problemi sul lavoro, non hanno più potuto pagare delle bollette. Sono stati anni di grande sofferenza. La prima, quella di vedere l'umiliazione e la tristezza dei miei genitori. Non è giusto che chi ha lavorato incessantemente una vita per aumentarne la qualità ad un tratto veda tutto andare perso per colpa degli altri. Comunque... In quei casi ho cercato sempre di non abbattermi, anche se dei momenti di sconforto li ho avuto, ovviamente. Ai miei amici non ho mai raccontato nulla per la vergogna e non li ho mai invitati a casa. Ho avuto anche un fidanzato che, una volta lasciati, mi rinfacciò che "mi lavavo il culo con l'acqua fredda". ma si capisce la bassezza di quella persona. Oggi, vivo da sola al paese affianco dove si trova la mia azienda e dove vivono i miei genitori. Dirigendo l'azienda insieme ai miei genitori è più il tempo che sto con loro che con me stessa. Appena trasferita qui, ho fatto, diciamo, un anno sabbatico, dopodichè sono entrata più nel vivo nell'azienda di famiglia. Ecco. io economicamente non sono mai stata bene e indipendente al 100%. Ho sempre voluto impegnarmi per far crescere l'azienda, cosa che, insieme al team della comunicazione, sta funzionando. Di gloria ce n'è tanta ma di soldi meno. Il punto è che io questa situazione non la sopporto più. Non ho più soldi. I perchè sono tanti ma per tutto quello che mi è successo credo di non avere più speranze. Non sono più felice. Mi sono isolata dagli amici. Quando organizzano una cena, un'uscita e qualsiasi cosa, mi invento sempre una scusa per non essere presente. Perchè? Non ho i soldi. Non li invito più a cena a casa. Perchè? Non ho i soldi per comprarmi da mangiare. Qualsiasi cosa contempli i soldi, io non posso partecipare. Ho perso la voglia di lavorare e non mi sto più impegnando in niente, o meglio, giorni in cui sto 10 ore di fila a concentrarmi su un progetto che ho in mente e il giorno seguente mi passa completamente la voglia. Mi piace stare da sola. Prima con i miei genitori mi confidavo sempre, specialmente con mia madre, invece adesso, non le parlo più di niente e lei se ne è accorta e si preoccupa, il problema è che lo fa arrabbiandosi ma so che fa così perchè mi vuole tanto bene. Da un anno frequento un ragazzo e non gli ho raccontato della mia situazione totale perchè mi vergogno. Non sa che ho parecchie bollette arretrate, non sa che è da mesi che non riesco a pagare l'affitto. Non sa che ho problemi giuridici per un finanziamento che feci a 19 anni solo per salvare una parte di lavoro di mia madre. Pur di risolvere la situazione e vederla più tranquilla, non ci pensai due volte a fare il primo finanziamento alle poste per lei. Lui non sa che più volte mi hanno staccato la corrente o il gas. Lui sa che non sto tanto bene con i soldi ma niente di più. Noi ci amiamo tanto ma anche questa situazione mi porta a pensare che lui non merita una come me. Io non posso dargli niente di più del mio amore. Sono solo una poveraccia che non riesce a mettere apposto la sua vita. Sono "giovane" ma ho già la vita talmente rovinata che non ho più possibilità per sistemare le cose. Anche ai miei genitori non dico tutto perchè non voglio farli preoccupare troppo. Fingo che vada tutto bene, cerco di essere sempre con il sorriso, (qualità che mi elogiano gli altri), ma non è così. Non ne posso davvero più. Piango spesso a casa. Da 2 settimane ho iniziato a scrivere un libro. Un romanzo che finisce con il suicidio della protagonista che in realtà per tutto il libro, viene nascosto con un'altra storia ma il finale, poi, è proprio il suicidio. La trama di questo libro l'ho pensata giorni e giorni prima e solo ora mi sto rendendo conto a quanto stia pensando frequentemente che l'unica soluzione per risolvere tutti i miei problemi sia proprio il suicidio. Credo sia la soluzione migliore. Il coraggio di farlo non ce l'ho ma non avevo mai pensato al fatto di poterlo fare seriamente. Ora si. La mia autostima è sempre stata sotto i piedi, ma ora è proprio scomparsa del tutto. Mi sento una persona inutile, inetta nel lavoro e nei rapporti sociali. Credo di non valere niente. Mi vedo brutta. Non riesco più a guardarmi nemmeno allo specchio. Mi fa proprio schifo la mia immagine, mi ha stufato. La parte più bella della mia giornata è quando torno a casa mia da sola, dai miei animali e mi metto a letto al computer o davanti alla tv. Piango, fisso il soffitto, mi distraggo con poco, la sera la maggior parte delle volte non ceno perchè non ho niente o non mi va di cucinare. Non è più speciale niente. Solo il mio ragazzo lo è. Ma so che quando un giorno scoprirà tutto mi giudicherà male. Dallo psicologo sono andata 3 volte, dopodichè 40 euro a seduta non ho più potuto spenderli. Non li avevo, come non li ho ora. Non mi confido con nessuno. Solo ogni tanto con il mio ragazzo perchè ho dei clienti, e un grossissimo cliente che devono pagare delle forniture richieste ma a distanza di mesi ancora non pagano. Per quanto mi servano quei soldi, e sono tanti soldi, non riesco nemmeno a sollecitarli perchè penso che se non lo fanno è perchè hanno problemi. Chi meglio di me può capire? Quindi non voglio mettere le ansie agli altri perchè già io vivo di tante ansie e non è bello. Non so se questa è una richiesta di aiuto. Ma avevo solo bisogno di dire certe cose che non ho mai detto a nessuno. A 28 anni ho finito realmente la voglia di vivere. Non ce la faccio più.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Martina, mi dispiace profondamente leggere tutto questo. È evidente che stai attraversando un momento estremamente difficile. Hai fatto un passo coraggioso condividendo tutto questo, e questo dimostra una forza che forse non ti rendi conto di avere.
La situazione che descrivi è complessa e pesante, ma voglio sottolineare che ci sono persone e risorse che possono aiutarti. Anche se al momento non puoi permetterti uno psicologo, ci sono servizi gratuiti o a basso costo disponibili in Italia. Ad esempio, puoi contattare il Telefono Amico Italia al numero 0223272327, un servizio anonimo e gratuito che offre supporto emotivo. Inoltre, ci sono centri di ascolto e associazioni locali che potrebbero offrirti aiuto pratico e psicologico.
Non sei una persona inutile, e il fatto che tu abbia cercato di sostenere la tua famiglia e di affrontare tutto questo dimostra quanto tu sia preziosa. Anche se ora ti senti sopraffatta, voglio ricordarti che il tuo valore non dipende dalla tua situazione economica o dalle difficoltà che stai affrontando.
Ti invito a considerare di parlare con qualcuno di fiducia, che sia un amico, un familiare o un professionista. Anche il tuo ragazzo, che sembra amarti sinceramente, potrebbe essere una fonte di supporto. Non devi affrontare tutto questo da sola. 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online