Come si manifesta il fenomeno del Ghosting?
Il ghosting si verifica nel momento in cui una persona con cui stavi uscendo o che stavi sentendo, o con la quale c’era un rapporto di qualsivoglia natura, improvvisamente sparisce senza spiegare il perché di questo suo comportamento, lasciando l’altra persona nell’incertezza di quanto accaduto.
Messaggi visualizzati in attesa di una risposta che non arriverà mai, telefonate andate a vuoto o il blocco sui canali social o whatsapp sono le strategie adottate dal ghoster o "fantasma".
In quanto tale, il ghosting rappresenta una modalità passivo - aggressiva di porre fine ad una relazione. Si preferisce sparire anziché affrontare un confronto o una situazione che potrebbe risultare scomoda.
Perché si fa ghosting?
I motivi per cui si decide di fare ghosting possono essere diversi, a seconda dei contesti e delle situazioni:
- ragioni di convenienza,
- un calo di interesse,
- evitare l’imbarazzo e le difficoltà che potrebbero scaturire da un confronto onesto e maturo,
- non assumersi la responsabilità delle proprie azioni,
- evitare di ferire i sentimenti dell’altro.
La maggior parte dei motivi derivano, comunque, dal desiderio di evitare il confronto, il disagio o le conversazioni difficili.
Chi è il ghoster?
Diversi studi hanno dimostrato come tra le caratteristiche principali di un ghoster rientrino:
- scarsa capacità di comunicazione,
- immaturità emotiva,
- mancanza di empatia,
- paura del confronto.
Scarsa capacità di comunicazione: per alcuni ghoster, i problemi di comunicazione possono svolgere un ruolo significativo nella scelta di sparire. L’incapacità di esprimere onestamente ciò che si pensa e si prova, affrontando anche la possibilità del rifiuto, fa si che si preferisca ricorrere al ghosting pur di evitare il confronto e le conseguenze del confronto.
Immaturità emotiva: mancanza di consapevolezza delle proprie emozioni e scarsa capacità di elaborazione e regolazione delle stesse. Sparire significa evitare di assumersi la responsabiltà delle proprie azioni.
Bassa empatia: incapacità di mettersi nei panni dell’altro e riflettere su cosa potrebbe provare l’altra persona che subisce la sparizione. Alcuni ghoster potrebbero dare priorità al proprio comfort rispetto ai sentimenti dell’altro.
Paura del confronto: aprirsi al confronto significa affrontare conversazioni difficili o scomode e per molte persone queste situazioni possono scatenare sentimenti di ansia, stress o disagio. Il confronto richiede un buon livello di risoluzione del conflitto e capacità comunicative. Esperienze infantili o traumi passati possono aver influenzato in maniera significatica l’approccio della persona al conflitto, alla comunicazione e al confronto.
Cosa prova chi subisce ghosting?
“Cosa ho fatto? Cosa ho sbagliato?”. Questa è solitamente la prima domanda che la vittima di ghosting pone a se stessa, aprendo così le porte ad un circolo vizioso di domande che restano senza risposta.
Il ghosting può portare a sentimenti di mancanza di rispetto, sensazione di essere stati usati e gettati via, incredulità e sofferenza. Nei casi più importanti, soprattutto se il ghosting si verfica nei rapporti di lunga data, la vittima può iniziare a dubitare di sé con un calo significativo della propria autostima e la perdita di fiducia nel prossimo.
In conclusione...
È bene sottolineare come il ghosting sia una forma di comportamento tossico nell’ambito delle relazioni interpersonali. Chi fa ghosting mostra una mancanza di considerazione per le emozioni e il benessere dell’altra persona.
Le relazioni sane sono basate sul rispetto e sulla considerazione reciproca. Il ghosting contravviene a tutto ciò, ignorando la necessità di una comunicazione aperta e onesta.
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