Culturalmente siamo soliti attribuire all’errore una valenza negativa. Questo modo di pensare si ripercuote inevitabilmente su come la persona “sente e vive” l’errore commesso.
Nello specifico, la tendenza è quella di associare lo sbaglio alla persona e il fatto di aver sbagliato viene vissuto come un fallimento personale.
Dal punto di vista emotivo attribuiamo all’errore una forte componente negativa perché è soggetto ad un doppio giudizio: esterno dato dalle persone che “assistono” e “interno”, il più severo (il giudice interiore), di chi ha commesso l’errore.
Siamo cresciuti con la convinzione che sbagliare sia un atto grave, perché tendenzialmente può produrre delle conseguenze “catastrofiche”. Inoltre aver sbagliato, ci autorizza a considerarci delle persone sbagliate.
In psicologia l’errore e la possibilità di sbagliare, rappresentano degli elementi importanti dell’apprendimento.
L’errore e la sua gravità vengono determinati in base all’informazione di cui si dispone, e si valutano a partire da un sistema di credenze che ognuno di noi possiede.
La paura di sbagliare può condizionare pesantemente i nostri comportamenti. Può farci vivere male e può rappresentare un ostacolo al raggiungimento dei nostri obiettivi.
Generalmente facciamo molta fatica ad accettare il fatto di poter sbagliare, non tenendo in considerazione che sbagliare è parte integrante della condotta umana.
Distinguere tra ciò che viene eseguito in maniera corretta e uno sbaglio, dipende solo dal tipo di valutazione che se fa. In questo il giudizio ha un ruolo determinante.
La paura di sbagliare, quando viene vissuta in una misura esagerata, può portare a delle ripercussioni in diversi ambiti della sfera emotivo-ralazionale determinando un senso di:
- preoccupazione
- ansia
- indecisione
- ruminazione
- autocritica
- apprensione
- senso di colpa
Essere condizionati dalla paura di sbagliare, ci mette nella situazione di rimandare nel tempo certe azioni che si vorrebbero compiere, oppure ci può portare a fare delle rinunce.
Questa paura così limitante, fonda le sue basi sull’errata convinzione che sbagliare sia un evento estremamente rilevante.
Di solito però, siamo noi ad attribuire allo sbaglio un giudizio fortemente negativo, tale da farlo concepire in questo modo anche agli occhi degli altri. Inoltre quello che non riusciamo ad accettare, non è tanto l’errore in sé, quanto il fatto di aver sbagliato e quindi di non essere stati in grado di fare correttamente una cosa, come da nostra previsione (magari sopravvalutata). Questo causa inevitabili sensi di colpa che minano la propria autostima.
In sintesi, siamo noi che spesso diamo allo sbaglio un’importanza spropositata.
In questo modo le emozioni negative che ne derivano, ci porteranno a modificare il nostro comportamento.
Dovremmo sempre tenere a mente che noi “impariamo dai nostri errori”.
Quando siamo convinti della gravità del nostro sbaglio, ci assale l’ansia al solo pensiero di poter sbagliare ancora una volta. Questo limita la nostra voglia di agire.
Pensare che sbagliare sia una cosa molto grave, genera disagio, sofferenza psicologica e non può che peggiorare la nostra vita.
E’ importante riuscire ad accettare il fatto di poter sbagliare come una componente naturale e inevitabile della nostra realtà.
Se riuscissimo ad essere più indulgenti e amorevoli con noi stessi, è probabile che riusciremo a perdonandoci gli errori commessi. Ma se ci ostiniamo sulla convinzione di non sbagliare, saremo destinati a commettere errori molto spesso.
Per poter accettare l'errore dobbiamo riconsiderarlo, attribuirgli meno gravità, e imparare a giudicarlo come:
- sopportabile
- ammissibile
- normale
Per non rimanere intrappolati nella paura di sbagliare, è importante capire l’errore e da cosa è stato determinato. Spesso ci si colpevolizza oltre misura per i propri errori, e si pensa che possano essere determinati solamente da una nostra mancanza.
Ci convinciamo che ogni errore possa potenzialmente essere evitato. Non è così.
Quello che però ci può rendere migliori, esorcizzando la paura di sbagliare è porre rimedio all’errore commesso. Solo così non daremo alla paura di sbagliare, la possibilità di paralizzare i nostri comportamenti futuri.
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